USA-Kazakistan 2-1
Nella terza giornata di Coppa Davis, la seconda consecutiva per gli USA dopo la sconfitta al fotofinish di ieri contro la Gran Bretagna, gli statunitensi si riscattano, archiviando la pratica Kazakistan già nei singolari. Paul lascia appena cinque game a Kukushkin, mentre Fritz fatica e non poco contro Bublik, alla fine domato 6-3 al terzo. La vittoria dei kazaki nel doppio lascia accesa una flebile luce di speranza per una qualificazione – molto difficile – alla fase finale. Se domani, infatti, l’Olanda battesse la Gran Bretagna, quest’ultima e lo stesso Kazakistan sarebbero già eliminati dal Gruppo D.
T. Paul b. M. Kukushkin 6-1 6-4
Nel primo incontro di giornata tra USA e Kazakistan, Tommy Paul non ha particolari problemi contro Mikahil Kukushkin. I primi game sono piuttosto lottati, ma li vince tutti lo statunitense, che scatta subito sul 5-0. Il 6-1 finale non deve però trarre in inganno, poiché ben sei giochi sui sette totali disputati terminano ai vantaggi. Il numero 29 del mondo, tuttavia, è evidentemente più bravo ad emergere nei momenti chiave, vincendone cinque su sei e chiudendo poi, con il servizio a disposizione, alla terza chance utile.
Anche il secondo set non inizia al meglio per il kazako, che perde la battuta in avvio, facendo registrare il terzo break subito in quattro game al servizio. Paul conferma lo strappo, concede le briciole al servizio e sembra avviato verso un finale tranquillo, ma avanti 4-3 deve affrontare le prime palle break del set (ne aveva concessa una, annullandola, nel primo parziale). Kukushkin sa che questa è un’occasione d’oro e non se la lascia sfuggire, impattando sul 4-4. L’ex numero 39 ATP, però, non riesce a passare in vantaggio per la prima volta nella sua partita, cedendo ancora il servizio a 15 e spianando la strada al primo punto a stelle e strisce. Al terzo match point, Paul chiude 6-1 6-4 in meno di un’ora e mezza di gioco.
T. Fritz b. A. Bublik 7-6 (6) 1-6 6-3
Ben più spettacolare si preannunciava lo scontro tra i due numeri uno, Taylor Fritz e Alexander Bublik, che infatti non ha tradito le aspettative. L’inizio di match è rapidissimo: lo statunitense non concede neanche un punto nei suoi primi tre turni di battuta, mentre il suo avversario ne concede appena tre. È proprio il kazako, tuttavia, a trovare inaspettatamente il primo break dell’incontro: arriva nel settimo gioco, addirittura a zero. Il numero 44 del mondo allunga sul 5-3 e, al momento di servire per il primo set, si porta sul 40-15. Fritz però non molla, salva tre set point e, alla prima occasione utile, riesce a rientrare in partita, tornando in vantaggio sul 6-5. Il tie-break è lo specchio perfetto del primo set: Bublik va avanti per primo, girando sul 4-2, poi si fa riprendere ma ha comunque un quarto set point, anche in questo caso non sfruttato. Alla prima occasione, invece il numero 12 del ranking riesce a vincere 7-6 (6) un primo parziale fondamentale.
Fritz, infatti, nel secondo set viene letteralmente sovrastato dal suo avversario, che dopo l’1-1 iniziale vince cinque giochi consecutivi, lasciando appena due punti nei suoi primi tre turni di battuta e volando sul 5-1. Al servizio rimandare ogni discorso al terzo set Bublik questa volta non trema, facendosi trascinare ai vantaggi ma archiviando comunque 6-1 la seconda frazione. Lo slancio del parziale appena conquistato, però, non lo accompagna come ci si aspetterebbe. All’alba del set decisivo lo statunitense rinasce dalle proprie ceneri, infilando un parziale di 3-0 che si rivelerà decisivo per le sorti del match e dell’intero tie. Fritz concede qualcosina in più al servizio, ma quando riesce a mettere la prima fa quasi sempre punto (13/15). Il 24enne californiano non si volta più indietro e, alla seconda possibilità, vince 7-6 (6) 1-6 6-3, consegnando la vittoria alla sua Nazionale.
A. Bublik/A. Nedovyesov b. R. Ram/J. Sock 6-2 7-6 (6)
In un doppio ininfluente in termini del singolo risultato – potrebbe invece fare la differenza in caso di arrivo a pari punti – sono i kazaki a trovare sorprendentemente la vittoria, anche in maniera piuttosto netta. Bublik non risente delle fatiche dell’incontro appena disputato (che è comunque rimasto sotto le due ore di gioco nonostante i tre set) e, con Nedovyesov, trovano due break chirurgici, uno all’inizio e uno alla fine del primo set. Il 6-2 finale dimostra un certo predominio dei due kazaki, mentre gli statunitensi accusavano probabilmente ancora le fatiche del doppio decisivo perso ieri. Nel secondo parziale c’è decisamente più equilibrio, Sock e Ram servono meglio e concedono molte meno chance. Nedovyesov e Bublik, al contrario, offrono ai loro avversari tre break point tra l’ottavo e il decimo gioco, uno dei quali vale anche un set point. Gli statunitensi, però, non li sfruttano, vengono trascinati al tie-break e anche qui si costruiscono altri due opportunità per andare al terzo. Dal 4-6, tuttavia, Bublik e Nedovyesov infilano quattro punti consecutivi e, alla prima occasione, trionfano meritatamente 6-2 7-6 (6), mantenendo un barlume di speranza per la qualificazione alle fasi finali, comunque oggettivamente molto difficile da raggiungere.