[Q] D. Snigur b. [7] S. Halep 6-2 0-6 6-4
La prima grande sorpresa di questo US Open viene dal tabellone femminile (e questo, di per sé, è meno sorprendente). Ed è una sorpresa dalle proporzioni non trascurabili: è stata infatti eliminata Simona Halep, settima testa di serie del torneo ma ritenuta da molti addetti ai lavori (e dai bookmakers) tra le maggiori favorite per alzare il trofeo sabato 10 settembre. Questo perché la rumena aveva trionfato solo due settimane fa nel 1000 di Toronto mettendo in mostra un ottimo livello di tennis. Oggi, invece, contro l’ucraina Snigur (numero 124 del mondo), la prestazione di Simona è stata a dir poco sottotono e condita da una quantità industriale di errori non forzati: 30 in poco più di un’ora e quaranta di gioco e nonostante un set – il secondo – vinto 6-0. Vanno comunque sottolineati i meriti della 2002 nata a Kiev, proveniente dalle qualificazioni e al debutto in un tabellone principale Slam.
Snigur ha saputo restare mentalmente nel match dopo aver commesso tantissimi errori (in particolare con il suo particolarissimo e piattissimo dritto, quasi da epoca delle racchette di legno) nel corso del secondo parziale e soprattutto è riuscita a non tremare eccessivamente nel terzo. Avanti 5-1, l’ucraina si è fatta rimontare fino al 5-4: in questo game Halep era avanti 30-0 ma ha poi commesso un paio di gravi errori a livello tattico, prima forzando inutilmente una risposta su una seconda di Snigur e poi scendendo a rete pur avendo attaccato in maniera morbida. La giocatrice di Kiev ha così potuto chiudere la partita e lasciarsi andare alle emozioni. Lei, che aveva vinto Wimbledon Junior nel 2019, ha battuto la campionessa dei Championships dei ‘grandi’ proprio di quell’anno. Si conferma così il rapporto tutt’altro che idilliaco tra Halep e lo US Open, l’unico Slam in cui non ha mai raggiunto la finale (il miglior risultato è la semifinale del 2015) e dove aveva già perso tre volte al primo turno.
BENE GAUFF, ANDREESCU E HADDAD MAIA – Non sono incappate in giornate-no, invece, Coco Gauff e la campionessa del 2019 Bianca Andreescu. La prima ha sconfitto piuttosto agevolmente la qualificata francese Jeanjean con il punteggio di 6-2 6-3. L’americana è stata perfetta nei suoi turni di servizio, in cui ha perso in tutto solo sette punti (impressionante il 91% con la prima palla) e non ha concesso alcuna palla break. Al prossimo turno Cori affronterà la vincente del match tra Ruse e Saville.
La canadese ha faticato un po’ di più per avere la meglio di un’altra francese, quella Harmony Tan capace di eliminare Serena Williams a Wimbledon. Andreescu, che ha lottato inizialmente anche con il suo nuovo completo Nike tanto da essere costretta a cambiarsi, ha giocato un brutto secondo set (perso 6-3) in cui ha messo a referto 15 dei 17 errori non forzati commessi nel corso dell’incontro. Ha però dominato nel primo e nel terzo, vinti rispettivamente per 6-0 e 6-1. Bianca avrà sicuramente un compito più arduo contro Haddad Maia che ha impressionato nel match con Konjuh a cui ha rifilato un doppio bagel. Sarà indubbiamente tra le partite più intriganti tra quelle di secondo turno.
ALTRI MATCH (a cura di Giorgio Di Maio e Michelangelo Sottili) – Ad aprire la prima giornata dello US Open 2022 è stata la vittoria della tennista russa Anna Kalinskaya, che ha avuto la meglio della svedese Rebecca Peterson con il punteggio di 6-3 6-4. Una sfida mai in discussione e in cui la russa dopo aver offerto palla break nell’ottavo game del primo set non ha praticamente più sofferto breakkando due volte Peterson per raggiungere il secondo turno.
Uno dei match più interessanti per il pubblico di casa è stato sicuramente il derby statunitense tra Alison Riske e la 17enne Eleana Yu, numero 763 del mondo e giovane promessa del tennis a stelle e strisce. La potenza dei colpi di Riske però non ha lasciato margine di manovra alla giovane Yu, che ha dovuto lasciare il torneo con un netto 6-2 6-4 e senza mai riuscire a trovare palla break sul servizio di Riske. Percorso netto anche per Caroline Garcia, reduce dalla vittoria di Cincinnati e che conferma la sua ottima forma battendo la russa Rakhimova in un’ora e mezza, anche lei con un 6-2 6-4 come Riske. Si è assicurata la vittoria, in rimonta e con qualche brivido iniziale, anche la numero 70 del mondo Camila Osorio Serrano; la colombiana ha superato 1-6 6-3 6-1 la statunitense Ann Li.
Era un incontro da prendere con le molle per la numero 3 del mondo Maria Sakkari e, infatti, ha avuto bisogno di tre set per superare la tedesca Tatjana Maria che l’aveva battuta due mesi fa a Wimbledon. 6-4 3-6 6-0 in poco meno di due ore il punteggio a favore della greca che nel primo parziale si è trovata sotto 1-4. Facilitata da qualche seconda e alcuni errori di troppo e dalla perdita di efficacia degli slice di Tatjana, Sakkari ha infilato cinque giochi consecutivi – peraltro rimediando al mini-blackout e conseguente 0-40 quando serviva per chiudere – per prendersi il primo parziale.
Non è però riuscita ad approfittare dell’inerzia e ha ceduto la battuta nel secondo game con quattro doppi falli; d’altra parte, due erano stati commessi dalla n. 85 WTA a chiudere il nono gioco del primo set. Maria di cognome si fa bastare quel break per pareggiare il conto dei set, cedendo solo 4 punti nel 4 successivi turni di servizio nonostante il 42% di prime in campo. Inaspettatamente, però, non c’è stata partita nel set decisivo: primo turno di servizio regalato e da lì tutto in discesa per Sakkari che al secondo round troverà la vincente fra Xiyu Wang e Diane Parry.