[2] M. Berrettini b. [PR] D. Thiem 6-1 6-4
Non poteva disputare una partita migliore Matteo Berrettini contro l’ex n.3 del mondo Dominic Thiem. Il tennista romano ha ingranato sin da subito con tutti i colpi – compreso il rovescio tanto bistrattato – vincendo 6-1 6-4 in un’ora e 17 minuti. Match dominato e mai in discussione per Berrettini che vince la sesta semifinale in carriera sulla terra, e torna a giocare la finale a Gstaad dopo il titolo del 2018, 1° della sua carriera. Dopo la prestazione opaca di ieri contro Martinez (a due punti dalla sconfitta), Matteo dimostra di trovarsi in gran forma fisicamente e ancor di più mentalmente, con una grinta e una spensieratezza evidenti che, se ben abbinate, possono regalare grandi prestazioni come quella odierna. La striscia di vittorie si allunga con un nuovo record: mai prima d’ora nel circuito ATP Berrettini aveva vinto 12 partite consecutive.
Ovviamente dall’altra parte della rete si è trovato sì un ex numero 3 del mondo, ma in una situazione particolare: Thiem è ancora in fase di recupero dopo i sei mesi lontani dai campi a fine 2021, causa infortunio al polso, e la fiducia se la sta ricostruendo proprio in questi giorni. (È tornato a vincere almeno due match nello stesso torneo qui in Svizzera da Madrid 2021). Oggi però sono stati troppi gli errori gratuiti dell’austriaco, molti dei quali di rovescio, proprio lungo la diagonale che ha brillato di più per l’italiano. Thiem ha perso la battuta due volte per set, arrivando solamente una volta a palla break nel primo set (annullata da una splendida stop volley di rovescio) e brekkando Matteo quando era al servizio per il match, giusto per allungare di un paio di minuti il match.
Il tabellone completo del torneo
“Più giochi più ti senti meglio. Oggi indubbiamente il miglior match della settimana, sapevo di dover giocare a questo livello per batterlo. È stato tutto migliore rispetto a ieri, mi sono molto divertito” ha detto Berrettini a fine partita. In vista della finale con il vincente di Ramos-Ruud: “Sarà dura, ieri stavo proprio pensando che tutti i quattro semifinalisti in questo torneo sono ex campioni. Io nel 2018, Ramos nel 2019, Ruud 2021 e Thiem nel 2015. Forse ci piace l’altura” conclude strappando un sorriso al pubblico svizzero.
IL MATCH – Berrettini si presenta al pubblico della Roy Emerson Arena con un ace, anche se la battuta è proprio il colpo che ci mette di più a ingranare. In ogni caso il n.15 del mondo va subito a break point, aggredendo con palle cariche l’austriaco sin dalla risposta. L’approccio di rovescio di Thiem sbatte sul nastro – errore abbastanza grave – e ciò costa il break in apertura. Altalenante alla battuta, Matteo con un doppio fallo concede la chance a Thiem di rifarsi sotto, ma come detto una volée di rovescio gli sbarra la strada e Berrettini può proseguire il suo monologo.
Una volta ingranato col servizio, inclusa la seconda, Matteo non solo si tira fuori dai guai, ma raddoppia il vantaggio; le sue risposte sono impeccabili e il suo gioco in generale mostra grande qualità. Una smorzata di Thiem non passa la rete, e il n.15 dopo 20 minuti si ritrova meritatamente avanti di due break. L’impressione, a guardare la decisione negli occhi di Berrettini, è che non sia tanto un colpo in particolare a dargli fiducia nei momenti di difficoltà, bensì è proprio l’approccio positivo in campo che gli permette di essere così deciso e disinvolto nei momenti difficili. 6-1 in mezzora il primo set.
Il tabellone completo del torneo
Quando l’italiano si impone negli scambi con il dritto – per lunghi tratti in versione martellante – l’austriaco non può far altro che indietreggiare e, perdendo campo, lo concede all’avversario che volentieri viene fino a rete a prendersi i punti. Nel secondo set l’equilibrio dura fino al 2 pari, e nel quinto game la maggior potenza di palla di Berrettini porta i suoi frutti (resi ancor più dolci da una volée sbagliata di Dominic). Chi invece le volée non le sbaglia affatto oggi è proprio Matteo, che sembra giocare su una nuvola tanto è la disinvoltura con la quale lascia partire la pallina. Sorprende positivamente la solidità sulla parte del rovescio, soprattutto coperto e non in back, quello che generalmente viene considerato il punto debole del suo gioco di Matteo.
L’unico momento complicato c’è nel finale: a servire per il match sul 5-2, l’ex n.6 del mondo subisce il controbreak che regala solo qualche altro minuto di poca suspance e gradevole spettacolo. La smorzata di dritto di Berrettini sul secondo match point è vincente, così come lo è il suo match. 6-2 6-4 e 11esima finale della carriera, sesta su terra (7-3 su tutte le superfici, 3-2 sul rosso).
FINALE TRA IMBATTUTI – Nel match conclusivo del torneo (domenica alle 11.30, diretta su SuperTennis) Matteo Berrettini affronterà la testa di serie n. 1 Casper Ruud, che in semifinale si è liberato in poco più di un’ora di Albert Ramos-Vinolas, visibilmente affaticato dopo la maratona di tre ore della sera prima contro Nicolas Jarry.
I due giocatori non hanno mai perso un incontro a Gstaad in carriera, essendosi entrambi aggiudicati il titolo durante la loro unica partecipazione al torneo svizzero. I precedenti sono in parità, con due vittorie per parte. Tre di questi quattro incontri si sono disputati sulla terra battuta, con Berrettini che ha vinto l’unico disputatosi nel 2021, nei quarti di finale di Madrid, e Ruud che invece si era imposto in quello precedente al Foro Italico, negli Internazionali “d’autunno” del 2020, quando la spuntò per 7-5 al tie-break del terzo set.
2021 | ATP Masters 1000 Madrid, Spain | Outdoor Clay | SF | Matteo Berrettini | 6-4 6-4 |
2020 | ATP Masters 1000 Rome, Italy | Outdoor Clay | QF | Casper Ruud | 4-6 6-3 7-6(5) |
2020 | US Open, NY, U.S.A. | Outdoor Hard | R32 | Matteo Berrettini | 6-4 6-4 6-2 |
2019 | Roland Garros, France | Outdoor Clay | R64 | Casper Ruud | 6-4 7-5 6-3 |