Non bastassero le questioni, passate, presenti e future, legate ai giocatori vaccinati e alla loro possibilità di partecipare ai tornei, il boicottaggio di Wimbledon nei confronti dei tennisti russi e bielorussi e le relative ricadute polemiche sulla non assegnazione dei punti di Wimbledon, bene non bastasse tutto ciò, torna ad essere d’attualità il problema delle scommesse e del match fixing. Come scritto nei giorni scorsi, il reportage dell’emittente tedesca ZDF ha riportato il tema d’attualità, con la relativa inchiesta collegata che vedrebbe coinvolti il russo Karatsev e il georgiano Basilashvili. Sempre sul tema scommesse è stata annunciata la sospensione dell’arbitro italiano Francesco Totaro, decisione presa dall’ITIA, l’ente internazionale per l’integrità del tennis. La sospensione dell’arbitro, ci teniamo a dirlo, non implica in nessun modo alcuna colpevolezza certa; l’agenzia ha però voluto procedere in tal senso per accertarsi, nel frattempo, su eventuali responsabilità del Todaro nell’ambito della vicenda.
La sospensione provvisoria è infatti stata concessa ai sensi della sezione F3 delle regole del programma anticorruzione del tennis 2022: “L’ITIA può in qualsiasi momento imporre una sospensione provvisoria a una persona coperta, incluso (i) prima che sia stato emesso un avviso di reato grave, (ii) prima di un’udienza o (iii) in qualsiasi momento dopo un’udienza, ma prima dell’emissione di una decisione scritta da parte dell’AHO“.
Le indagini a largo raggio e ancora in corso, riguardano soprattutto partite sospette a livello di ITF o Challenger, nelle quali l’arbitro italiano è stato chiamato a dirigere 13 incontri di singolare fino alla data della sospensione.