Dopo la parentesi europea su terra del mese di luglio, il circuito è pronto a spostarsi verso gli Stati Uniti e il loro bel cemento, in preparazione dell’ultimo Slam dell’anno, lo US Open. Si parte, prima dei due 1000 in Canada e a Cincinnati, con un altro evento combined, a Washington D.C., della categoria 500 per l’ATP, mentre 250 per la WTA. Se nel tabellone maschile manca il campione uscente Jannik Sinner, storia diversa per il tabellone femminile, che torna ad essere disputato dopo due anni di stop, e vanta come prima testa di serie proprio l’ultima campionessa: Jessica Pegula, che nel 2019 sconfisse Camila Giorgi nell’atto conclusivo, e esordirà, da n.7 del mondo, contro la giovane wild card Hailey Baptiste, nativa proprio della città. I fari, però, sono tutti puntati su quella che potrebbe essere l’avversaria di Pegula in ottavi di finale, e cioè una leggenda come Venus Williams, che esordirà contro una qualificata per poi trovare una tra Petkovic e la n.8 del seeding Tauson.
Non una metà di tabellone altamente competitiva quella occupata dalla prima testa di serie, che viene però rinforzata dalla presenza della n.3 del seeding ed ex n.1 al mondo Simona Halep, che cerca risultati verso l’unico Slam dove non ha mai raggiunto al minimo la finale. Il tabellone è decisamente comodo, con debutto contro una giocatrice proveniente dalle qualificazioni e l’eventuale quarto contro Kaia Kanepi. Di tutt’altra pasta, invece, la parte bassa capeggiata dalla seconda testa di serie Emma Raducanu, chiamata ora più che mai a dimostrare che quella vittoria a Flushing Meadows non fosse un fuoco fatuo. Ma il cammino è tutt’altro che semplice: esordio ostico contro Bouzkova, e intrigante eventuale secondo turno contro una Sofia Kenin alla ricerca dello splendore perduto, che deve ritrovare risultati e punti il prima possibile.
Andando avanti l’inglese rischierebbe una tra Mertens, Stephens e Tomljanovic in un quarto di finale stellare. A completare il tutto lo spicchio presidiato da Vika Azarenka, un’altra campionessa Slam (insieme a Stephens, Williams, Raducanu, Kenin e Halep) presente in un torneo che, pur privo di italiani sia nell’ATP che nel WTA, si preannuncia ricco di spettacolo e di spunti, con nomi importanti. Per la bielorussa l’ostacolo più impervio verso la semifinale dovrebbe essere l’egiziana Sherif, settima del seeding, che però su queste superfici non dovrebbe fare chissà quanta paura all’ex n.1 al mondo; dunque, più verosimilmente, sarà il primo turno contro Dayana Yastremska il vero test impegnativo.