Nessuna sorpresa nella notte in California, per la seconda giornata del San Diego Open, torneo giunto alla sua seconda edizione. Nei match andati in scena però, uno in particolare sicuramente ha attirato l’attenzione più di altri, nonostante sia stato vinto in due set consecutivi. Infatti, il risultato, poco dice della fatica che ha dovuto affrontare Brandon Nakashima per battere l’amico Zachary Svajda (di La Jolla, città vicina alla sede del torneo), n.411 del mondo. 7-5 7-6(5) il punteggio a favore del ragazzo di San Diego, n.69 ATP. Dopo un primo set nel complesso equilibrato, ma non durissimo, in cui Nakashima ha dovuto strappare due volte il servizio a Svajda prima di chiudere, nel secondo il classe 2002 ha addirittura avuto tre set point consecutivi, annullati però dalla maggior esperienza dell’avversario.
Il tabellone completo dell’ATP 250 San Diego
Il tennista di casa ha anche servito per il match, ancora una volta fallendo però l’obiettivo, e ha dovuto infilare 4 punti consecutivi nel tie-break, vinto dopo essere stato sotto per 3-5. Quasi due ore per 2 set davvero lottati, nonostante la differenza di 342 posizioni, che Nakashima però, come ha detto in seguito, si aspettava: “Sin dall’inizio è stata una partita davvero difficile. Zach è molto talentuoso, colpisce la palla davvero bene. Siamo grandi amici fuori dal campo. Ci alleniamo tanto insieme qui a San Diego, quindi sapevo che sarebbe stata una partita difficile”. Una vittoria importante per Brandon, in cerca di punti per le Next Gen Finals (attualmente è settimo nella Race to Milan), dove è semifinalista uscente, e del primo titolo in carriera, che gli consegnerebbe un nuovo best ranking al n.44.
Niente di particolare da segnalare, come anticipato, per quanto riguarda il resto dei match. Nella partita di apertura, tra qualificati, Mitchell Krueger ha regolato agevolmente Christopher Eubanks, quasi 100 posizioni in più rispetto a lui, per 6-4 6-4. Molto simile il punteggio anche degli altri due match: Taro Daniel, attualmente n.95 al mondo, ma capace di grandi picchi specie sul cemento, ha sconfitto 6-4 6-3 Emilio Nava, che per due set (vincendo il primo) aveva retto anche botta con Murray al secondo turno dello US Open. Qui a San Diego invece, salvo un break perso ma prontamente recuperato nel primo set, non ha mai sofferto il giapponese, che chiude con buone percentuali al servizio, e un ottimo 78% con la seconda. Compito andato decisamente liscio anche per Denis Kudla, che ha inflitto un netto 6-3 6-3 al sempiterno Fernando Verdasco. Nonostante nessuna percentuale da capogiro, il risultato sarebbe potuto essere ben più largo (l’americano era avanti 4-1 nel primo, 5-0 nel secondo) ma improvvisi cali di tensione al momento decisivo hanno permesso allo spagnolo di uscire dal campo sì sconfitto, ma quantomeno non umiliato. Al prossimo turno, Kudla avrà in un interessante match proprio contro Nakashima, beniamino del pubblico e desideroso di far bene…ma contro un avversario da non sottovalutare mai.