6208 – I giorni che separano il primo titolo di Rafa Nadal al Roland Garros (era il 23 maggio 2005 quando il maiorchino nella finale del torneo parigino superò Mariano Puerta) dal quattordicesimo, ottenuto la scorsa domenica. Nessun tennista si è mai imposto in due tornei del Grande Slam in un lasso temporale così ampio: per citare altri colleghi che anche in tal senso hanno brillato, tra il primo e sinora ultimo (ventesimo) Major vinto da Federer sono trascorsi 14 anni, sei mesi e due giorni; mentre per Djokovic analogamente sono passati 13 anni, 5 mesi e 14 giorni. La longevità ad altissimi livelli di Nadal è già testimoniata da una statistica molte volte menzionata e sempre impressionante: Rafa conduce con ampio margine il record delle settimane consecutive in top ten, salito attualmente a 872.
Tra l’altro con il Roland Garros vinto pochi giorni fa, Nadal è nettamente primo nella Race ed è salito al quarto posto nella classifica ATP (a circa 1300 punti dalla vetta) nonostante abbia giocato nelle ultime 52 settimane appena 11 tornei: solo Djokovic ne ha disputati più o meno quanti lui, 13, per il resto nella top 30 (ad eccezione di Berrettini), tutti hanno giocato almeno il doppio dei tornei del maiorchino. Anche valutando la prospettiva che a Wimbledon – torneo vinto due volte da Nadal, ma sono passati undici anni dalla sua quinta e ultima finale ai Championships- con ogni probabilità non si assegneranno punti sono alte le probabilità che Rafa possa tornare al numero 1 del mondo, dove è già stato per 208 settimane (sesto in assoluto in questa particolare graduatoria). Sono inoltre considerevoli anche le chance di terminare la stagione al comando del ranking per la sesta volta in carriera (supererebbe Federer e Connors, raggiungerebbe Sampras e dimezzerebbe in tal senso l’attuale distacco da Djokovic). Nadal, infatti, da qui a fine 2022 ha soli 900 punti da difendere, mentre Medvedev ne ha oltre 5550, Zverev (appena operato alla caviglia e con mesi di convalescenza ad aspettarlo) più di 4300 e Djokovic ben 4800 (con in più l’incognita di poter avere il permesso dalle autorità locali di poter giocare negli Stati Uniti).
Sarebbero questi ultimi per Nadal solo ennesimi traguardi di una carriera costellata di successi in ogni angolo del mondo contro qualsiasi avversario e su ogni superficie, ma che ha basato molto della sua grandezza su una quasi ventennale netta superiorità sulla terra battuta su qualsiasi avversario affrontato. Ovviamente Rafa prevale ancora maggiormente nei match disputati sulla lunga distanza, nei quali è ancora più garantita la vittoria del più forte. Sono ben 137 le partite vinte sulla terra rossa da Nadal sulla lunga distanza dei tre set su cinque: un numero impressionante, soprattutto se rapportato a quello delle sconfitte, appena tre in tutto (lo spagnolo ha quindi vinto il 97,8% dei match giocati in queste condizioni) a firma di due giocatori. Il primo è Soderling (agli ottavi del Roland Garros 2009 lo svedese fu autore di una delle più grandi sorprese tennistiche degli ultimi venti anni) l’altro è il grande rivale Djokovic (che ha avuto la meglio sullo spagnolo nei quarti del 2015 e nella semifinale dello scorso anno). Rafa ha vinto non solo i 98 match necessari per accaparrarsi i quattordici Roland Garros messi in bacheca (e altri quattordici complessivi nelle per lui non fortunate edizioni del 2009, 2015 e 2016 e 2021), ma anche le finali dei tornei che sino a una decina di anni fa adottavano il best of five, nonché alcuni singolari della Coppa Davis giocati nel vecchio formato. In una dittatura tennistica come quella rappresentata dagli ultimi quindici anni di Nadal nei tornei sulla terra rossa è giusto anche ricordare i pochissimi tennisti quantomeno riusciti a portarlo al quinto set: Coria e Federer nelle celebri finali di Roma (datate rispettivamente 2006 e 2007), Isner (al primo turno del Roland Garros 2011), Djokovic, ancora lui, nella splendida semifinale dello Slam parigino del 2013 e infine Felix Auger Aliassime negli ottavi dell’edizione appena conclusasi.
