Al Challenger 80 di San Marino il ligure Matteo Arnaldi arriva ai quarti di finale liscio come l’olio, con due convincenti vittorie su Federico Gaio (6-2 6-0) e Lukas Neumayer (6-3 6-4). Ora lo aspetta Fabian Marozsan (n.248 ATP) e non sarà una partita facile perché il 22enne ungherese appare in buona forma e soprattutto sembra a proprio agio contro gli italiani, come dimostrano le sue vittorie nei primi due turni contro Cobolli e Gigante. I nostri due ragazzi confermano il loro momento un po’ così con Flavio che incassa la quinta sconfitta consecutiva e Matteo che fatica a ritrovare la fiducia che l’aveva accompagnato fino al Challenger di Milano. Il magiaro cercherà la sua seconda semifinale Challenger (sei Futures già in bacheca) dopo quella di Milano nello scorso giugno, dove aveva battuto proprio Matteo Gigante. A nostro parere il 21enne sanremese parte leggermente favorito, ma sarà una partita che probabilmente si deciderà sui dettagli. Altro dettaglio, per niente secondario, è che l’azzurro, in caso di vittoria, entrerà in top 200.
La sorpresa del torneo la firma sicuramente l’altoatesino Alexander Weis (n.423 ATP) che, alla non più verdissima età di 25 anni, decide di dare una svolta alla propria carriera e ottiene due sorprendenti vittorie contro Timofey Skatov (n.246 ATP) e Lorenzo Giustino. Entrambi i match sono stati a senso unico e Weis, che veniva dalle qualificazioni, mette così assieme quattro vittorie consecutive, lui che a livello Challenger aveva giocato pochissimo e mai aveva vinto una partita. Le avvisaglie di un cambiamento si erano già avute in primavera perché il 2022 è stato senz’altro il suo anno migliore (una finale e tre semifinali a livello Futures) ma che potesse giocare un torneo di questo livello era nei pronostici di pochi. Nei quarti proverà a fare del suo meglio contro la testa di serie n.2, il russo Pavel Kotov (n.130 ATP). Pronostico chiuso, ma sai mai che scherzi ti può fare l’euforia.
Ai quarti di finale arriva anche Marco Cecchinato che vince in rimonta il derby con Francesco Forti col punteggio di 6-7(3) 7-6(6) 6-2 in oltre due ore e mezza di partita. Match molto equilibrato tra due contendenti che potremmo definire ‘convalescenti’, Forti che sta cercando di tornare ai suoi livelli dopo un fastidioso infortunio e Ceck che ancora non trova l’uscita del tunnel in cui si è perso ormai tanto tempo fa. Il percorso del 23enne romagnolo, appena entrato nella scuderia della Galimberti Academy, sembra più lineare e gli ultimi risultati a livello Futures lo confermano (una vittoria a Gubbio e due finali a Casinalbo e Bolzano), ma ovviamente i Challenger sono un’altra cosa. Più complesso il discorso per il Ceck, i cui problemi sono, con tutta evidenza, psicologici, e lo dimostrano le tante partite perse a un passo dalla vittoria. Se n’è avuto un piccolo esempio anche oggi quando il tennista siciliano, dopo aver annullato un match point sul 5-6, nel tie-break del secondo set sprecava un ghiotto set point. Per sua fortuna l’avversario gliene offriva un secondo su un piatto d’argento con un doppio fallo suicida e questa volta il Ceck ringraziava e portava a casa il set e poi l’incontro. Il prossimo match lo vedrà opposto al monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), altra sorpresa del torneo con le sue vittorie su Giulio Zeppieri e Jesper De Jong. Cecchinato parte nettamente favorito ma meglio non sbilanciarsi troppo. A proposito di Zeppieri è curioso notare come i due eroi dell’ATP 250 di Umago, al loro rientro alle competizioni, siano atterrati sul duro. Infatti non ha avuto miglior fortuna del romano Franco Agamenone che al Challenger 80 di Meerbusch si è fatto sorprendere all’esordio da Riccardo Bonadio.
Il 29enne friulano non è certo nuovo a questi exploit e dimostra ancora una volta come sia pericoloso sottovalutarne la forza. In carriera gli è forse mancata un po’ di potenza e sicuramente la continuità, ma è un giocatore meraviglioso da vedere con quel suo rovescio a una mano che esce direttamente dai manuali di tennis. Così, dopo aver fulminato l’italo-argentino, ha riservato lo stesso trattamento al russo Alexander Shevchenko (n.170 ATP) col punteggio di 7-5 4-6 7-5 al termine di quasi tre ore di autentica battaglia. Adesso nei quarti lo aspetta il 21enne ceco Jonas Forejtek, avversario assai insidioso. In ogni caso l’azzurro avrà comunque migliorato il proprio best ranking che dovrebbe collocarsi alla posizione n.184 ATP.
Si giocava anche a Lima (Perù, Challenger 80, terra battuta) dove si spartiscono i favori del pronostico l’argentino Tomas Martin Etcheverry (n.94 ATP e prima testa di serie) e il padrone di casa Juan Pablo Varillas (n.100 ATP). Ma a noi interessava soprattutto Gianluca Ballotta, il 18enne peruviano di evidenti origini italiane (il ragazzo ha il doppio passaporto) che, in tabellone grazie a una wild card, ha perso contro il colombiano Alejandro Hoyos 7-6(4) 6-4. Gianluca a noi piace molto, con la sua eleganza tipica dei mancini, e ci pare che abbia grandi margini di miglioramento. Attualmente è laggiù, in fondo alla classifica, alla posizione n.1694 ATP, ma il tempo gioca a suo favore. Soprattutto se non darà retta a chi dice che sia un po’ leggerino, o che il servizio spara a salve (effettivamente la meccanica è rivedibile). Ma per fortuna non siamo i soli a pensare bene del ragazzo, visto che Gianluca può già contare su un paio di convocazioni in Coppa Davis con la nazionale peruviana.