È Liudmila Samsonova la campionessa del Citi Open 2022. La russa, all’esordio in questo torneo, ha superato in rimonta Kaia Kanepi, aggiudicandosi il WTA 250 di Washington. Per lei, cresciuta tennisticamente in Italia (tanto da aver rappresentato il nostro Paese tra il 2014 e il 2018) è il secondo titolo in carriera, dopo quello conquistato a Berlino l’anno scorso. Grazie a questo successo Samsonova guadagnerà 18 posizioni in classifica, salendo dalla posizione numero 60 alla 42esima casella.
Liudmila era reduce, prima di questo torneo, da sette sconfitte negli ultimi otto match giocati ma a Washington ha vissuto una settimana memorabile con vittorie su tenniste di livello come Mertens, Raducanu e Tomljanovic. Anche quello di Kanepi è stato un ottimo torneo (le frutterà un salto di sei posizioni in classifica – da 37 a 31), conclusosi però con un problema fisico che le ha impedito di giocarsi al meglio le sue possibilità nel terzo set e di vincere un titolo WTA che le manca dal 2013.
L. Samsonova b. [6] K. Kanepi 4-6 6-3 6-3
L’avvio è nel segno dei servizi. Nei primi due giochi entrambe non devono mai ricorrere alla seconda e possono così velocizzare gli scambi (nelle non tantissime volte in cui questi partono) cercando rapidamente la chiusura del punto. Sul 2-2 è Kanepi la prima a dover faticare per non subire il break, ma, dopo un bel punto vinto da Samsonova in costante spinta con il dritto, l’estone trova due servizi ad alta velocità che la russa non riesce a contenere.
Entrambe sbagliano molto poco quando si trovano a comandare lo scambio con il dritto. I giochi scorrono veloci (solo una volta nei primi nove game si va oltre il 40-15) e dopo meno di mezz’ora di match Samsonova si ritrova già a dover servire per restare nel set, sotto 5-4. La russa sente la pressione e commette tre gravi errori di rovescio. Il servizio questa volta non l’aiuta e anche il dritto va fuori giri. Dopo 33 minuti è quindi 6-4 Kanepi.
La musica, nel secondo set, sembra non cambiare con game rapidi senza nemmeno l’ombra di palle break. Nel quarto gioco Kanepi inizia a provare un paio di varianti tattiche per contrastare il servizio nuovamente efficiente della russa, bloccando la risposta con il back o addirittura facendo un passo avanti per aggredire l’avversaria. I risultati si iniziano a vedere nel successivo turno di battuta di Samsonova che concede la prima palla break del set. Liudmila, però, reagisce e si salva.
Sulla scia dell’importantissimo game vinto, la russa ha anche la forza per interrompere il dominio dell’estone al servizio (Kaia aveva chiuso i primi tre turni a zero) sfruttando alla perfezione un paio di errori sanguinosi dell’avversaria (compreso un doppio fallo). Decisiva per il break anche la scelta di fare un passo indietro in risposta. Kanepi accusa il colpo e va in difficoltà anche nel gestire le inedite traiettorie alte della russa. Liudmila allora brekka di nuovo e chiude il set sul 6-3 con un parziale di 15 punti a 5 dalla palla break annullata nel sesto gioco.
Con l’orologio che segna 1 ora e 12 minuti di match, le giocatrici tornano in campo senza aver richiesto una sosta di 10 minuti, nonostante vi fosse la possibilità grazie alla heat rule. Si parte, tanto per cambiare, con due game chiusi a zero dalle giocatrici al servizio. Nel corso del quinto gioco Kanepi chiede al giudice arbitro – l’italiana Alberti – di allertare il fisioterapista e, infatti, durante il successivo cambio campo, Kaia abbandona il campo per un medical time out: il problema fisico è a livello addominale. In effetti, al rientro in campo l’estone, al servizio sotto 3-2, si affida a un servizio a velocità ridotta e mostra qualche difficoltà nella corsa. Samsonova non ne approfitta immediatamente ma è solo questione di minuti: Kanepi non regge più il ritmo tenuto alto dalla russa e nell’ottavo gioco subisce il break a zero che porta Liudmila a servire per il match. Senza ulteriori patemi la numero 60 del mondo chiude i conti sul 4-6 6-3 6-3 e può alzare, seppur con qualche difficoltà, il trofeo del Citi Open. Samsonova succede a Jessica Pegula nell’albo d’oro del WTA di Washington che non si giocava da due anni. È la quarta russa a vincere questo torneo.