[23] F.Tiafoe b. A.Bublik 3-6 7-6(1) 7-6(3) 6-4 (da Londra, il nostro inviato)
Il bel sole che splendeva sul campo 2 di Wimbledon, tra le undici e un quarto e le undici e tre quarti di una bella mattina, ha illuminato uno dei migliori set che io abbia mai visto giocare da Alexander Bublik, il kazako 25enne, numero 38 ATP, dotato di talento straripante sia nel colpire con estrema violenza, sia nell’accarezzare la palla in modo felpato e precisissimo. Francamente, il simpatico e forte Frances Tiafoe (24 anni, 28 ATP) è stato bravo a fare tre game, perchè i 31 minuti di tennis sublime offerto da Alezander, concretizzato con il 6-3, sono stati a tratti esaltanti.
Servizi costantemente intorno ai 220 kmh, sia con la prima che con la seconda, smorzate in controtempo, risposte anticipate, pallonetti vincenti, Bublik ha dato spettacolo con tutto il repertorio, talmente bello da non sembrare vero. E infatti, a inizio secondo set, ha iniziato a sbagliare qualcosa (ci mancherebbe altro, se giochi come McEnroe solo al doppio della velocità di palla, che tu non fallisca un po’ di colpi, non sarebbe umano altrimenti). Frances ne ha approfittato giocando bene, ha brekkato, e si è portato avanti 3-0. Poco dopo (match velocissimo nello svolgimento), al servizio per il set sul 5-3, Tiafoe ha subìto la zampata di Alexander, ha ceduto il servizio, e il parziale si è deciso al tie-break. Ottimo qui lo statunitense, che ha capitalizzato qualche altra imprecisione dell’avversario, e ha chiuso 7-1.
Il terzo set procede seguendo i servizi, senza palle break, sempre a livello ottimo, fino al 6-6, e si decide con un altro tie-break. Come in quello precedente, il kazako, accidenti alla sregolatezza che accompagna il genio, sceglie il momento peggiore per avere un passagigo a vuoto, e il bravissimo Frances (mica facile stare attaccati punto a punto a uno che gioca così) ne approfitta ancora, chiudendo 7-3 e portandosi in vantaggio di due set a uno. Per dare un’idea della qualità della partita, a inizio quarto set siamo a 57 (!!!) vincenti per Bublik, contro 33 errori, e a 37 per Tiafoe, contro 21 “unforced”. Not too bad, direbbe qualcuno.
Purtroppo per lui, Alexander sembra accusare il colpo, e come spesso accade ai giocatori brillanti che perdono lucidità, rischia il tracollo quando anulla tre palle del doppio break, già sotto 3-0, in un game giocato “a caso” con servizi da sotto e sconde palle sopra i 210 kmh. La vicenda appare ormai avviata alla conclusione, e a parte qualche “hot shot” utile per le telecamere ma molto meno per il punteggio, Bublik sembra uscito mentalmente dalla partita. Inaspettatamente, però, alla battuta sul 4-2 in suo favore, Tiafoe subisce il contro-break, con un paio di rispostone di Alexander, un doppio fallo, e uno scambio divertente con palle corte e lob a ripetizione. Ringalluzzito all’improvviso, Alexander pareggia, e si conquista addirittura una palla break sul 4-4 grazie a una splendida smorzata. Frances annulla servendo bene, sale 5-4, e chiude con il secondo break del set, grazie a un doppio fallo dell’avversario.
Sono certo che i puristi del tennis “serio” e attento a tattica, percentuali e strategia avranno storto il naso, ma alla fine sul campo 2 ci siamo divertiti tutti moltissimo: il saldo vincenti/errori dice 71-45 Bublik, 45-28 Tiafoe. Per lo statunitense è la prima volta agli ottavi qui a Wimbledon, attende il vincente fra Goffin e Humbert.