Giornata di semifinali a Losanna, giornata che ha sancito chi tra le quattro giocatrici ancora in tabellone si è conquistata sul campo il diritto di giocare domenica la finale per il titolo. La prima ad arrivarci è Olga Danilovic, numero 124 nel ranking WTA che ha sconfitto nettamente Anastasia Potapova (79) con il punteggio di 6-3 6-2. Partita come detto a senso unico: nel primo set la serba ha strappato il servizio in apertura alla sua avversaria, che era riuscita ad imitarla nel sesto game, riportando l’andamento dei game al naturale seguito del servizio. Ma la 21enne russa, apparsa decisamente nervosa, ha ceduto la battuta nei due turni successivi. Stesso leit motiv anche nel secondo set: la contesa tra le due giocatrici è rimasta in equilibrio fino al sesto gioco, quando la tennista di Belgrado ha cambiato marcia e ha strappato per ben due volte il servizio all’avversaria, chiudendo facilmente l’incontro, durato 1h10, e guadagnandosi così l’accesso in finale, dove troverà Petra Martic, che dopo aver sorpreso la n.2 del seeding Bencic nei quarti, ha la meglio anche di una giocatrice mai banale da affrontare e sempre imprevedibile come Caroline Garcia, l’unica testa di serie sopravvissuta fino alle semifinali. Sin dall’inizio la croata marca il territorio, tenendo a freno le iniziative di Garcia e portando a casa il break già nel terzo game, che poi, servendo alla grandissima (86% di conversione con la prima nel parziale) sarà quello decisivo per consegnarle un tranquillo primo set. Cambia decisamente il vento nel secondo, con Garcia che sembra ritrovare il suo gioco tecnico e spiccatamente offensivo, e non concede alla croata neanche il lusso di rimanere in scia, tenendola in balia dall’inizio alla fine. Recita la parte della leonessa, come il talento del braccio le permette, e lascia solo un game nel secondo set a Martic, forzando dunque quello decisivo.
Chiaramente, all’inizio del terzo, la bilancia sembra pendere più verso Garcia, anche alla luce del 6-1 appena messo in cascina, peccato che Martic abbia altri progetti tra cui non c’è quello di visitare la città di Losanna domani. Nel terzo set letteralmente rende uno sparring partner la francese, che comunque accusa anche un leggero calo da parte sua, e passa a condurre per 5-1 e servizio. Lì viene fuori un po’ di orgoglio di Garcia e di braccino di Martic che prolungano il match di un altro paio di game, per poi finire tra le braccia della croata. Che ritrova una finale WTA, dopo quasi tre anni dalla sconfitta di Zhengzou contro Pliskova, in cerca del terzo titolo della carriera, il secondo sul rosso dopo Istanbul 2019 vinto in finale contro Vondrousova (la più recente vittoria tra l’altro). Parte certamente favorita Martic, anche alla luce delle avversarie battute per arrivare fin qui, nel derby slavo contro la sorpresa serba Danilovic, che peraltro ha raggiunto la finale anche in doppio insieme a Kiki Mladenovic superando Han/Panova 6-1, 6-2.
(ha collaborato Pellegrino Dell’Anno)