Primo giorno di torneo, e già primo upset in questo particolare Wimbledon 2022: la tds n.7 e semifinalista 2021 Hubert Hurkacz esce di scena già al primo turno contro Alejandro Davidovich Fokina. Gran prestazione dello spagnolo, che porta a casa la partita dopo essere stato a un passo sia dal vincerla che dal perderla, con l’interruzione per pioggia a fine terzo set (la seconda) che poteva costargli caro dopo tre match point sfumati. Ma Hurkacz è riuscito a fare anche peggio, crollando sul più bello nel quinto dopo aver servito per vincere la partita. Per quanto riguarda le altre teste di serie alte, avanti Casper Ruud e Cameron Norrie. Tra i due, sicuramente è il norvegese – accreditato della testa di serie numero tre – a soffrire di più.
A. Davidovich Fokina b. [7] H. Hurkacz 7-6(4) 6-4 5-7 2-6 7-6(8)
Pessimo sin da subito l’esordio di Hurkacz: il n.7 del seeding non riesce a entrare in ritmo in risposta e soffre nello scambio lo spagnolo, solidissimo; gioca, a coronare un pessimo inizio, anche un pessimo tie-break il polacco, completamente fuori dalla partita, permettendo a Davidovich di vincerlo meritatamente 7-4. La sensazione di sorpresa si accentua nel secondo set: Hurkacz prosegue i disastri da fondo e in risposta, specie quando il n.37 al mondo riesce a entrare come vuole con lo slice di rovescio o picchiare da fondo. Non basta il servizio al polacco, mai capace di reagire al tennis dello spagnolo, quasi avesse dimenticato come si gioca sull’erba, ed è costretto a cedere anche il secondo parziale con un break nell’ultimo gioco. Appare nervosissimo in avvio di terzo set Hubi, fa smorfie quasi a ogni punto, tira addirittura una pallata al ball boy in risposta dopo un servizio chiamato out. Eppure, a dimostrare come il problema sia solo di atteggiamento, Hurkacz prima regala il break e annulla poi tre match point in risposta con un sorprendente contro-break, ma Davidovich trema sul più bello, appena il polacco mette in campo delle belle risposte. E continua il blocco dello spagnolo, condizionato da quei tre match point e una lunga interruzione per pioggia subito dopo a spezzare il ritmo, che lo portano a errori vari e a un altro break per Hubi, il quale va poi a forzare con un 7-5 il quarto set, probabilmente cambiando l’inerzia della partita.
Nel quarto set sembra disunirsi Davidovich, che con la testa è rimasto a quei tre match point, ed è lui ora ad essere completamente fuori fase, con errori in serie e pessimi timing. Hurkacz ne approfitta, e senza strafare porta la sfida al quinto set con un netto 6-2 dominato dall’inizio alla fine, chiuso in soli 24 minuti. Nel romanzesco quinto set, due volte Hurkacz va avanti, due volte Davidovich risorge dagli inferi ritrovando lo splendore perduto, specie nel decimo game, quando trova un break insperato alzando sensibilmente il livello del gioco proprio mentre l’avversario serviva per il match, così da neutralizzarne la temibile accoppiata servizio-dritto. E a completare la rimonta, andando a vincere una partita che sembrava già sua ore fa, è proprio Davidovich Fokina, che risale anche nel tie-break da 7-4, e al quinto match point (in risposta per di più) va a chiudere per 10 punti a 8, conquistando la prima vittoria in carriera ai Championships (nonostante lo abbia vinto da junior). Risultato dunque inaspettato e restano consapevoli rimpianti per Hurkacz, che non ha saputo sfruttare l’occasione che gli era stata regalata. Davidovich, raggiante e meritatamente trionfatore, al secondo turno affronterà uno tra Jiri Vesely e Federico Coria, sull’onda di questo sorprendente, rocambolesco upset.
[3] C. Ruud b. A. Ramos 7-6(1) 7-6(9) 6-2
Non comodissimo l’esordio della tds n.3 Casper Ruud, che vince sì 3 set a 0 su Albert Ramos, ma deve soffrire vincendo due tie-break nei primi due parziali. La partita, che sicuramente sarebbe stata più indicata sui campi del Bois de Boulogne al Roland Garros piuttosto che a Church Road, è andata regolarmente sui binari del servizio nel primo set fino al tie-break ampiamente dominato da Ruud. Storia diversa nel secondo parziale, dove per due volte il norvegese serve per il set e due volte l’avversario (forte di 13 vincenti, due più degli errori) lo rimonta e forza un altro tie-break, stavolta durissimo: 11 punti a 9 in favore del finalista del Roland Garros il punteggio finale, con Casper che addirittura annulla 5 set point, di cui 4 di fila, chiamando a raccolta il servizio nel momento del bisogno (6 ace solo nel secondo set). Aver vinto il tie-break così potrebbe essere un’importante svolta per Ruud. E infatti nel terzo set viene ampiamente rispettato il pronostico, con il n.5 al mondo che vince 6-2 senza problemi il parziale che gli consegna la prima vittoria della carriera a Wimbledon al terzo tentativo. Chiude con il 75% di punti vinti con la prima e 46 vincenti una vittoria di qualità che gli può instillare più fiducia su una superficie non certo a lui congeniale.
[9] C. Norrie b. P. Andujar 6-0 7-6(3) 6-3
Al contrario è pienamente positivo l’esordio di Cameron Norrie, che addirittura serve un bagel nel primo set a Pablo Andujar, chiaramente in netto svantaggio sulla superficie contro il britannico. Eppure lo spagnolo sfrutta un piccolo passaggio a vuoto per andare avanti di un break nel secondo parziale, che il n.9 del seeding riesce a vincere solo al tie-break, sospinto dal supporto del pubblico e da 12 vincenti (saranno 31 quelli totali), che uniti a 10 ace e un 77% di conversione con la prima danno l’idea della partita sempre solida del rappresentante di sua Maestà. Solo la pioggia ritarda un po’ la vittoria di Norrie, che nel terzo set non fa mai giocare un Andujar troppo deficitario rispetto all’avversario sulla superficie. Mette a segno due break, l’ultimo dei quali conquistato al quarto match point il britannico, che lo porta meritatamente al secondo turno dei Championships, dove troverà Jaume Munar, vincitore in tre agilmente contro il brasiliano Monteiro: Cameron ancora una volta potrà godere dei favori del pronostico. Da segnalare inoltre anche la solida vittoria di Nikoloz Basilashvili, che ben due volte sotto di un set riesce a ribaltare e a vincere 6(4)-7 7-6(8) 3-6 6-3 6-3 contro un giocatore mai comodo come il ceco Lukas Rosol, che dopo aver passato le qualificazioni mette anche a paura a una testa di serie (qualche anno fa si divertì anche contro Nadal su questi campi). Il n.22 del seeding, che chiude con 48 vincenti, troverà al secondo turno l’eterna promessa francese Quentin Halys, che ha vinto in rimonta in quattro set il derby contro Paire.