Alle 15,30 di domenica, quando il meteo preannuncia 33 gradi, scenderanno in campo per la finale del WTA 125 di Gaiba la belga Alison Van Uytvanck e la nostra Sara Errani. La veterana azzurra si è sbarazzata senza troppa fatica della francesina Diane Parry (n.82 WTA) col punteggio di 6-3 6-4. Sara è in gran forma e soprattutto sembra aver trovato la formula magica per domare i bizzarri rimbalzi di questi campi in erba. Si è snaturata, come ha più volte ripetuto, cercando di accorciare gli scambi e di variare continuamente il ritmo. Oggi dopo la vittoria ha aggiunto: ‘Bella partita, oggi ho anche servito bene e soprattutto è stata premiata la mia versatilità e la mia abitudine al doppio e ai match di paddle. Sono felicissima di essere arrivata in finale visto che gioco praticamente in casa, con il supporto del tifo e con tutta la mia famiglia a vedermi’. In finale troverà ad aspettarla la forte Van Uytvanck (testa di serie n.1) che sembra trovarsi particolarmente a proprio agio su questi campi. Oggi la belga ha eliminato la francese Harmony Tan 7-6(3) 6-3, soffrendo un po’ nel primo set per poi mettere le marce alte.
A fine partita ha dichiarato: ‘Ogni giorno che passa prendo sempre più confidenza con la superficie, ho trovato i ritmi giusti e l’aggressività che su questo terreno è indispensabile. Domani spero ovviamente di vincere e anche di riuscire quanto prima ad entrare per la prima volta in top 30 (ora nella classifica live è n.53). Le abbiamo poi chiesto, visto che la palla a volte rimbalza in modo un po’ imprevedibile [e qui ha assunto un’espressione del tipo ‘alla faccia dell’eufemismo!’], come la gestisci, tecnicamente ma soprattutto mentalmente, per esempio quando sei andata sotto 0-2 nel tie-break dopo un rimbalzo pessimo? “È davvero frustrante, è frustrante per tutte, credo. Qui non si tratta solo di giocare a tennis, ma anche di fortuna e di essere il più possibile aggressive. A malapena colpisci la palla qui, l’affetti e corri in avanti. Non è un tennis che vedi molto in questo periodo. Insomma, è dura giocare su questi campi e spero che li cambino un po’ il prossimo anno perché non sono propriamente campi in erba. Ma va bene così, è quello che abbiamo questa settimana, cerchiamo di adattarci e di tirare fuori il meglio: cos’altro puoi fare, giusto?”
@massimogaiba