[Q] S. Wawrinka b. [1] D. Medvedev 6-4 6-7 (7) 6-3
Era dall’Australian Open 2020 che Stanislas Wawrinka non vinceva quattro partite consecutive nello stesso torneo. Dopo aver battuto proprio Daniil Medvedev 6-2 al quinto agli ottavi, in quel caso si fermò contro Alexander Zverev. Certo in questo torneo si tiene conto anche delle qualificazioni, ma a 37 anni non era per niente scontato che lo svizzero potesse tornare ad esprimersi su certi livelli, tra l’altro molto elevati e inaspettatamente continui (regalando alcune gemme di rovescio di rara bellezza). Il suo avversario ha fatto la sua parte, scendendo in campo solo nel secondo set e venendo sempre costretto ad inseguire. Non è mancato qualche battibecco con il pubblico, ma per venire a capo di questo Wawrinka sarebbe certamente servito il miglior Medvedev. Che oggi, semplicemente, non c’è stato.
IL MATCH – L’inizio della partita è piuttosto rapido, anche se inaspettatamente è Medvedev a soffrire maggiormente. Nel terzo game il russo deve recuperare da 15-30 – situazione in cui si è ritrovato per via di due suoi gratuiti – mentre nel quinto deve annullare la prima palla break del match affidandosi al servizio. Wawrinka al contrario, avendo ben poco da perdere, gioca a tutto braccio molto liberamente, concedendo le briciole in battuta (nonostante una prima carente) e provando a farsi minaccioso in risposta. Si arriva sul 3-3 con la sensazione che l’equilibrio possa spezzarsi da un momento all’altro: il primo riuscirsi è lo svizzero, che lascia intravedere sprazzi di grande qualità ed è il primo a centrare l’allungo.
Nel settimo game il tre volte campione slam risale da 40-15, aiutato anche da due doppi falli di un Medvedev a tratti irriconoscibile, e realizza il break, confermato poco dopo sul 5-3. L’ex numero uno del mondo è davvero troppo falloso e incredibilmente poco incisivo in risposta. Vanno infatti riconosciuti molti meriti a Wawrinka, che però nel primo set ha messo appena il 38% di prime in campo. L’elevatissima resa con la seconda (12/15) nasconde però, come detto, tutte le difficoltà del russo, che in tutto il parziale ha conquistato appena quattro punti in risposta. Lo svizzero ne approfitta e, in meno di 40 minuti, chiude 6-4 un primo set ben condotto, certamente uno dei migliori della sua stagione.
Anche in avvio di secondo parziale il 26enne di Mosca non convince appieno, ma Wawrinka decide di fargli un regalo. Nel secondo game, infatti, lo svizzero ha un passaggio a vuoto, commettendo tre gratuiti consecutivi dal 30-15 che consentono a Medvedev di salire sul 2-0. Il vantaggio, però, dura poco: il 37enne di Losanna riprende da dove aveva lasciato, sforna due grandi rovesci lungolinea e, alla terza chance, trova l’immediato contro-break. Nonostante si riprenda a seguire l’ordine dei servizi, l’impressione generale è che Wawrinka si stia decisamente divertendo, mentre Medvedev è quasi rassegnato. Emblematico, in tal senso, il punto spettacolare che consente allo svizzero di impattare sul 4-4.
La seconda frazione scorre via ancora più velocemente rispetto alla prima: curioso il fatto che, dallo scambio iniziale di break e controbreak, nessuno dei due giocatori è mai riuscito a conquistare più di un punto in risposta. Il tie-break è l’unica soluzione per spezzare l’equilibrio e, nonostante avesse dato la sensazione di poter star meglio, Wawrinka cede il primo mini-break. Lo svizzero conquista un altro punto strepitoso, ma l’attenzione del numero 4 del mondo cresce sensibilmente (soprattutto in difesa), volando sul 4-1. Il russo sembra avere il controllo delle operazioni ma, sul 5-3, non sfrutta la posizione di vantaggio – anche psicologico – e commette un sanguinoso doppio fallo. Il numero 284 ATP ha un match point, però manda larghi due rovesci incrociati di fila, colpo che tanto lo aveva supportato durante il set. Medvedev sale sul 7-6, non può far nulla sul primo set point, ma ne ha un secondo. Al termine di uno scambio prolungato, in cui regala almeno due difese impressionanti, il russo pareggia i conti: 7-6 (7).
Pesano come un macigno i quattro errori di Wawrinka al tramonto del tie-break e, in avvio di terzo set, non si può certo pensare che sia lui il favorito per la vittoria del match. Eppure questo incontro non finisce di stupire: il vincitore di tre slam parte al servizio, viene anche aiutato dal nastro nel secondo gioco (con Medvedev che spara in orbita la pallina e si prende un warning) e trova un break a zero più che meritato. Il russo è fuori controllo, lascia andare ancora la racchetta e viene beccato dal pubblico con alcuni “buuu”, a cui lui risponde a tono e ripetutamente con gesti onestamente fuori luogo, così come è incomprensibile il mancato warning a Medvedev.
L’ex numero 3 del ranking sembra deconcentrarsi, deve concedere un break point ma lo salva con un gran rovescio stretto, finalizzato a rete con la volée di dritto che gli permette di salire 3-0. Il 26enne di Mosca sembra già con la testa negli spogliatoi e concede altre due palle break. Dal 15-40, però, riesce ad aggrapparsi il servizio, accorcia le distanze e rientra clamorosamente in partita, trovando un ottimo passante di dritto in corsa sulla palla break. Dallo 0-3 15-40 Medvedev sembra rinato, conquista 12 dei successivi 14 punti e opera l’aggancio: 3-3.
Si va avanti solo con parziali di 3-0 ed è Wawrinka a mettere a referto il più importante: l’ultimo. Sotto 3-4, l’ex numero 1 del mondo sale 40-15, ma viene riacciuffato da tre gemme del suo avversario, che poi si procura tre break point. Lo svizzero manca le prime due con altrettanti errori sul recupero di due buone smorzate, ma alla terza occasione sfrutta il campo lasciato libero e non perdona. L’ultimo game è altrettanto clamoroso: il 37enne di Losanna arriva a match point con uno scintillante dritto lungoliea, ma due vincenti devastanti di Medvedev valgono a quest’ultimo una chance di break. La sua risposta si infrange sul nastro e, alla seconda occasione del game (la terza in totale) Wawrinka può alzare le braccia al cielo. Finisce 6-4 6-7 (7) 6-3 in suo favore, in quella che certamente è stata la sua miglior partita dell’anno. Ai quarti di finale troverà domani Mikael Ymer: se riuscirà a recuperare dal punto di vista fisico, la versione di Wawrinka ammirata oggi non può che partire favorito.