Nella breve lista di vincitori della stagione su erba 2022, c’è anche un nome che fino a un paio di mesi fa compariva solo nei resoconti dei tornei Challenger: Tim Van Rijthoven. L’olandese si è presentato all’ATP 250 di ‘s-Hertogenbosch da numero 205 ATP, avendo vinto solo un match di Coppa Davis prima di allora, nessuno nel Tour ATP. Grazie alla wild card assegnatagli dal torneo di casa, il tennista nativo di Roosendaal ha colto il suo primo successo, su Matthew Ebden. Ha poi messo in fila Fritz, Gaston, Auger-Aliassime e il numero 2 del mondo Daniil Medvedev in finale, vincendo il suo primo trofeo ATP.
Grazie al risultato di ‘s-Hertogenbosch, Van Rijthoven ha raggiunto la posizione numero 104 del ranking ATP e il torneo di Wimbledon gli ha offerto un’altra wild card. Qui ha conquistato anche la prima vittoria in uno Slam, contro Delbonis. Al secondo turno ha vinto una sfida ad alta tensione contro Reilly Opelka sul campo 4 (piuttosto piccolo rispetto agli ‘show-court’, per cui era ancora più difficile gestire le bordate al servizio dell’americano), per poi eliminare anche Basilashvili. Il suo percorso ai Championships è finito agli ottavi di finale, dove ha avuto l’opportunità di giocare sul Centre Court contro Novak Djokovic. Nel terzo set ha dimostrato tutta la sua qualità, riuscendo ad allungare il match al quarto, ma senza avere ulteriori chance contro il futuro campione del torneo.
Questi due eventi, ‘s-Hertogenbosch e Wimbledon 2022, hanno in un certo senso segnato l’inizio della carriera ATP di Van Rijthoven, a 25 anni compiuti lo scorso aprile. Ciò che ha fatto vedere tra giugno e luglio va ben oltre le aspettative e anche il crollo fisico e mentale dopo aver forzato un quarto set contro Djokovic a Wimbledon è da iscrivere in questo processo.
Purtroppo però per Van Rijthoven ci sono già degli intoppi, alla vigilia della stagione su cemento nordamericano dove sarà chiamato a confermarsi. Passi la sconfitta all’ATP di Newport contro Krueger, ancora su erba, nella settimana successiva a Wimbledon. L’olandese ha poi raggiunto Indianapolis per un Challenger, su cemento indoor, dove il 19 luglio ha faticato tantissimo contro il numero 372 del mondo Evan Zhu (statunitense). Ha vinto 6-7(2) 7-6(5) 7-6(3), annullando un match point. Nel secondo turno ha vinto poi un altro tie-break, quello del primo set contro Ben Shelton (19enne americano impegnato questa settimana ad Atlanta). Ha poi avvertito un dolore alla schiena che l’ha costretto al ritiro nonostante conducesse 2-1 anche nel secondo.
Su Instagram, Tim ha scritto che – dopo una settimana di riposo – si sottoporrà a risonanza magnetica per verificare la presenza o meno di uno strappo nei muscoli della schiena. Si sta allenando (molto probabilmente non sul campo), ma senza poter allenare il servizio. Nei prossimi giorni comunicherà gli esiti e di conseguenza anche i suoi programmi per i prossimi tornei.