D. Thiem b. S. Ofner 6-2 3-6 6-3
Al Generali Open di Kitzbuhel grande attesa per il derby locale tra Dominic Thiem e Sebastian Ofner: entrambi gravitano intorno alla 200esima posizione del ranking, ma possiamo tranquillamente affermare che si tratta di una situazione momentanea. Se per Thiem il pronostico è più facile in tal senso, la speranza è che la prestazione odierna sia anche il momento chiave della carriera del 26enne Ofner, che con l’exploit di cinque anni fa a Wimbledon aveva fatto pensare a tutt’altra carriera rispetto a quella di secondo piano che si è poi ritrovato: come dimostrato anche oggi, i colpi li ha sempre avuti, mentre a mancare è stata la mentalità vincente, problema non da poco. Il primo set è un assolo dell’ex Top-3, che prosegue sulla scia di quanto fatto vedere ieri in campo contro Shevchenko: a Ofner non resta molto che assistere alle gesta di Dominator, che quasi dà la sensazione al pubblico presente sugli spalti di essere tornato ai fasti d’un tempo. Ofner infatti si intestardisce spesso nel giocare un braccio di ferro da fondocampo con l’avversario che si rivela inconcludente, a cui accompagna un poco invidiabile 48% di prime. Il secondo set è invece molto più equilibrato e vede l’austriaco più giovane salire di colpi e trovare finalmente un po’ di consistenza, da sempre suo tallone d’Achille. Per Thiem arriva invece un prevedibile calo d’intensità, che si traduce in un crollo di percentuali al servizio; Ofner trova anche qualche discesa a rete con successo e con le sue bordate riesce a scalfire la difesa del più esperto connazionale. Il 6-3 finale è la naturale conclusione del parziale.
Il set decisivo assume i contorni dello psicodramma per Thiem, che perde la battuta immediatamente, nonostante si era trovato sopra 40-0: Ofner non è però bravo ad approfittarne, e conferma ancora una volta la sua scarsa attitudine a gestire il vantaggio. I due infatti si scambiano break, finché Thiem si risveglia e prende in mano il pallino del gioco, anche grazie all’uso degli slices che mandano fuori giri i colpi del potente Ofner. Il break decisivo è nell’aria ed infatti sul 3-4 Thiem piazza il colpo finale, anche se c’è tempo per un tentativo di colpo di coda del 26enne: il campione dell’edizione 2019 annulla però le due palle-break e con due micidiali prime chiude i giochi sul 6-2 3-6 6-3 finale. Ad attenderlo ora c’è Yannick Hanfmann.
Il pubblico di casa ha anche altri beniamini da festeggiare, come Filip Misolic: il classe ’01, del quale il sottoscritto vi ha parlato più volte lo scorso anno, dimostra di meritarsi il doppio salto nel circuito ATP e, dopo la vittoria all’esordio sul non irreprensibile Daniel Dutra Silva, raddoppia con il successo su Pablo Andujar, giustiziere del nostro Lorenzo Sonego. Il primo parziale è una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi, durato più di un’ora, e che vede i giocatori in campo scambiarsi break a ripetizione: è il giovane Misolic a strappare un servizio in più a fine set tuttavia, e ciò gli consente di aggiudicarsi il set (grosso merito va anche dato alla capacità di annullare ben 8 palle-break su 10, alcune delle quali in modo ragguardevole). Nel secondo parziale praticamente non si gioca, e Andujar, che solo 24 ore prima si era regalato una maratona con Sonego, si concede all’avversario per il 6-4 6-0 finale. I maligni potrebbero obiettare che Misolic finora ha affrontato avversari sui quali poteva vantare una maggiore freschezza dovuta alla grande differenza d’età, caso che non si ripeterà domani quando troverà dall’altro lato della rete il vincitore del match Lajovic – Karatsev.
Negli incontri della mattinata austriaca, spiccano le vittorie a tinte spagnole di Pedro Martinez e Albert Ramos: entrambi sconfiggono per la terza volta su tre gli avversari di giornata, Federico Coria e Juan Pablo Varillas, che tanto aveva impressionato la settimana scorsa a Gstaad, dove si era fermato solo al cospetto di Thiem ai quarti di finale. I due spagnoli, nettamente vincitori oggi, si affronteranno al secondo turno nella giornata di domani, in un derby che sarà anche la prima volta che li vedrà opposti in un match ufficiale. Altro spagnolo vincente oggi è Roberto Bautista-Agut, che regola la Wildcard locale Jurij Rodionov in poco più di un’ora: troppo leggero ed incostante l’austriaco al cospetto del numero 20 ATP, che sulla regolarità ci ha costruito una carriera di tutto rispetto. Per Bautista, tds numero 3, ora il compito di vincere due partite consecutive su terra rossa, obiettivo che non centra da più di un anno (!): sulla sua strada trova il ceco Jiri Lehecka, che ha battuto in tre set nel pomeriggio la tds 8 Joao Sousa.