(da Londra il nostro inviato)
Jannik Sinner – Carlos Alcaraz
Terza sfida fra i due “golden boys” del tennis mondiale, certamente la più importante. Non importa come andrà, di questo primo confronto Slam ai ragazzi gliene verrà chiesto conto per anni. Visti i precedenti, entrambi vinti, il favorito va considerato Carlos, però la superficie potrebbe essere quello che gli anglosassoni definiscono un “equalizer”, ovvero un elemento che rende equilibrata la situazione. A favore di Jannik c’è la tecnica del palleggio, più filante e meno liftato, a favore di Carlos la miglior capacità di uscirne con le smorzate. Il servizio dello spagnolo sta facendo i buchi sui prati, ma la risposta dell’italiano, come dimostrato contro Isner, è tra le migliori viste nel torneo. Il gioco di gambe di Sinner non è ancora del tutto adatto all’erba, troppe “pedate” pesanti che lo mettono a rischio scivolate, ma nello scambio Jannik esegue le uscite lungolinea, letali su questi campi, con più disinvoltura, mentre Alcaraz è ancora molto “affezionato” alle sue sequenze di mazzate sulle diagonali. Sarà davvero un match interessante sia dal punto di vista tecnico, che da quello tattico-strategico.
Consigliata a chi preferisce guardare al futuro, piuttosto che stare col pallottoliere a contare i record dei soliti noti.
Tim Van Rijthoven – Novak Djokovic
L’amico Tim è serie positiva su erba (e se è per quello, a livello ATP in assoluto) da otto partite, che incredibilmente sono state le uniche giocate in carriera in tabelloni principali oltre il livello Challenger. Basterebbe questo per rendere imprescindibile assistere al match con il favorito del torneo (ma sì, siamo a Wimbledon, Rafa o non Rafa, è ovvio che Novak lo è), ma l’olandese ha molto altro da offrire. Semplicemente, gioca benissimo: gran servizio, drittone pesante e veloce, splendido rovescio a una mano, ottima attitudine ad attaccare la rete. Quelli che li vedi e dici “oh, hai 25 anni, ma dove ti eri nascosto fino adesso”? La risposta sta in una lunga serie di problemi fisici e infortuni assortiti, ma se ora finalmente Tim starà bene in modo continuativo, il tennis di alto livello avrà certamente trovato un nuovo campioncino da seguire con grande interesse.
Consigliata a chi crede nelle favole, perchè nella remotissima eventualità che vincesse, “Van Rijthoven a Wimbledon” diventerebbe la storia dell’anno
Elise Mertens-Ons Jabeur
Tennis pulitissimo, esemplare tecnicamente con tutti i fondamentali, compreso il gioco al volo vista la grandissima esperienza in doppio, da parte di Elise. Talento straripante, capacità di variazioni vincenti con ogni taglio e ogni rotazione, da qualsiasi parte del campo, da parte di Ons. Potremmo avere, se giocheranno bene entrambe, una di quelle partite che ti riconciliano col circuito femminile (per quelli che ne hanno bisogno, s’intende, io non sono certo fra questi). In più, Mertens e Jabeur sono due ragazze a dir poco solari e splendide caratterialmente e come persone, direi che come quadro della situazione basta e avanza per fare del match un appuntamento da non perdere.
Consigliata a chi ha voglia semplicemente di veder giocare bene a tennis, senza tifare per nessuna delle due ma godendosi il gioco.