A Genova si disputava il torneo più importante della settimana Challenger (categoria 125, terra battuta) e le fasi finali si sono concentrate tutte nella giornata di domenica, visto che sabato una pioggia torrenziale ha flagellato la città. Così i giocatori sono stati costretti a un micidiale doppio turno che probabilmente ha penalizzato il tennista pugliese. Infatti, mentre Monteiro in semifinale regolava senza troppi problemi (6-2 6-4) il bulgaro Andreev, Pellegrino aveva le sue belle gatte da pelare contro il serbo Dusan Lajovic (n.93 ATP) che lo teneva in campo oltre due ore prima di cedere 6-4 7-6(0). Il differente dispendio di energie mattutino ha probabilmente avuto un peso nella successiva finale che ha visto l’azzurro partire freddo e ritrovarsi sotto di un set quasi senza nemmeno accorgersene. A quel punto Pellegrino, Pelle per gli amici, faceva appello a tutte le sue risorse, generosamente sostenuto dal pubblico, e riusciva a rientrare in partita. Addirittura sul 4-4 aveva una palla break che avrebbe potuto scrivere una storia diversa. Non sfruttata l’occasione si arrivava al tie-break, nel quale le quasi quattro ore di gioco presentavano all’azzurro, tutto d’un colpo, un conto salatissimo e la partita finiva lì. Andrea può comunque essere orgoglioso del suo torneo che l’ha visto battere, tra gli altri, Pablo Andujar e la testa di serie n.1 Ramos-Vinolas e gli ha regalato il nuovo best ranking alla posizione n.136, settimo italiano nella classifica mondiale.
Chi invece non conosce battute d’arresto è Andrea Vavassori che vince, sempre in coppia con Dustin Brown, il suo secondo torneo di doppio consecutivo, battendo in finale (6-2 6-2) i cechi Jebavy/Pavlasek che già avevano sconfitto la settimana scorsa a Stettino. Per il tennista torinese è il 14esimo successo Challenger, il quinto in stagione e il quinto in coppia con Brown, a certificare la perfetta alchimia di questo sodalizio che, come abbiamo già detto più volte, è umano ancor prima che tecnico. Era allora inevitabile chiamare Andrea per complimentarci: ”Grazie per le tue belle parole, oggi con Dustin abbiamo giocato veramente una gran partita, forse i nostri avversari non erano in giornata ma noi siamo stati bravi a stoppare sul nascere ogni loro velleità. Complessivamente per me una bellissima stagione in cui sto giocando bene sia in singolo che in doppio. In singolo due finali a San Benedetto e Cordenons e la qualificazione al main draw di Wimbledon, cui debbo aggiungere le cinque vittorie Challenger in doppio. Il nuovo best ranking al n.50 mi apre indubbiamente nuove prospettive, forse in coppia con lo stesso Dustin che è risalito al n.110 e con cui probabilmente ci sarà presto occasione di giocare dei tornei ATP. Oppure col mio amico Lorenzo Sonego che tra l’altro oggi ha conseguito uno splendido risultato all’ATP 250 di Metz. L’obiettivo con lui sarebbe di riuscire a partecipare a qualche Master 1000 e, perché no, di raccogliere un giorno l’eredità di Fognini e Bolelli in nazionale”.
Al Challenger 80 di Braga (terra battuta) la finale è stata tra Matheus Pucinelli De Almeida e Nicolas Moreno De Alboran, la partita preferita da qualsiasi giornalista perché quando hai finito di scrivere i nomi sei già a metà dell’articolo. A parte questa notazione semiseria, è stata senz’altro una finale a sorpresa con il 21enne brasiliano (n.216 ATP) che non era testa di serie (ma ha eliminato la n.1, il padrone di casa Nuno Borges) e il 25enne statunitense che proveniva addirittura dalle qualificazioni. Moreno De Alboran deve aver pensato che sarebbe stato un peccato rovinare una così bella storia con un finale modesto e così in un’ora e quarantasei minuti ha regolato (6-2 6-4) un avversario che non è mai riuscito a rendersi veramente pericoloso. Per il vincitore è il primo successo Challenger in carriera dopo averlo sfiorato in aprile cono la finale di Salinas. Grazie a questa vittoria migliora anche il proprio best alla posizione n.200, esattamente come Pucinelli che sale al n.189 ATP.
Al Challenger 80 di Sibiu (terra battuta) inedita finale tutta bosniaca tra Damir Dzumhur (n.192 ATP) e Nerman Fatic (n.258 ATP) con la vittoria del meno pronosticato dei due, il 27enne Fatic, da anni in forza al Circolo Tennis Zavaglia di Ravenna, che ha prevalso in maniera perentoria col punteggio di 6-3 6-4, stabilendo anche il proprio nuovo best al n.195 ATP, secondo giocatore bosniaco in classifica proprio dietro a Dzumhur.