Settimana davvero da ricordare questa appena conclusa per Adrian Mannarino. In North Carolina il mancino francese ha conquistato la vittoria finale nel Winston-Salem Open, suo secondo titolo nel circuito maggiore dopo quello di ‘s-Hertogenbosch nel 2019. Alla sua decima finale in carriera, Mannarino si è imposto in due set su Laslo Djere per 7-6(1) 6-4 diventando il settimo giocatore in questa stagione a vincere un torneo dopo aver salvato un match point: il francese infatti si era salvato al primo turno vincendo un match di tre tie-break durato ben tre ore e 31 minuti salvando quattro match point contro il qualificato australiano Christopher O’Connell (n. 121 ATP).
Nella finale di sabato Mannarino ha dovuto salvare due palle break per il 4-1 pesante all’inizio del primo set, impattando poi poco dopo sul 4-4 alla prima chance disponibile. Da quel punto il transalpino ha dominato il tie-break del primo set aggiudicandosi gli ultimi sei punti consecutivi e poi ha ottenuto il break decisivo sul 2-2 del secondo set dopo 16 punti consecutivi a favore del battitore.
“Sono molto felice di aver vinto questa partita – ha detto Mannarino dopo il match – non mi interessa in questo momento chi ha vinto prima di me il torneo o chi lo vincerà dopo, mi interessa solo di aver vinto. Ci ho messo un po’ a rilassare i nervi e a capire cosa fare. So che Laslo ha avuto una settimana molto faticosa, ma credo che se la partita fosse andata per le lunghe sarebbe stato lui il favorito perché mi sembrava più fresco fisicamente”.
“È stato difficile adattarsi alle condizioni – ha continuato Mannarino – dopo aver giocato la semifinale di sera, oggi di giorno con il caldo facevo fatica a vedere la palla all’inizio”.
Sono ben 20 i posti in classifica che Mannarino guadagnerà con questi 250 punti, risalendo fino alla posizione n. 45, mentre Djere salirà di 25 posti per arrivare al n. 64.
Allo US Open al via lunedì, Mannarinò è stato sorteggiato al primo turno contro il qualificato Gijs Brouwer (n. 184 ATP), mentre per Djere ci sarà l’improbo impegno contro la testa di serie n. 6 Andrey Rublev.