F. Fognini b. [PR] A. Bedene 6-3 3-6 7-6 (5)
Per la decima volta in undici occasioni Fabio Fognini si impone su Aljaz Bedene, al termine però di una partita tutta da raccontare. Parte meglio l’azzurro vincendo il primo set, poi però subisce il ritorno dello sloveno, scivolato al numero 285 ATP e in gara grazie al ranking protetto. Una classifica che certo non compete a Bedene, come dimostrato più volte in campo, e che porta Fognini ad invocare più volte il ritiro. Il numero 61 del mondo riesce però a rimanere tranquillo – o, comunque, più calmo del suo avversario – e a portare a casa una partita molto tosta, la n.400 della carriera.
Il tabellone completo del torneo
IL MATCH – L’inizio di partita è molto vivace da entrambe le parti, con diversi vincenti e un livello subito decisamente elevato. Fognini è subito costretto ad annullare una palla break in avvio, in un primo game molto lottato da 12 punti, ma riesce ad evitare che il suo avversario scappi via immediatamente. Bedene insiste molto sul rovescio dell’italiano, ma non sempre è una buona idea. Fognini si inventa uno straordinario passante con il rovescio a una mano in corsa per aprire il secondo gioco e, quando può, spinge bene con il dritto, trovando ottimi angoli e cercando spesso il dritto del suo avversario. Dopo 23 minuti l’azzurro conduce 3-2 e, nel sesto game, si procura la prima chance di break della sua partita grazie ad un ottimo lob. Bedene sbaglia un dritto non impossibile durante lo scambio e Fognini allunga, confermando lo strappo poco dopo e portandosi sul 5-2. Lo sloveno prova a restare in scia, ma il numero 61 ATP non concede nulla e anzi, ringrazia il suo avversario per un altro errore di dritto, che gli consegna il primo set per 6-3.
Nel secondo parziale è Bedene a partire meglio, prima tenendo ai vantaggi il suo turno di battuta, quindi trovando il primo break della sua partita. Sul 30 pari, infatti, il numero 285 del mondo trova una grande risposta e, sul colpo successivo, Fognini manda lungo lo schiaffo al volo di dritto. Poco dopo, però, il 35enne di Arma di Taggia ha una possibilità per rientrare subito nel set – con un buon recupero su una smorzata – ma Bedene serve bene e cancella questa opportunità, andando avanti 3-0. L’italiano, dopo ogni punto perso, continua a ripetere “È il periodo, è il periodo“, facendo riferimento ad un momento della sua carriera effettivamente non così brillante (con cinque sconfitte nelle ultime sei partite a livello ATP). Addirittura si lascia andare ad un “O trovo una soluzione o smetto!“, decisamente poco interpretabile. Nel quinto gioco, comunque, Bedene commette un errore di dritto e due doppi falli, consegnando il controbreak a Fognini, che impatta sul 3-3 con un ottimo game al servizio. In questo set, evidentemente, si prosegue a parziali di tre game consecutivi: sotto 3-4 15-30, il numero 61 del ranking commette due gravi errori, tra cui il doppio fallo sulla palla break. Nel nono gioco Bedene è costretto ai vantaggi ma, al secondo set point, chiude 6-3 grazie ad un nastro molto fortunato, trascinando la partita al terzo.
È un Fognini molto nervoso anche quello che si approccia al set decisivo, in cui l’italiano compie un mezzo miracolo per non partire con il piede sbagliato. Il primo game dura 18 punti e Fognini deve annullare ben 5 palle break – prendendosi anche un warning nel frattempo – ma riuscendo a chiudere alla seconda chance, caricandosi e facendosi sentire. È una dura lotta, senza esclusione di colpi, che ben presto si tramuterà un una battaglia di nervi. Dopo il primo game non ci sono più palle break fino all’approdo nelle fasi caldi del match, quando con un game a zero Bedene aggancia Fognini sul 4-4. Da quel momento si procede in maniera più spedita, senza più reali chance né da una parte né dall’altra, con la sensazione che i due giocatori non aspettino altro che il tiebreak. Si arriva dunque al 6-6 e lo sloveno parte subito avanti di un minibreak per via di un errore con il rovescio di Fognini, che però rimedia prontamente e con un gran dritto in corsa rimette subito le cose a posto. Un discusso doppio fallo di Bedene spalanca all’azzurro le porte del 4-1 e, sfruttando un altro errore del suo avversario (questa volta con il dritto) l’ex numero 9 del mondo sale 5-2, con due servizi a disposizione per chiudere. Fognini perde entrambi i minibreak di vantaggio, ma il numero 285 del ranking sbaglia ancora con il dritto e concede due match point. Alla seconda opportunità, Fognini si impone 6-3 3-6 7-6 (5) con un dritto in avanzamento vincente, ritrovando una vittoria che, a livello ATP, mancava dal primo turno del Roland Garros (6-4 7-5 6-4 a Popyrin). Il prossimo scoglio in terra tedesca sarà Karen Khachanov, che oggi affronterà anche in doppio insieme all’amico e compagno Simone Bolelli (mentre il russo sarà al fianco di Andrey Rublev).
Al termine dell’incontro, dopo la stretta di mano, c’è anche stato un piccolo battibecco tra Fognini e Bedene. Lo sloveno lamentava ancora la bontà della sua prima di servizio sull’1-1 (che, invece, era stata chiamata fuori sia dall’italiano che dal giudice di sedia). Bedene aveva poi sbagliato anche la seconda, commettendo il doppio fallo che aveva aperto le porte del vantaggio a Fognini. I due hanno provato – senza successo – a spiegare le proprie ragioni al rivale, ma nessuno è riuscito a far cambiare opinione all’altro. Rimane, in ogni caso, una vittoria molto importante per il morale dell’azzurro.
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P. Carreño Busta b. L. Nardi 6-2 6-1 (Paolo Di Lorito)
Appuntamento rimandato per la prima vittoria ATP in carriera per Luca Nardi: al terzo tentativo è arrivata di nuovo una sconfitta, questa volta contro il n.23 del mondo Pablo Carreño Busta. Lo spagnolo ha dominato 6-2 6-1 nel 1° turno dell’ATP 500 di Amburgo confermando il suo grande feeling con questo torneo dove, da campione in carica, ha iniziato al meglio la difesa del titolo. Il 31enne iberico e il 18enne italiano (più giovane assoluto nella top200, al n.169) hanno aperto il programma sul campo centrale, con lo spettacolo durato 63 minuti.
Lo spagnolo interpreta alla perfezione il ruolo di matador e non lascia scampo a Nardi, che subisce cinque break in totale (due nel primo set e tre nel secondo). Inoltre Carreño è impeccabile anche al servizio, concedendo zero chance in risposta all’italiano che, nel secondo set, ha finito un po’ per scoraggiarsi ma ha comunque dato battaglia (arrivando a palla game in due dei tre break), e mostrando doti tecniche non indifferenti (su tutte, spicca una volée alta di rovescio schiena alla rete). L’approccio ‘schiacciasassi’ dello spagnolo invece non si allenta mai per tutto il match, e ora Carreño proseguirà il suo cammino contro Molcan.