I due incontri che chiudono la sessione serale all’Astana Open (qui gli altri match della giornata) vedono protagonisti due ex numeri 1 del mondo, gli ultimi prima dell’ascesa al trono di Carlos Alcaraz. Nel primo match Novak Djokovic, testa di serie numero 4, doma 6-3 6-1 Botic Van De Zandschulp, in una partita comunque più complicata di quanto non possa apparire guardando soltanto al punteggio finale. Vince e convince anche Daniil Medvedev, numero due del seeding, eccezionale come sempre da fondo e al servizio. Il russo si impone 6-3 6-2 su Emil Ruusuvuori e raggiunge i quarti di finale, dove lo attende Roberto Bautista Agut. In caso di vittoria – e di contemporaneo successo di Djokovic su Khachanov – i due si scontrerebbero in semifinale.
[4] N. Djokovic b. B. Van De Zandschulp 6-3 6-1
L’incontro parte all’insegna dell’equilibrio nei primi turni di servizio, dov’è proprio questo fondamentale a farla da padrone. Djokovic muove bene il suo avversario ed è quasi sempre padrone indiscusso dello scambio. Un po’ a sorpresa, tuttavia, è proprio il serbo ad essere costretto ai vantaggi per la prima volta nel match. Nel quinto game, un suo brutto errore a rete e un gran vincente di Van De Zandschulp con un rovescio incrociato dal centro del campo contribuiscono alla prima parità della partita, comunque ben gestita dalla testa di serie numero 4, che sale 3-2. Al cambio campo viene rapidamente medicato al pollice della mano destra, ma il problema è talmente irrisorio che Djokovic quasi si indispettisce con Mohamed Lahyani per aver chiamato il medical time-out.
L’ex numero 1 del mondo non mostra segni di cedimento e, nel sesto gioco, trova il break che deciderà le sorti del primo set. Va detto che, in realtà, il serbo non abbia proprio grandi meriti, perché di fatto è Van De Zandschulp a consegnarsi. L’olandese commette tre gravi errori gratuiti e un doppio fallo in un game totalmente da dimenticare: Djokovic ringrazia e si porta avanti di un break. Il 35enne di Belgrado viene nuovamente trascinato ai vantaggi nel settimo gioco e, questa volta, è costretto anche ad annullare un break point. Grazie ad un attacco robusto riesce comunque a salvarsi, chiama a raccolta il pubblico e si porta sul 5-2. A questo punto, per il 21 volte campione Slam chiudere 6-3 il primo set è una semplice formalità.
Il secondo set è un assolo di Djokovic che, specialmente nelle parti iniziali, appare particolarmente nervoso verso il pubblico. Dopo aver perso il primo game, in ogni caso, l’attuale numero 7 ATP vince sei giochi consecutivi. Sull’1-1 il serbo trova il primo break del secondo set grazie ad un’ottima risposta sulla palla break nei piedi di Van De Zandschulp, che non riesce a gestirla e perde la battuta. Nel quinto gioco un altro turno di risposta sontuoso del campione di Wimbledon gli consegna un doppio break, confermato a fatica poco dopo. Il numero 34 del ranking riesce a procurarsi una chance di break nel settimo gioco, ma è di fatto impossibilitato ad entrare nello scambio e, sotto 1-5, alza bandiera bianca. Djokovic sublima il 6-3 6-1 finale con un gran punto sul match point, raggiungendo i quarti di finale: lo attende Karen Khachanov, che ha eliminato in rimonta Marin Cilic.
[2] D. Medvedev b. E. Ruusuvuori 6-3 6-2
L’avvio di partita è decisamente shock per Ruusuvuori, che incappa in alcuni errori di troppo: Medvedev non perdona, si esalta in difesa fin dai primi scambi e si porta subito in vantaggio 2-0. Dopo aver perso otto dei primi nove punti, il finlandese prova a scrollarsi di dosso un po’ di timore, lasciando andare di più il braccio e provando a mantenersi in scia. Per il 23enne di Helsinki, però, incidere in risposta è un compito decisamente arduo, visto che il russo concede solamente tre punti in quattro turni di battuta. Sotto 2-4 Ruusuvuori riesce in qualche modo a resistere ad un game da 16 punti, tenendo il servizio dopo aver salvato con coraggio tre palle break. La sentenza, tuttavia, è solamente rimandata di pochi minuti, perché sul 5-3 Medvedev trova un nuovo break, che gli consegna 6-3 il primo parziale.
Il russo ora può anche sfruttare il piccolo vantaggio di servire per primo e, esattamente come accaduto nella prima frazione, trova un break importante nel primo gioco in risposta. Due gratuiti di dritto di fila dal 30-30 condannano Ruusuvuori che, però, sotto 0-2 trova un’insperata reazione. Coadiuvato anche da un passaggio a vuoto di Medvedev (che commette un doppio fallo sul 15-30), il finlandese il primo break della sua partita, conquistando in un solo game di risposta più punti di quanti ne aveva conseguiti in tutto il primo set. Il numero 53 ATP riesce poi a completare l’opera, ricucendo lo strappo sul 2-2 grazie a due splendide smorzate.
Nel momento migliore della sua partita, tuttavia, Ruusuvuori non riesce a mantenersi a contatto con il suo avversario, che da quando viene raggiunto torna sugli alti livelli del primo set, strappando di forza gli ultimi quattro giochi dell’incontro. Sotto 2-3, infatti, il finlandese sbaglia ancora qualcosina di troppo e viene di fatto condannato alla sconfitta. Medvedev conquista un altro break allunga rapidamente sul 5-2. Al servizio per rimanere nel match, il 23enne di Helsinki si fa recuperare da 40-15 e, ai vantaggi, il numero 4 del ranking chiude i conti. Il 6-3 6-2 finale spedisce il russo ai quarti di finale (il nono in stagione), dove troverà la sua bestia nera Roberto Bautista Agut: lo spagnolo, infatti, ha vinto quattro dei cinque precedenti incontri, inclusi tutti e tre i match giocati sul cemento.