AGGIORNAMENTO 14:15: Luca Nardi non recupera dall’infortunio patito nel match contro Tsitsipas e quindi non sarà presente all’UniCredit Firenze Open. La wild card inizialmente assegnata a Nardi, passa a Giulio Zeppieri
C’è stato più di un momento nel corso della partita contro Tsitsipas ad Astana in cui Luca Nardi sembrava giocare come un tennista navigato: per soluzioni, per lucidità e anche per maestria. Aver portato il numero 6 del mondo al tie-break in entrambi i set è roba da leccarsi i baffi, specie se hai un’esperienza a livello ATP così limitata.
“Questo primo incontro con un Top 10 è stata un’esperienza fantastica, mi ha fatto capire come veramente si può giocare a tennis e che livello c’è lì in alto“, ha affermato il 19enne marchigiano che con Goffin ha ottenuto la sua prima vittoria a livello ATP. “Non mi aspettavo di fare una partita così bella e di andare così vicino a poterla vincere perché alla fine il match è girato su pochi punti ed ho avuto delle chance”. Già, chances come le due palle break ottenute da Nardi nel decimo gioco del secondo set ma prontamente annullate da Tsitsipas. Come se non bastasse il fastidio che ha afflitto Luca alla gamba sinistra verso fine incontro non lo ha aiutato: “Sul finale ha un po’inciso un risentimento alla gamba sinistra ma probabilmente il risultato non sarebbe cambiato. Adesso sto bene. In generale non mi sono sentito inferiore a Tsitsipas nel gioco da fondo campo”.
Il giovane pesarese ha giocato per quasi due ore alla pari con un giocatore che ha il triplo della sua esperienza e ha già vinto tornei importanti. Ha abbagliato la notte kazaka tra smorzate, volèe stoppate, e rovesci millimetrici. “Cosa ho imparato da quest’esperienza? Lui è stato determinante al servizio, soprattutto nel tie-break e questa è una cosa su cui devo migliorare, il servizio è importantissimo a questi livelli. Inoltre c’è da lavorare anche sulla risposta, soprattutto quando incontro giocatori che servono così bene”.
Ora il futuro lo attende: “La strada è quella giusta, continuerò a lavorare come sto facendo. Spero in altri tanti buoni risultati ma senza fretta e senza troppa pressione. Il match con Tsitsipas mi ha fatto capire a che livelli posso giocare e adesso devo imparare ad essere costante. Sono positivo, se l’ho fatto una volta posso farlo ancora”.