[7] J. Pegula b. C. Giorgi 3-6 6-0 7-5
Paganini non ripete, si diceva, e a quanto pare anche Camila Giorgi è di quest’avviso. Ma nel suo caso, la mancanza di ripetizione nel vincere l’Open del Canada, o quantomeno arrivare in fondo, è una tragedia, sportivamente parlando. La meritata vittoria di Jessica Pegula, brava a crederci e a fare sempre il suo compito senza permettere alla maceratese di prendere troppo in mano la bussola, arriva per 3-6 6-0 7-5, ma soprattutto porta l’impossibilità di difendere i 900 punti in scadenza, e automatica discesa fino al n.65 del ranking per Giorgi. Restano i rimpianti di un set di vantaggio, un break nel terzo set, e anche un match point, tutti infrantisi sul muro della costanza dell’americana (oltre che su un servizio troppo assente), che si dimostra n.7 al mondo non per caso. Trova il terzo quarto di finale 1000 dell’anno Pegula, dopo Miami e Madrid (dove si arrese solo in finale a Jabeur) e si mette in prima fila per un posto tra le protagoniste dell’estate. Per quanto riguarda Camila, la speranza è che riparta con la giusta testa per scalare la classifica e tornare dove merita.
Il tabellone completo del WTA 1000 Toronto
IL MATCH – Stessa partenza del match contro Raducanu: orrendo game al servizio di Giorgi, 7 seconde su 10, e chiaramente possibilità per Pegula di spingere con consistenza e portare a casa il break. Ma appunto, ciclicamente, il game in risposta che segue si snoda tra buoni cambi e spinte col rovescio di Camila e qualche gratuito dell’americana, che rimettono subito in parità la partita. In risposta, anche sfruttando il lato del campo a favore di vento (violento oggi a Toronto) la n.2 d’Italia continua a tenere un livello impressionante, ingestibile sul lato del rovescio, che riesce a giocare per quanto Pegula provi ad evitarlo cercando il dritto. E così, altro break, che stavolta vale il vantaggio a Giorgi. Col proseguire del set le cose si mettono ancora meglio per l’azzurra, imponente da fondo anche con il dritto, e pochi errori a referto in proporzione ai rischi corsi. Camila riesce ad alzare il livello anche al servizio, più regolare e incisivo, impedendo dunque da un lato di trovare ritmo a Pegula, dall’altro rendendolo impossibile anche rispondere come sa e allungare un po’ lo scambio. Una partenza un po’ a rilento, e un finale in crescendo, regalano dunque il primo set per 6-3, meritatamente, a Giorgi, a segno in tre degli ultimi 4 giochi in risposta.
Il secondo set segue in avvio le orme del primo, ma in maniera drasticamente peggiore, vedendo un doppio break a favore di Pegula. L’americana, complice una Giorgi ora un po’ più evanescente, sembra più decisa e in ritmo, come se avesse trovato le adatte contromisure alle accelerazioni dell’azzurra, e può essere la vera chiave della partita. Troppo lungo il blackout di Giorgi, , che appare scollegata e in 24 minuti perde rovinosamente 6-0 un parziale da dimenticare, mai realmente iniziato (terzo bagel dell’anno per Camila). Ma, per quanto le sue colpe siano alte, vanno comunque celebrati i meriti della sua avversaria, ora decisamente in palla e solida, brava a tenere su ogni punto e accelerare quando può, neutralizzando i vincenti di Giorgi, che chiude con un saldo di meno 11 tra colpi definitivi e non forzati.
Il terzo set si apre sull’equilibrio, grazie a una Giorgi che riesce a restare a galla e trova a tratti qualche sprazzo di ciò mostrato inizialmente in risposta, ma con poca soluzione di continuità; idem però la Pegula, solida al servizio, regolare da fondo, ma incapace dello strappo. Nel sesto gioco ecco però il graffio di Camila, complici due doppi falli in apertura di game dell’americana, che danno coraggio all’azzurra, propositiva e pronta anche ad avanzare all’occorrenza, così da andarsi a prendere di prepotenza un pesante break proprio nel momento in cui l’avversaria sembrava aver trovato la quadratura. Brava però a non scomporsi Pegula nel gioco successivo, in cui continua ad andare a segno da dietro, mettendo pressione a Giorgi, che sciorina errori in serie regalando un immediato contro-break. Spreca un match point l’azzurra, buttando via la risposta nel decimo game, un’altalena di doppi falli e prime vincenti da parte di Pegula. Purtroppo l’occasione pesa in Camila, che gioca il primo brutto game al servizio del set, chiudendolo con un doppio fallo e mandando l’americana a servire per il match senza che abbia dovuto chissà quanto impegnarsi. E l’impegno è minimo anche al momento di chiudere per la n.7 del seeding, che non trema, sale sul carro degli errori di Giorgi con l’ennesima prova di regolarità e porta a casa un set in cui ha avuto più coraggio e più serenità, strappando per il secondo anno consecutivo il pass per i quarti di finale dell’Open del Canada, dove partirà da chiara favorita contro una tra Riske e Putintseva.