Nella giornata di ieri, venerdì 2 settembre, e con gli ultimi match andati in scena nella notte italiana, la parte alta del tabellone maschile dello US Open 2022 si è allineata agli ottavi di finale.
(LL) C. Moutet b. P. Cachin 6-3 4-6 6-2 7-5
Partiamo dal match del Campo 17, che vedeva scontrarsi per un posto tra i migliori sedici dello Slam newyorchese due giocatori poco avvezzi a frequentare certi palcoscenici, ma soprattutto a spingersi sino a questo punto nei tornei del Grande Slam: da una parte il solido argentino Pedro Cachin, n. 66 ATP, e dall’altra il talentuoso ma discontinuo francese Corentin Moutet – numero 112 della classifica. Ad imporsi in quattro set, è stato il mancino d’oltralpe con il punteggio finale che recita 6-3 4-6 6-2 7-5 in oltre tre ore di gioco. Nonostante una prova tutt’altro che dirompente al servizio, anzi, l’ex n. 67 del mondo è riuscito ad avere la meglio facendo prevalere la sua maggiore esperienza nel gestire la possibilità di accedere ad un risultato così prestigioso, come il 4°T di un Major, ed anche la sua migliore attitudine alle superfici veloci rispetto al giocatore albiceleste cresciuto come molti connazionali sulla terra rossa. Si tratta di un traguardo straordinario per Corentin, tennista sempre bello da veder giocare tuttavia vittima sovente di picchi di prestazione alternati a periodi di buio preoccupanti, che in passato aveva raggiunto al massimo un terzo turno nel 2019 allo Slam di casa. Dall’altro lato finisce la favola di Pedro che, dopo le lacrime e la commozione con il proprio mentore Corretja, può comunque ritenersi molto soddisfatto per il risultato ottenuto considerando che questo della Grande Mela è stato soltanto il suo secondo main-draw in uno Slam (dopo Parigi di quest’anno, in cui si è fermato al 2°T).
[12] P. Carreno Busta b. [18] A. De Minaur 7-5 6-2 6-3
A chiudere il programma sul Grandstand è stato il duello tra due giocatori dalle caratteristiche tecniche e temperamentali assai assimilabili, e che nell’estate americana preparativa a questo appuntamento hanno raccolto vittorie e successi importanti. Anche questa partita si è conclusa alla quarta frazione, e alla fine a spuntarla è stato il campione del Masters 1000 di Montreal – nonché tds n. 12 del seeding – Pablo Carreno Busta. Il 31enne asturiano si è imposto per 6-1 6-1 3-6 7-6(5) in quasi tre ore di partita, contro l’australiano Alex De Minaur (che a luglio si è laureato campione ad Atlanta). Ennesima prova di estrema solidità in battuta per il due volte semifinalista di questo torneo, con addirittura la bellezza di 8 ace scagliati, il 67% di prime in campo ed un impressionante 79% di trasformazione. Entrambi hanno commesso più gratuiti che vincenti, -7 e -14 i bilanci rispettivamente per Pablo e Alex, ma a delineare la vera differenza l’ottimale 75% nel salvataggio delle palle break da parte di Carreno. Da consegnare agli highlights della giornata è poi il modo con cui Carreno Busta ha concluso il match.
[1] D. Medvedev b. (Q) Y. Wu 6-4 6-2 6-2
[23] N. Kyrgios b. (WC) J. J. Wolf 6-4 6-2 6-3
Lo aspettiamo da quando il sorteggio ha stilato i vari accoppiamenti: l’ottavo più succulento sulla carta ora ha finalmente anche la certezza della matematica formalità data dai comodi successi di Nick Kyrgios e Daniil Medvedev. Nel remake dello scontro vinto dal finalista di Wimbledon poche settimane fa in Canada, il 27enne di Canberra e il n. 1 mondiale daranno vita ad una sfida da fuochi d’artificio. Nick si è sbarazzato, prima che le luci del Louis Armstrong si spegnessero, del Lupo dell’Ohio Jeffrey John Wolf – un altro che sa come si fa ad intrattenere il pubblico – per 6-4 6-2 6-3 in 1h56. Da far tremare i polsi, e certamente quelli dell’orso russo non sono risparmiati, la solita spiattellante prestazione con il fondamentale d’inizio gioco per il n. 25 ATP (tds n. 23), autore di 21 ace, con un regolare per i suoi standard 77% di punti con la prima e per non farsi mancare nulla un 7 su 7, sui break point offerti e frantumati a voler dare un chiaro messaggio a Wolf, a Medvedev e al mondo intero; ‘ecco vi do l’illusione di potercela fare e poi vi scaravento giù una bella bordata’.
Medvedev avvisato, che però certamente non avrà titubanze a raccogliere il guanto di sfida. Intanto anche al cospetto del sorprendente cinese (n. 174 ATP) Yibing Wu – ieri notte autore però di una caterva di non forzati: ben 42 – normale amministrazione. Un 6-4 e doppio 6-2, in 1h57’, che sa di carburazione graduale e innalzamento del livello man mano che il torneo entra nelle sue fasi più calde. Anche il russo non scherza in battuta: 12 ace, un implacabile 88% sulle palle break sventate. Oramai ci siamo, tra due giorni, Med contro Nick e questa volta l’Australia appare veramente lontana.