A. Murray b. [q] R. Safiullin 6-7 (5) 6-3 6-4
Il piatto forte della sessione pomeridiana della seconda giornata dello Swiss Indoors Open è stato indubbiamente il match tra Andy Murray e Roman Safiullin. Nonostante una prestazione tutt’altro che brillante, a prevalere è stato l’ex numero uno del mondo che ha comunque dimostrato di essere sul pezzo da un punto di vista fisico-atletico. Lo scozzese è infatti riuscito non solo a rimontare un set di svantaggio ma anche a concludere l’incontro con una serie di 5 game vinti consecutivamente che gli ha permesso di recuperare dal 4-1 per il russo. Quest’ultimo è stato autore di un’autentica follia quando ha deciso di fronteggiare una palla per il controbreak nel settimo gioco del set decisivo battendo da sotto: Roman ha poi perso il punto commettendo un grave errore a rete e in quel momento ha abbandonato mentalmente la partita.
IL MATCH – Safiullin parte bene trovando grande profondità con i suoi colpi e infastidendo non poco lo scozzese. Nel quarto game, un paio di errori in lunghezza di Murray concedono le prime chance di vantaggio al russo, il quale ne approfitta piazzando il break a ‘0’. Il gioco finora estremamente solido del numero 93 del mondo si inceppa proprio sulla palla del possibile 4-1: un doppio fallo e due dritti sul nastro rimettono in corsa Murray con un immediato contro-break. Gli ultimi game del set scorrono rapidamente e c’è quindi bisogno del tie-break per decidere questo parziale: il primo mini-break è di Murray che però spreca tutto con un doppio fallo. Arrivati sul 5-5, Safiullin prende coraggio ed entra ampiamente nel campo per rispondere a una seconda molto morbida dello scozzese: la scelta paga e nel punto successivo il russo si prende il set ringraziando il nastro per aver respinto una buona difesa dell’ex numero 1 del mondo.
Il secondo parziale offre molto presto un game potenzialmente fatale per Murray, da cui però il britannico esce illeso, anche grazie a un paio di miracoli compiuti nei pressi della rete, dopo aver annullato ben cinque palle break. Safiullin, invece, sembra controllare abbastanza agevolmente i suoi turni di battuta. Eppure, sotto 3-2, incappa in un game in cui il servizio non lo aiuta quasi per niente: Andy sfrutta le tante seconde dell’avversario giocando una serie di risposte profondissime e così è lui ad operare il primo allungo nel set. Il tre volte campione Slam è poi impeccabile al momento di capitalizzare il vantaggio sul 5-3: dopo un’ora e cinquanta di gioco si va al terzo set.
Dopo un avvio di parziale interlocutorio, nel quarto game Murray commette due sanguinosi doppi falli che concedono altrettante palle break a Safiullin ma è poi bravo a salvarsi ritrovando la prima di servizio. Il russo però non si dà per vinto e spingendo bene da dietro riesce a mettere ulteriore pressione sullo scozzese, troppo attendista. Sulla quarta palla break, allora, il rovescio di Andy si piega e la palla finisce ampiamente larga.
Le emozioni sono però lungi dall’essere finite: sul 4-2 in suo favore, Safiullin va in confusione in un paio di occasioni in cui è costretto ad attaccare palle corte e basse. Concede quindi due opportunità di controbreak e sulla seconda si trasforma per un attimo in Kyrgios: non perché scagli un ace a oltre 220 km/h ma anzi perché serve la prima palla dal basso. In realtà, il russo non perde il punto direttamente per questa scelta folle ma per un brutto errore al volo al termine di uno scambio intenso. In ogni caso, la partita di Safiullin finisce lì: la testa di Roman è ferma a quell’errore e Murray mette in campo tutta la sua esperienza per brekkare ancora. La parola fine sul match arriva poco dopo: l’ex numero uno del mondo chiude sul 6-7 6-3 6-4 in 2 ore e 40 minuti di gioco. Al secondo turno affronterà Bautista-Agut o Djere.
[5] P. Carreno-Busta b. S. Baez 6-2 6-1
Il day 2 dell’ATP 500 di Basilea si era aperto con la netta vittoria di Carreno-Busta su Baez. Lo spagnolo ha dominato il match sostanzialmente senza soluzione di continuità impiegando solamente un’ora per guadagnarsi l’accesso al secondo turno. L’argentino non è riuscito ad opporsi alla pesantezza di palla dell’avversario e ha avuto enormi difficoltà nel trovare spunti in grado di dargli punti veloci. Del resto, si tratta di una tendenza ormai consolidata in cui Baez è intrappolato da diversi mesi: dal 17 luglio ad oggi, l’attuale numero 39 del mondo ha giocato 14 partite, vincendo solo quella di primo turno a Napoli con Sonego. Per valutare in maniera più fondata se Carreno, ancora in corsa – almeno da un punto di vista matematico – per la qualificazione alle Finals, si sia ripreso dopo le due eliminazioni premature in Spagna (Gijon) e in Italia, bisogna quindi aspettare test più probanti: il prossimo avversario sarà Cressy o la wild card Stricker.
A. Molcan b. [SE] M. McDonald 5-7 6-4 7-5
Sul secondo campo dello Swiss Indoors Open c’era stato poi spazio per una partita decisamente più combattuta. Lo slovacco Molcan ha superato in rimonta e dopo due ore e mezzo di gioco McDonald ed è così tornato a vincere un match ATP dopo due mesi e mezzo di astinenza. Il caso ha voluto che questo ritorno al successo arrivasse proprio contro l’ultimo giocatore che Molcan era stato in grado di battere, durante il 1000 di Montreal. L’americano ha pagato, alla lunga, le fatiche della trasferta italiana, articolatasi tra Firenze (quarti di finale) e Napoli (semifinale). Al secondo turno lo slovacco affronterà Rinderknech, capace di eliminare Cilic all’esordio.