Dopo 17 anni cambia il vertice del Rolex Monte-Carlo Masters. All’età di 75 anni Zeljko Franulovic, ex tennista (è stato numero 6 del mondo nel ’73) e capitano di Davis della Croazia, ha infatti lasciato l’ufficio della direzione del torneo dopo esservi entrato per la prima volta nel 2005 – l’anno del primo successo di Nadal. Lo aveva annunciato già il giorno della finale tra Tsitsipas e Davidovich Fokina, lo scorso 17 aprile. A mezzanotte ci sarà il passaggio di consegne ufficiale: da domani il direttore sarà infatti David Massey che occupava già il ruolo di direttore aggiunto in rappresentanza del Country Club del Principato dall’ottobre del 2021. Franulovic, infatti, non abitava sempre a Montecarlo e per questo il prestigioso circolo aveva deciso di istituire una co-direzione. Una situazione simile si ripropone ora, nonostante Massey viva da tempo a Monaco: nel suo lavoro sarà infatti affiancato dall’ex CEO dell’ATP Chris Kermode, nominato Executive Advisor e Rappresentante Designato del Torneo.
“Sono molto felice di dare il benvenuto a Chris e a David, che conosco personalmente da molti anni, nella grande famiglia del tennis monegasco. Le loro rispettive esperienze sono un grande valore aggiunto per le nostre squadre e promettono un brillante futuro per il Torneo di Monte-Carlo!”. Con queste parole, la Presidente della Federazione Monegasca di Tennis e del Monte-Carlo Country Club Melanie-Antoinette de Massy ha accolto i nuovi massimi dirigenti del torneo. Fino a qualche mese fa si pensava che i due si escludessero a vicenda e che non ci sarebbe stato un’altra coppia a capo dell’evento. Non è andata così.
Il favorito era il 44enne Massey, soprattutto per la sua vicinanza alla baronessina Melanie, figlia della baronessa Elizabeth-Ann (scomparsa il 10 giugno del 2020). L’inglese, ex Vicepresidente esecutivo dell’ATP in Europa, ha rilasciato queste dichiarazioni dopo l’annuncio della sua nomina di direttore: “È un grande onore per me accettare questa nuova sfida. Vorrei ringraziare la signorina Melanie-Antoinette de Massy e tutti i membri del Comitato Organizzatore per la fiducia riposta in me. Sotto l’impulso della Baronessa Elizabeth-Ann de Massy e dei miei predecessori, questo torneo centenario ha continuato a svilupparsi nel corso degli anni. Portando uno sguardo nuovo e la mia esperienza internazionale, mi auguro di poter continuare a farlo crescere sempre di più”.
La figura di Kermode è invece molto più politica. Non a caso è stato CEO dell’ATP dal 2014 al 2019, quando a prendere il suo posto fu Gaudenzi. I retroscena raccontano di una sorta di golpe ai danni dell’inglese organizzato da quelli che poi sarebbero diventati i separatisti della PTPA (guidati da Djokovic e Pospisil). Ciononostante, Kermode ha sempre rilasciato dichiarazioni molto diplomatiche nei confronti dello stesso gruppo di giocatori che sarebbe stato responsabile della fine del suo mandato di CEO e forse anche per questo è potuto rientrare nel mondo del tennis (era comunque già consulente esterno del torneo di Montecarlo), dopo due anni da Vicepresidente dell’organizzazione professionistica del Triathlon.