Con la faccia comprensibilmente scura, Matteo Berrettini si è presentato in conferenza stampa poco dopo la fine del suo quarto di finale contro Casper Ruud (QUI LA CRONACA DEL MATCH).
“Lui ha avuto il miglior inizio possibile, e io l’ho aiutato – ha esordito il tennista romano – Lui ha giocato veramente bene, e io ho giocato veramente male. Probabilmente è stata la mia peggiore giornata nel torneo nel momento più importante. Ho combattuto, ma non è stato abbastanza. Non sentivo il mio gioco, la mia mentalità, lui sembrava stare benissimo. Ha giocato una gran partita, gliel’ho detto. Non credo ci sia molto da aggiungere.“
Come si gioca contro qualcuno che non sbaglia mai, quando i tuoi colpi tornano sempre indietro e atterrano sempre sulla riga di fondo?
“Era una combinazione di lui che ha giocato molto bene e io che ho giocato molto male. Non ho controllato le mie statistiche, ma il mio gioco non c’era. Un giocatore come lui, una volta che va avanti di un break diventa sempre più sicuro e comincia a colpire sempre più forte. Sono riuscito a mettere più energia in quello che facevo dalla fine del secondo set, anche se non mi sentivo bene. Ho combattuto, il suo livello è sceso un po’. Ho cercato di trovare il giusto equilibrio tra il livello di energia che avevo e il mio gioco. Anche se ero in vantaggio 5-2 non mi sentivo bene, e si è visto nei giochi successivi. In una giornata simile, si può solo continuare a combattere, ed è quello che ho fatto, ma non è stato sufficiente.“
Anche nella tua scorsa partita hai detto che la tua mentalità non era quella giusta all’inizio del match. Sei riuscito a capire cosa possa aver contribuito a questo tuo stato mentale? Credi che l’uscita di Rafa e la possibilità di arrivare in fondo al torneo possa aver contribuito?
“Ogni partita è diversa, ogni giornata è diversa. Oggi è stato il primo match che ho giocato con il tetto chiuso, ci ho messo un po’ ad abituarmi alle nuove condizioni.“
“All’inizio del torneo sentivo di non aver avuto abbastanza match nelle gambe, quindi non sapevo esattamente quale fosse il mio livello. Oggi ha iniziato lui a servire, sentivo che avrei potuto strappargli il servizio subito, ma non è stato così. Comunque ero nella partita, poi ho fatto un doppio fallo e 20 minuti dopo mi sono ritrovato sotto 5-0. Non so come spiegarmelo, non so cosa è successo. Magari tra qualche giorno riuscirò a pensare a quello che è successo, ora è troppo presto, ma è successo qualcosa e non ne sono contento.“
Credi che Casper sia migliorato notevolmente sul cemento rispetto all’ultima volta che vi siete incontrati su questa superficie due anni fa?
“Sicuramente. Ha la possibilità di arrivare al n.1 nel ranking. Il suo tennis è di altissimo livello, ma anche io gioco meglio di come giocavo due anni fa. Oggi non è stata la mia giornata, ma sono sicuro di aver migliorato alcuni aspetti. Ha certamente meritato di vincere, merita di avere la stagione che sta avendo, è un giocatore molto solido, ha saltato il primo Slam della stagione ma sulla terra ha ottenuto ottimi risultati. Sono contento per lui e per la sua incredibile stagione, è un bravo ragazzo.”
Cosa credi abbia migliorato di più Casper nel suo gioco?
“La risposta, sicuramente, Riesce a variarla di più. Prima faceva fatica quando la palla gli arrivava molto velocemente, aveva bisogno di tempo per colpirla; ora invece riesce a colpirla meglio, specialmente dalla parte del rovescio, non perde mai campo, e con il diritto è molto preciso, molto efficace.“