La vittoria a Bad Homburg, seguita da una serie di risultati positivi in più tornei consecutivi, sembrava indicare che qualcosa, nella carriera di Caroline Garcia, stesse tornando a muoversi, che fosse pronta a risalire. E oggi, dopo la brillante prestazione che le ha dato la vittoria del BNP Paribas Poland Open di Varsavia (primo titolo su terra da Strasburgo 2016, e seconda affermazione in poco più di un mese), si può davvero parlare di rinascita, di ritrovamento. 6-4 6-1 il punteggio finale utile ad avere ragione di una buona Ana Bogdan, che ha tenuto botta finché ha potuto, ma alla lunga non poteva reggere la pesantezza da fondo della francese, oltre ad essere stata raramente incisiva in risposta, contro una giocatrice che in giornata é di altro livello sui colpi di inizio gioco. Tutto ciò ha portato alla maturazione della nona vittoria della carriera per Caroline Garcia, terza su terra rossa, e (chissà) preludio a una seconda giovinezza.
Il match – Garcia subito trova buone sensazioni in risposta e fa capire a Bogdan il ritmo da sostenere in questa finale, a tratti troppo alto per lei. Infatti, sulla prima palla break della partita, errore di misura e break immediato per la francese, che gioca su una nuvola. Bogdan si dimostra però perseverante e decisa a vendere più cara possibile la pelle; così nel quinto game, in cui manca anche un po’ Garcia, la n.108 al mondo sale in cattedra gestendo bene da fondo e alla quarta chance recupera il break. Ma, come spesso capita, sono la concentrazione e la prontezza nei colpi di inizio gioco a tracciare la differenza, dato che nel sesto game, subito dopo, doppi falli e un paio di risposte da campionessa di Garcia ridanno il break di vantaggio all’ex n.4 al mondo che, nonostante le sue migliori percentuali al servizio e la maggior esperienza, al momento di servire per il set trema e soffre una mancanza di prime, in luogo di doppi falli e un paio di fulminanti risposte di Bogdan che, con coraggio e braccio sciolto, rimette di nuovo in piedi il set. Eppure, si sa, la storia è ciclica, e così ancora una volta la classe e gli angoli trovati da Garcia in risposta le permettono di mettere a segno un altro break, che equivale alla conquista del parziale (vinto con tanta fatica e qualche minuto di ritardo).
Nel secondo set “tarda” un po’ il primo break che arriva solo nel quarto game, sempre a favore di Garcia, capace di ritrovare brillantezza in risposta viaggiando a una velocità maggiore rispetto a Bogdan, che comunque cerca tutte le soluzioni possibili (commettendo di conseguenza anche più errori) per fare un punto. Sembra essere ben decisa ad archiviare il prima possibile la pratica la n.5 del seeding: sale decisamente in cattedra nel sesto gioco, che va a vincere portandosi così avanti di due break, grazie a risposte profonde e precise. Subito dopo va a chiudere 6-1 con il suo servizio un secondo set giocato in maniera perfetta, costante e senza gli alti e bassi che l’avevano messa in difficoltà nel primo. Da parte sua Bogdan può certamente dirsi soddisfatta, a tratti ha mostrato sprazzi di ottimo tennis ma, anche per le condizioni straripanti della sua avversaria, senza soluzione di continuità. Caroline Garcia, in un’estate che sta vivendo da protagonista assoluta, manda segnali incoraggianti verso un ritorno su palcoscenici a cui aveva abituato sé stessa e tutti gli appassionati e da domani sarà n.32 al mondo (e nuova n.1 di Francia).