La giornata dedicata ai quarti di finale del Championnats Banque Nationale de Granby si è conclusa nella notte italiana con il match più atteso: quello che ha visto trionfare la tds n. 1 del torneo Daria Kasatkina sulla n. 5 del tabellone, per 6-3 6-2 in poco più di un’ora e venti di gara. Un’affermazione decisamente agevole per la russa, numero dieci del ranking mondiale, che ha concesso in totale cinque giochi alla sua avversaria. Ciononostante, la partenza di Dasha è stata alquanto negativa, visto che si è trovata subito sotto nel punteggio in avvio con il 3-0 in favore della 31enne di Granada. Da quel momento, però, Kasatkina ha deciso che era ora di alzare i giri del motore e per la spagnola non c’è stato più niente da fare: la n. 64 WTA infatti è stata costretta, inerme, a soccombere sotto i colpi di Daria, la quale ha assestato un gancio devastante alla sua avversaria attraverso un filotto di sei giochi vinti consecutivamente e mettendo così fine alla prima frazione.
KASATKINA ALLA RINCORSA DEL SECONDO TITOLO DEL 2022 – La semifinalista dell’ultimo Roland Garros ha poi tirato il fiato, dopo l’accelerazione pazzesca fatta registrare a partire dal quarto gioco del match, e dunque si è nuovamente resa protagonista di un’altra partenza falsa, in un game maratona in cui non è mancata lotta con la 25enne di Togliatti arresasi alla perdita del proprio turno di servizio solamente dopo 18 punti giocati e quattro palle break frantumate. Tuttavia la recente campionessa del WTA 500 di San José, ha immediatamente ricucito lo strappo per poi infliggere l’accelerata finale alla sfida mediante un doppio break messo a segno tra il sesto e l’ottavo gioco. Prova chirurgica alla battuta con la prima palla per la n. 10 delle classifiche: 69% in campo e 70% di trasformazione. Cinica al massimo, anche sui break point fronteggiati Kasatkina con uno straordinario 80% nel salvataggio (8/10). Ci sono comunque degli aspetti del gioco di Daria che vanno necessariamente migliorati in vista della semifinale: ad esempio la resa con la seconda, contro Parrizas-Diaz ha raccolto un misero 30% (6/20) ma soprattutto deve risolvere il problema dei doppi falli, ne ha commessi 9 contro Nuria. Tra la russa e l’andalusa un solo confronto diretto, nello scorso mese di gennaio si affrontarono sempre nei quarti al Melbourne Summer Set 2.
Ad attenderla in semifinale ci sarà la francesina Diane Parry: la 19enne transalpina ha battuto l’affettatrice Tatjana Maria (n. 92 WTA, ma con i punti della semifinale di Wimbledon si troverebbe molto più su in classifica) dopo una lotta forsennata durata la bellezza di 2h56 con il punteggio di 6-4(8) 6-7 7-6(4). La 35enne tedesca è riuscita a prolungare la sfida al terzo set, cancellando tre match point nella volata finale del secondo parziale, i primi due nel dodicesimo gioco con Diane al servizio per chiudere la partita e il terzo ancora in risposta nell’undicesimo punto del tie-break. Il quarto tentativo si è rivelato però quello buono per Parry, che ha posto fine al match nel deciding game del set decisivo. Non bastano a “mamma” Maria 10 ace e l’84% dei punti vinti con la prima, per raggiungere il successo. Curiosamente l’unico precedente si era disputato in Italia, quest’anno sul prato di Gaibledon, quando vinse ancora la n. 81 del mondo in tre set.
La semifinale della parte bassa invece vedrà come protagoniste l’ucraina Marta Kostyuk, (che due giorni fa ha criticato aspramente le modalità organizzative dell’evento Tennis Play for Peace di scena sul Louis Armstrong) numero 10 del tabellone e 72 del ranking mondiale che ha trionfato nel terzo quarto del seeding ai danni della giocatrice di casa Rebecca Marino – n. 112 WTA e giustiziera di Paolini nel turno precedente – per 6-2 4-6 6-2 in 1h34′, e l’australiana ma di origini russe Daria Saville (n. 73 WTA), in passato Gavrilova: la n. 9 del main-draw del WTA 250 di Granby ha surclassato la malcapitata cinese Xiyu Wang (n. 75 WTA) per 6-3 6-0 in 1h14′.