[9] A. Rublev b. [19] D. Shapovalov 6-4 2-6 6-7(4) 6-4 7-6(7)
Una partita davvero spettacolare e senza esclusione di colpi quella che ha visto Andrej Rublev trionfare in cinque set su Denis Shapovalov. Il livello è stato davvero alto per tutta la durata dell’incontro, anche quando la fatica avrebbe potuto legittimamente farla da padrone. Parla da solo il saldo vincenti/non forzati dei due tennisti, entrambi in positivo: 38/37 per il russo, addirittura 76/72 per il canadese, che soprattutto nel secondo set ha toccato vette di gioco davvero alte. Alla fine la differenza tra due giocatori notoriamente incostanti si è concentrata tutta nel supertiebreak del quinto set, nel quale l’esuberanza di Shapovalov, che fino ad allora si era rivelata vincente, ha prodotto troppi gratuiti. Inutile e ozioso fare troppi discorsi tattici da “senno di poi” o invitare alla prudenza: alla fine è quel tennis, coi suoi pro e i suoi contro, ad averlo messo nelle condizioni di vincere e i rischi sono insiti nell’approccio alla partita del giovane canadese. Dal canto suo Rublev ha fatto vedere qualche incertezza di troppo in alcuni momenti potenzialmente decisivi, ma alla fine è riuscito a domare il nervosismo e a rimanere solido nelle fasi finali del quinto. Agli ottavi di finale se la vedrà con Cameron Norrie che ha sofferto solo un set contro Holger Rune (7-5 6-4 6-1).
IL MATCH – Nel primo set Rublev gioca in maniera pressoché perfetta. Se si esclude un momento di difficoltà nel primo gioco dell’incontro, nel quale è costretto a cancellare due palle break, il russo fila via liscio al servizio, chiudendo addirittura con il 100% di punti sulla prima. Shapovalov dal canto suo non gioca male, ma paga a carissimo prezzo alcune ingenuità (tra cui un doppio fallo), tutte concentrate nel decimo game, quello cioè che conclude il primo parziale.
Nel secondo set, il canadese sopravvive a un secondo game da quasi nove minuti, nel corso del quale fronteggia e salva anche una palla break. Da questo momento in poi Shapovalov inizia a giocare su una nuvola e non scende fino alla fine del set. Rublev si trova investito da un vero e proprio ciclone e non trova contromisure al tennis straripante dell’avversario che chiude 6-2, mettendo a referto ben 15 vincenti. A cambiare le carte in tavola ha contribuito il netto miglioramento in risposta di Shapovalov: il canadese ha sempre rimesso in gioco la palla sulla prima avversaria, conquistando il 50% dei punti, laddove nel primo set non era riuscito a farne neanche uno.
Shapo vince con sempre più continuità la sfida sulla diagonale destra, quella che vede contrapposto il suo rovescio al dritto dell’avversario. Si procura così una palla break e pone anche le basi per convertirla, sbagliando però uno sventaglio di dritto non impossibile. Il canadese continua a spingere come un forsennato e ottiene altre due chance di break consecutive sul 5-5, annullate entrambe con grande coraggio da Rublev. Il russo viene ancora costretto alle corde da Shapo, ma riesce a cavarsela grazie al servizio e sale 6-5. Nel game successivo Rublev piazza una paio di manate di dritto e incassa volentieri il doppio fallo di Shapo che vale il set point. Il canadese però rimedia subito con tre gran prime che lo portano al tiebreak, epilogo più giusto di un parziale davvero molto equilibrato e avvincente. Shapovalov scappa subito sul 3-0 e non si volta più indietro, portandosi in vantaggio due set a uno dopo due ore e un quarto di gioco.
Il quarto set però inizia male per Denis che concede il break in apertura con un doppio fallo e un erroraccio di dritto. L’intensità continua ad essere altissima e gli scambi molto lottati. Shapovalov rimane concentrato, tira a tutta come al solito e recupera il break di svantaggio nel sesto game, per il disappunto di Rublev che sbatte a terra la racchetta. Sul 4-4 però il canadese stacca la spina e commette un altro doppio fallo in un momento delicato, aprendo all’avversario la via del break. Shapo si ricompone subito e mette pressione a Rublev nel nono gioco: annulla quattro set point e si procura due volte palla del 5-5, ma il russo tampona con la prima e riesce finalmente a prolungare il match al quinto.
Nel set decisivo i due continuano a darsele di santa ragione. Prima tocca a Rublev avere un’occasione di strappare il servizio all’avversario nel terzo game, poi subito dopo è Shapovalov ad avere una chance, spazzata via da un gran dritto all’incrocio del russo. Nonostante l’evidente stanchezza di entrambi, lo spettacolo non va scemando e anzi, continuano a vedersi ancora tanti vincenti, più spesso firmati dal canadese. Sul 4-3, Shapovalov si procura una palla break con un bel passante, ma Rublev la annulla col servizio prima di baciare la riga col dritto. In maniera crudele, come solo il tennis sa essere, il canadese incappa in un bruttissimo game al servizio e spedisce Rublev a servire per chiudere. Il russo sale rapidamente 40-15, ma vanifica i due match point con un doppio fallo e un dritto lungo. Shapovalov gli regala una terza chance con un dritto stanco in rete, ma rimedia subito con un drittone inside in vincente. Rublev decide di dargli ancora una mano e con due errori consecutivi cede il servizio. Si va avanti.
Shapovalov tiene agilmente la battuta e in men che non si dica Rublev si ritrova dal servire per la vittoria a dover servire per rimanere nel match. Stavolta il braccio non trema e dunque è il supertiebreak a decidere l’esito di quello che è destinato a rimanere uno dei migliori incontri del torneo. A differenza del tiebreak del terzo set, questa volta è Rublev il primo a tentare la fuga, sfruttando anche due rovesci lunghi di Shapovalov. A suon di vincenti il canadese recupera da 0-3 a 3-3, ma è nuovamente tradito dal rovescio e poi due volte anche dal dritto, mandando Rublev sull’8-4 senza che il russo abbia dovuto fare chissà che. Una gran prima e una bella risposta gli permettono di dimezzare lo svantaggio, ma lo strettino di dritto finisce largo e Rublev può così giocarsi altri tre match point, stavolta tutti consecutivi. Il primo se lo porta via una buona prima di Shapo, ma il secondo Rublev se lo va a prendere di forza con il suo colpo d’elezione, il dritto.
OK ALCARAZ – Ottima prova per Carlos Alcaraz contro un giocatore potenzialmente insidioso come Jenson Brooksby. Dopo aver controllato senza problemi i primi due set, vinti entrambi col punteggio di 6-3, lo spagnolo si è un po’ rilassato e lo statunitense ne ha approfittato per scappare avanti 3-0, con due break di vantaggio. Brooksby però non riesce a confermare anche il secondo break e rimette in gioco Alcaraz, che torna ad alzare il livello d’attenzione e infligge un bagel virtuale al proprio avversario, chiudendo l’incontro con 46 vincenti a fronte di 34 errori. “Quando non ha tenuto il servizio sul 3-0 ho capito che sarei riuscito a recuperare“, queste le parole dello spagnolo nell’intervista sul campo a fine partita. Agli ottavi attende il vincitore della sfida tra Marin Cilic e Daniel Evans.