Pochi giorni fa Andreas Seppi, ex n. 1 d’Italia e n. 18 ATP ha dichiarato a Radio Rai di voler chiudere la sua carriera nelle prossime settimane. Sarà il prossimo Challenger di Ortisei (24-30 ottobre) a due passi dalla natia Caldaro, a ospitare l’atto finale della carriera Seppi, che però avrebbe voluto prendere parte al suo ultimo torneo ATP questa settimana a Firenze o la prossima a Napoli.
Per questo motivo aveva chiesto una wild card per giocare uno dei due tornei italiani, ma la risposta ricevuta dalla FIT, che sovrintende all’organizzazione dei due eventi, era stata non solo negativa, ma tutto sommato abbastanza spiacevole per un giocatore con il passato di Seppi e per quello che ha rappresentato per il tennis azzurro.
“Mi sarebbe tanto piaciuto giocare in tabellone a Firenze o a Napoli per dare l’addio al tennis, purtroppo però la Federazione Italiana Tennis non me l’ha permesso, dicendomi che “dare la Wild Card a uno che si ritira sarebbe stato uno spreco”.
Questo quanto pubblicato da Seppi domenica sera sul suo account Instagram che ha confermato quanto era trapelato in settimana a proposito della richiesta di Seppi di usufruire di un invito per uno dei due ATP 250 in programma nella Penisola questo mese. Le wild card sono strumenti a disposizione degli organizzatori di un evento per consentire a giocatori che non hanno il diritto di classifica per entrare in tabellone, o che non si sono iscritti secondo le scadenze canoniche (come nel caso di Berrettini a Napoli) di poter comunque partecipare alla competizione. Solitamente sono utilizzate per dare una chance ai giocatori di casa, o più in generale per invitare atleti che costituiscano un’attrazione per il pubblico, con lo scopo di aiutare la vendita dei biglietti.
La FIT non ha quindi voluto “sprecare” una wild card per Seppi, preferendogli, nel caso di Napoli, Matteo Berrettini (in questo caso piuttosto comprensibilmente), Flavio Cobolli e Luca Nardi. Forse Andreas si sarebbe meritato un momento per salutare il pubblico degli appassionati italiani in un contesto di rilievo superiore rispetto a quello di un torneo Challenger, ma evidentemente le priorità della FIT sono altre.
Seppi, tuttavia, ha limitato il proprio disappunto a questo messaggio nelle proprie storie Instagram, che come tutte le storie scomparirà dopo 24 ore dal suo profilo, ma ovviamente vivrà per sempre su tutti i media italiani.
Ognuno può trarre le conclusioni che vuole dalla vicenda, tutto sommato abbastanza triste. E considerando che siamo entrando nella settimana del torneo di Napoli, l’unica cosa che a noi viene in mente per commentare la questione è la famosa citazione del Principe De Curtis, in arte Totò, secondo cui “Signori si nasce…”, e probabilmente Andreas Seppi lo nacque.