Nel pomeriggio italiano di martedì, comincerà ufficialmente l’ultimo Slam della stagione. Lo US Open 2022 è infatti pronto a partire con le qualificazioni (ben 18 gli italiani impegnati nel maschile, tre invece nel femminile), con il sorteggio del tabellone principale che è previsto per giovedì.
In attesa del main draw, gli organizzatori hanno deciso di proporre, per il 24 agosto, un evento benefico in sostegno all’Ucraina, cui parteciperanno i migliori giocatori e giocatrici. L’obiettivo è quello di raccogliere due milioni di dollari, in una data scelta non a caso: mercoledì 24 sarà il giorno dell’indipendenza ucraina. I protagonisti – che scenderanno in campo sul Louis Armstrong – saranno cinque uomini e cinque donne: Rafael Nadal, Iga Swiatek, Matteo Berrettini, Coco Gauff, Carlos Alcaraz, Jessica Pegula, Taylor Fritz, Leylah Fernandez, Félix Auger-Aliassime e Victoria Azarenka.
Ha destato particolarmente scalpore, data la sua nazionalità, la presenza dell’ex numero uno del mondo. La bielorussa è stata direttamente convocata da Stacey Allaster, direttrice del torneo ed ex presidentessa WTA, che le ha chiesto di partecipare. Azarenka ha così accettato l’invito, sperando di poter mandare un messaggio forte. Non a caso, la due volte campionessa Slam si era espressa chiaramente contro la decisione di Wimbledon di non accettare russi e bielorussi, sottolineando come lo sport possa essere un momento d’unione.
Non sembra pensarla allo stesso modo Marta Kostyuk, numero 72 del ranking, che al portale btu.org ha rilasciato una lunga intervista in merito. La 20enne ucraina ha rivelato come anche lei avesse ricevuto un invito a partecipare, subito però declinato quando ha scoperto che avrebbero potuto essere presenti anche giocatori russi o bielorussi.
“Sono stata invitata all’evento, è vero, credo che molti tutti i nostri giocatori abbiano ricevuto una chiamata. Nessuno però ci ha chiesto se ci avrebbe dato fastidio veder partecipare russi e bielorussi. Quando io e Lesia Tsurenko abbiamo scoperto che ci sarebbero stati rappresentanti dei paesi invasori ho subito detto che non avrei partecipato“.
Kostyuk, nata a Kiev il 28 giugno 2002, ha dichiarato che a nessuno interessa particolarmente il pensiero dei giocatori ucraini, legato chiaramente all’invito di russi e bielorussi.
“Il pensiero degli ucraini non interessa a nessuno. Azarenka vuole giocare, so che ha parlato con Stakhovsky e Monfils, ma non con noi. Chissà, forse la mia classifica non è sufficientemente elevata da essere notata. Eppure ho parlato molto spesso della guerra, ho sempre supportato il ban di Wimbledon, credo di essere stata abbastanza attiva da poter essere vista. Non abbiamo mai parlato della guerra né ho mai visto una dichiarazione pubblica da parte sua. Non ha una buona relazione con noi, eppure vuole partecipare ad un evento pro-Ucraina: non riesco a capire”.
L’e numero 49 WTA ha infine sottolineato quanto per lei e i suoi connazionali sia difficile relazionarsi con giocatori e giocatrici dei paesi invasori.
“Io credo che non dovrebbero partecipare a nessun torneo, come già accaduto in Inghilterra. Non capisco perché non si possa dire ad Azarenka che gli ucraini sono contrari alla sua partecipazione, che non è il caso di infastidirli e provocarli ancora di più. È uno sfogo emotivo, certo, però non riesco proprio a comprendere quanto sta succedendo”.