Anno | Avversari affrontati per vincere il torneo | top 20 sconfitti | top 10 sconfitti | top 5 sconfitti | Set persi |
2005 | Burgsmuller, Malisse, Gasquet, Grosjean, Ferrer , Federer, Puerta | 0 | 0 | 1 | 3 |
2006 | Soderling, Kim, Mathieu, Hewitt , Djokovic, Ljubicic, Federer | 0 | 0 | 2 | 3 |
2007 | Del Potro, Cipolla, Montanes, Hewitt, Moya, Djokovic, Federer | 0 | 1 | 1 | 1 |
2008 | Bellucci, Devilder, Nieminen, Verdasco, Almagro, Djokovic, Federer | 1 | 0 | 2 | 0 |
2010 | Mina, Zeballos, Hewitt, Bellucci, Almagro, Melzer , Soderling | 0 | 0 | 1 | 0 |
2011 | Isner, Andujar, Veic, Ljubicic, Soderling, Murray, Federer | 0 | 0 | 3 | 3 |
2012 | Bolelli, Istomin, Schwank, Monaco, Almagro, Ferrer, Djokovic | 2 | 1 | 1 | 1 |
2013 | Brands, Klizan, Fognini, Nishikori, Wawrinka, Djokovic, Ferrer | 1 | 1 | 2 | 4 |
2014 | Ginepri, Thiem, L.Mayer, Lajovic, Ferrer, Murray, Djokovic | 0 | 1 | 2 | 2 |
2017 | Paire, Haase, Basilashvili, Bautista, Carreno, Thiem, Wawrinka | 1 | 1 | 1 | 0 |
2018 | Bolelli, Pella, Gasquet, Marterer, Schwartzman, Del Potro, Thiem | 1 | 1 | 2 | 1 |
2019 | Hanfmann, Maden, Goffin, Londero, Nishikori, Federer, Thiem | 0 | 1 | 2 | 2 |
2020 | Gerasimov, Mcdonald, Travaglia, Korda, Sinner, Schwartzman, Djokovic | 0 | 0 | 1 | 0 |
2022 | Thompson. Moutet, Van de Zandschulp, Auger Aliassime, Djokovic, Zverev, Ruud | 0 | 2 | 2 | 3 |
Per celebrare la sua immensa bravura sul rosso abbiamo raccolto in una tabella tutti i quattordici percorsi vincenti di Nadal al Roland Garros, elencando i suoi avversari e annotando quanti di loro avessero una classifica rimarchevole e il numero di set impiegati dal maiorchino per sconfiggerli. Apprendiamo così che Rafa nelle sue quattordici cavalcate (in addirittura quattro non ha perso un set, in altre tre ne ha ceduto solo uno) ha smarrito in tutto 23 parziali e ha sconfitto, tra i suoi 98 avversari, ben sei volte colleghi tra la 11°e la 20° posizione ATP, in nove circostanze tennisti che erano tra la sesta e la decima e in ben 23 volte dei top 5 ATP. Leggiamo del resto tanti nomi illustri nei suoi percorsi verso la conquista dello Slam parigino, a partire da quello di Djokovic, che lo ha sì sconfitto due volte, ma che Rafa ha battuto in ben otto match (e in queste partite ha lasciato al serbo solo cinque set). Anche un altro grandissimo campione come Federer sulla terra rossa parigina ha potuto pochissimo contro Nadal: lo svizzero è stato sconfitto in tutte e sei le partite giocate sullo Chatrier contro lo spagnolo (quattro delle quali erano finali) portando a casa solo quattro set. La già accennata longevità di Rafa è testimoniata anche da alcuni nomi che troviamo tra le sue vittime: leggiamo la presenza nella tabella anche di attuali coach affermati (ed ex numero 1) come Hewitt, Moya o (ex top 5) come Ljubicic. Impressiona anche la statistica che vede campioni come Wawrinka (sono dodici i giochi complessivi racimolati in due match dallo svizzero), Murray (19 game in due incontri), Del Potro (17 game in due confronti parigini) e gli stessi Thiem e Ferrer (un solo set vinto da entrambi in quattro confronti con il maiorchino) inermi contro il 14 volte campione del Roland Garros. Lo stesso Soderling lo ha sì sconfitto nel 2009, ma in altri tre incontri non ha raccolto nemmeno un parziale. Per descrivere l’incredibile rendimento al Roland Garros di Nadal basterebbe la statistica che lo vede vincitore in 112 delle 115 partite da lui disputate a Parigi (il 97.4%).
