Nel Challenger 80 di Como (terra battuta) sono quattro gli italiani che approdano ai quarti di finale. Il primo in ordine di tempo è stato Riccardo Bonadio che ha battuto in sequenza Gonzalo Villanueva (n.277 ATP) e poi Federico Arnaboldi che deve inchinarsi 6-2 6-3, giocando chiaramente sottotono, forse emozionato per il fatto di trovarsi davanti al proprio pubblico. Nei quarti troverà ad aspettarlo Lucas Klein (n.300 ATP), reduce dalla vittoria su Giulio Zeppieri che probabilmente si ricorderà per un pezzo di questa partita. Un set point nel primo set e tre match-point nel tie-break del parziale decisivo non gli sono bastati per portare a casa un match che era ampiamente alla sua portata. E il tennista romano non può nemmeno dire di aver perso per merito dell’avversario perché non è certo stata una bella partita, molto confusa e infarcita di errori, con qualcosa come 16 break complessivi. Probabilmente Giulio si aspettava che, dopo il fantastico exploit all’ATP 250 di Umago, la sua stagione proseguisse in un altro modo.
Va ai quarti anche Matteo Arnaldi che batte prima l’insidioso ucraino Vitaliy Sachko (n.272 ATP) e poi in rimonta il roveretano Giovanni Oradini col punteggio di 2-6 7-5 6-2. Lo aspetta ora il bosniaco Nerman Fatic (n.279 ATP). E’ stato poi il turno di Matteo Gigante che ha regolato allo sprint il serbo Milijan Zekic col punteggio di 6-3 3-6 7-6(5) e che nei quarti troverà Francesco Passaro che ha battuto, tutto sommato agevolmente (6-2 7-5), il bosniaco Damir Dzumhur (n.197 ATP). Sarà sicuramente una partita interessante, forse addirittura bella, tra due ragazzi che stanno vivendo una splendida stagione.
Sulla terra battuta francese di Tolosa erano due gli italiani in tabellone nel Challenger 80: Gianluca Mager e Lorenzo Giustino. Quest’ultimo continua nel suo ‘cupio dissolvi’ e perde 6-7(5) 6-3 6-4 contro il portoghese Fredrerico Ferreira Silva (n.254 ATP), avversario insidioso ma certo non irresistibile. Il bilancio 2022 del tennista napoletano è un preoccupante 18/28 con l’unico raggio di sole a Praga quando in maggio raggiunse la finale. L’impressione è che quando le cose si complicano Lorenzo abbandoni il campo e la cosa è ovviamente grave per un atleta che ha sempre avuto nella tenacia e nella combattività il suo tratto distintivo. Un altro che non può certo essere soddisfatto della sua stagione è Gianluca Mager (13/21 il suo record) che prima batte il russo Andrey Chepelev 6-3 7-6(8) per poi arrendersi al padrone di casa Maxime Janvier col punteggio di 7-6(3) 6-4.
Maestrelli e Nardi sono andati a cercare ispirazione al Challenger 50 di Maiorca (si gioca sul cemento dell’Academy di Rafa). Il 19enne tennista pisano, dopo aver sfiorato la qualificazione al tabellone principale degli US Open, è apparso un po’ scarico e quella vecchia volpe di Kukushkin non si è fatto pregare per approfittarne: 6-2 2-6 6-2 il punteggio. Il nostro parere, non richiesto, è che Francesco dovrebbe forse giocare un po’ meno, senza farsi prendere dall’ansia di capitalizzare il suo ottimo momento di forma. Dopo averlo visto giocare e averci parlato, siamo certi che per lui ci saranno tanti altri ‘ottimi momenti’. Luca Nardi approda invece ai quarti, soffrendo il minimo indispensabile nelle sue due vittorie su Jesper de Jong (n.213 ATP) e sull’insidioso turco Altug Celikbilek (n.231 ATP). Resta poi il fatto che non è mai facile stabilire quale sia il grado di sofferenza del pesarese durante un match, tanta è la sua nonchalance nel dipingere tennis. Quindi, quando è in difficoltà, vai a sapere se è merito dell’avversario o se è lui che si è distratto.
Ancora più lontano è andato Federico Gaio che, dopo il primo torneo, è rimasto in Thailandia per il secondo Challenger 50 (cemento outdoor) di Nonthaburi. Le due vittorie sul cinese Bu Yunchaokete (n.339 ATP) e sul vietnamita Nam Hoang Ly (n.290 ATP) lo hanno proiettato ai quarti dove troverà ad aspettarlo il brasiliano Gabriel Decamps (n.286 ATP), avversario non impossibile.