Venus Williams perde il primo set 6-1 senza riuscire ad entrare in partita. Poi si rialza, lascia andare il braccio e tornano i colpi dei tempi d’oro che la portano al tiebreak del secondo set. Ma una Alison Van Uytvanck molto solida non si fa intimidire dalle urla di Venus e di tutto l’Arthur Ashe: vince al tiebreak 7 punti a 5.
Credevamo che non sarebbe più tornata la più grande delle due sorelle Williams dopo il lungo periodo di pausa che fino a quest’estate l’ha tenuta lontana dal tennis. “È stata una sensazione completamente nuova prendere la racchetta in mano e iniziare a prepararmi a un torneo dopo così tanto tempo. È stato bello, molto intenso” ha rilasciato a partita finita parlando della sua preparazione agli US Open.
La paura di vincere è stata più forte della paura di perdere durante la partita dell’americana. Lo ha dimostrato quando nel secondo set si è resa conto che non aveva più niente da perdere e ha iniziato a lasciare andare il braccio. L’ex numero uno del mondo e i suoi 21 anni per gamba ci hanno riportati indietro nel tempo, quando Venus non la guardavamo solo al primo turno del torneo ma la seguivamo fino alla finale. Molto spesso, contro la sorellina Serena. E sembrava quasi che stesse giocando Serena quando il pubblico dell’Arthur Ashe ieri si alzava in piedi ad ogni punto della Williams esultando come se la partita fosse vinta. Ma la tennista belga ieri ha giocato ad un livello altissimo e non si è fatta distrarre da un tifo, a tratti, antisportivo. Lo ha ammesso la stessa Venus in conferenza stampa. “L’avevo già vista giocare altre volte, ma oggi ha giocato veramente il suo miglior tennis quindi brava lei, bisogna darle merito”.
I punti in risposta della tennista belga sono stati infatti determinanti: 41 punti contro i soli 17 della Williams. Una seconda di servizio molto solida è stata un’altra arma vincente di questa partita per Alison: 70% di punti vinti con la seconda contro soli 42% di Venus. “È una leggenda, avevo i brividi” ha detto la belga a fine partita che ora accederà meritatamente al secondo turno del torneo. Venus Williams invece la ritroveremo nel doppio, proprio con la sorella Serena, la quale ha annunciato che questo sarà il suo ultimo torneo. In conferenza stampa non hanno perso tempo per fare la stessa domanda anche a lei “anche tu pensi di allontanarti dal tennis?”. Venus non ha risposto ed è rimasta vaga “per adesso voglio concentrarmi sul doppio. Un ‘idea di Serena, è lei il boss, faccio tutto quello che mi dice di fare” spiega ridendo quando le viene chieste perché hanno deciso di rifare il doppio insieme. “Insieme abbiamo festeggiato delle bellissime vittorie, sarebbe bello riuscire a festeggiarne altre”. E sarebbe sicuramente una grande emozione per il pubblico americano vederle vincere di nuovo.
Quando le parlano del ritiro di Serena lei si limita a dire che ha cercato di starle solamente vicina, senza influenzarla. “Questa è stata una scelta che riguarda lei e la sua nuova famiglia. I miei genitori ed io siamo qui come supporto. Non influenzerei mai una scelta del genere”. Proprio quest’anno in cui si è parlato tanto della sorella Williams, anche le ragazze della “next gen” hanno parlato tanto di loro in questi primi giorni del torneo. Elogiandole e ringraziandole apertamente durante le conferenze stampa. Venus sorride e spiega che per lei questo rappresenta: “Uno scambio di energia. Mia sorella ed io abbiamo dato tanto prima. Loro ci stanno ridando quell’energia adesso.” Il secondo set contro Alison Van Uytvanck ha comunque dimostrato come la Venus di oggi, a 42 anni abbia ancora quella voglia di lottare, di battersi e soprattutto di crederci. In conferenza stampa la domanda è infatti sorta spontanea: che cosa riesce a motivarla ancora così tanto dopo più di vent’anni? E la sua risposta lo è stata ancora di più. “Una parola: vincere”.
Margherita Sciaulino