Abbiamo però pensato, presi dalla curiosità, di creare due ulteriori tabelle: nella prima abbiamo catalogato anche qualche altro numero delle sue formidabili statistiche nello Slam francese, mentre nella seconda gli stessi dati li abbiamo raccolti con quelli comunque eccellenti di Rafa nelle partite giocate sulla lunga distanza dei tre set su cinque su ogni superficie e in ogni competizione. Leggiamo così che nello Slam parigino Nadal ha vinto 333 dei 367 set giocati (il 90.7%), il 66.1% dei game disputati, il 57.6% dei punti fatti e il 78.6% dei tie-break affrontati. Quest’ultimo è uno dei dati che maggiormente differisce, ovviamente in positivo, rispetto a quelli più generali dello spagnolo nelle partite giocate al best of five su ogni superficie e competizione: in tal caso Rafa ha vinto il 62.4% dei complessivi 98 giochi decisivi disputati in partite sulla lunga distanza. L’unico dato che migliora considerando globalmente i match del campione spagnolo disputati sul tre set su cinque è quello degli ace (4.6 per partita), un numero abbastanza intuitivo considerando il vantaggio in termini di rendimento che si ha servendo su erba o cemento rispetto alla terra. Non è nemmeno una sorpresa leggere come per Rafa nel computo globale di partite giocate sul best of five aumenta il numero dei doppi falli a match, visto che il maiorchino su altre superfici è consapevole di dover rischiare di più col servizio.
Bilancio complessivo partite al Roland Garros | vinte(% ) | perse | totale | Per match |
Partite giocate | 112 (97,4%) | 3 | 115 | |
Set giocati | 333 (90,7%) | 34 | 367 | 3.19 |
Game giocati | 2162 (66.1%) | 1110 | 3272 | 28.5 |
Tie break giocati | 22 (78.6%) | 6 | 28 | 0.24 |
Punti giocati | 11120 (57.6%) | 8198 | 19318 | 178.9 |
Ace | 298 | 2.8 | ||
Doppi falli | 182 | 1.7 | ||
palle break salvate nei turni di servizio | 465(69.6%) | 203 | 468 | 6.2 |
punti di risposta | 4777(47.9%) | 5204 | 9981 | 6.57* |
palle break | 692 (51.6%) | 650 | 1342 | 12.4 |
* per gioco alla risposta
Bilancio complessivo partite giocate al meglio dei 5 set | vinte(% ) | perse | totale | Per match |
Partite giocate | 334(88.8%) | 42 | 376 | |
Set giocati | 1017(81.5%) | 231 | 1248 | 3.31 |
Game giocati | 7122(61.4%) | 4475 | 11597 | 30.8 |
Tie break giocati | 98(62.4%) | 59 | 157 | 0.42 |
Punti giocati | 37361 (55.3%) | 30256 | 67617 | 195.4 |
Ace | 1596 | 4.6 | ||
Doppi falli | 745 | 2.2 | ||
palle break salvate nei turni di servizio | 1404(68.1%) | 659 | 2063 | |
punti di risposta | 14984 (42.7%) | 20111 | 35095 | 6.57* |
palle break | 1816(45.3%) | 2196 | 4012 | 11.6 |
* per gioco alla risposta