[10] C. Gauff b. [6] A. Sabalenka 7-5 4-6 7-6(4)
Coco Gauff ha dovuto vincerla almeno un paio di volte questa sfida prima di alzare le mani al cielo e scrollarsi di dosso un po’ di tensione, trionfando per 7-5 4-6 7-6(4) in 3 ore e 13 minuti. La bielorussa Aryna Sabalenka, al contrario, recrimina per le occasioni sprecate in un terzo set cominciato benissimo, ma finito imballato in doppi falli ed errori che le hanno tolto certezze. Supera il terzo turno l’americana, ma l’auspicio è che San Servizio non sia molto arrabbiato per ben 33 doppi falli distribuiti nelle oltre tre ore di partita. La sfida di doppio errore alla battuta la conquista la bielorussa che, specie da sinistra, ha evidenziato un clamoroso limite che ha deciso in negativo i punti cruciali della gara.
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Match equilibrato che vive in maniera prorompente degli errori di entrambe al servizio, cancellati parzialmente da 16 aces complessivi (9-7 per l’americana). Sabalenka soffre molto nel servire da sinistra e incappa in nove doppi falli nel primo parziale, ben tre commessi nel game che costa il primo set alla bielorussa. L’americana, dal canto suo, ha l’abilità di cancellare tutte le sei palle break concesse all’avversaria, ben quattro nel corso del quarto game, il più lungo del primo set. Bassa la percentuale della prima di servizio per Sabalenka, un 40% che la mette in difficoltà nella fase decisiva del primo set. La bielorussa non sfrutta tre palle del 6-5, subisce il break e poi non riesce a concretizzare due chances di controbreak offerta da Gauff dopo due errori di dritto e un doppio fallo.
Ancor più cervellotico il secondo set: Sabalenka non reagisce e l’americana vola sul 3-0. Il primo controbreak arriva nel quarto gioco, prima che nel settimo gioco Gauff si ritrova 0-40 per richiudere la porta alla partita ma non riesce nell’impresa di concretizzare le occasioni avute, anzi, un terribile errore a rete ha cambiato l’inerzia della partita. L’aggancio arriva sul 4-4 con l’americana che non sfrutta altre due palle per il 5-3. Gauff sente la pressione e perde efficacia con la prima di servizio. Al contrario, invece, Sabalenka sale dal 40% al 57% di prime palle servite
Sabalenka mette il naso davanti dopo un’ora di inseguimento. Ma non è finita qui: l’imprevedibilità dell’esito del secondo parziale stanno nei 10 punti su 14 firmati dalla bielorussa che costa il set a Gauff, dopo un’incredibile rimonta subita.
Cosa resta nella testa dell’americana? Lo si scopre nel corso del terzo e decisivo set. In avvio i segnali non sono assolutamente positivi. Sabalenka domina e sfrutta il momento di depressione mentale dell’americana. Ma un break di vantaggio non basta per incanalare definitivamente il match. Gauff recupera rapidamente il break di svantaggio e ne nasce una seconda parte molto più equilibrata. Sul 5-5 e 40-15 riaffiorano i fantasmi del primo set nella testa di Sabalenka che concede una palla break e soffre maledettamente al servizio nella parte sinistra del campo. Gauff non ne approfitta ma conquista con personalità il game che vale il tie break. L’americana conduce le danze nel testa a testa finale, dove ancora una volta il servizio aiuta Gauff e affonda Sabalenka in un mare di pensieri. Per 7 punti a 4 vince la 18enne n.11 del mondo
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La prossima avversaria di Gauff sarà Simona Halep, che ha superato 6-2 7-5 la svizzera Jil Belen Teichmann in un’ora e 30 minuti. Nel primo set un’ottima partenza è valso il 3-0 ‘pesante’ per la romena, con la n.21 del mondo capace di recuperare uno dei due break di svantaggio, salvo poi cederne nuovamente un altro. Mentre nel secondo set entrambe le tennista hanno dato una buona prova al servizio, e Halep l’ha spuntata solamente in volata, con il break decisivo arrivato nell’undicesimo game.
Paolo Pinto