dal nostro inviato a Vienna
[1] D. Medvedev b. D. Thiem 6-3 6-3
La corsa di Thiem si ferma contro un ostacolo troppo impervio; oggi probabilmente questa versione di Thiem sarebbe stata sufficiente contro un altro top 30, ma il Medvedev visto oggi è ancora di un’altra categoria, troppo bravo a punire ogni imprecisione dell’austriaco.
Match che solo un paio d’anni fa sarebbe stato la degna conclusione di ogni torneo ma che oggi è soltanto il secondo turno di un 500. Scontri diretti che vedono Thiem avanti 3-2, ma tutti ormai datati; la realtà è che ora l’austriaco prova a tornare alla vittoria contro un top ten, dopo 5 sconfitte consecutive.
Spalti gremiti in ogni ordine di posto per assistere all’eroe di casa Thiem, con gli austriaci a fare il tifo per la resurrezione definitiva del fu Dominator dopo la maratona contro Paul.
IL MATCH – L’austriaco parte bene tenendo il servizio e nel game successivo dopo una serie di slice aspetta il momento buono per scaldare il rovescio lungolinea, per la gioia del pubblico che ruggisce prontamente. Si prospetta un altro pomeriggio ad alto volume qua a Vienna: cambi di campo a suon di AC/DC e tecno sparata a tutto volume ad accompagnare le sbracciate di Thiem. Dopo neanche tre game sono già tre i rovesci lungolinea vincenti giocati dall’austriaco, salutati come sempre da scroscianti applausi (meritati, al di là del tifo).
Medvedev però non ha nessuna intenzione di fare l’agnello sacrificale ed è anzi molto bravo a muovere l’austriaco che deve tenere alta la concentrazione sui propri turni di servizio, mentre il russo tiene più comodamente i suoi turni di battuta. Primo momento degno di nota che arriva allora nel sesto game con Medvedev al servizio; ma ogni volta che Thiem riesce a salire a 40-40 il russo tira fuori dei gran servizi che spengono i bollenti spiriti dell’austriaco in campo e di quelli sulle tribune; almeno per il momento. Speriamo solo che Dominic abbia recuperato dal match di primo turno, il match già in queste prime battute offre tanti punti combattuti e prolungati.
Con un Medvedev che ribalta tutto non è facile mantenere dritta la barra e infatti nel settimo gioco Thiem deve fronteggiare la prime palle break dell’incontro; sulla prima è bravo a trovare un bel servizio ad uscire, sulla seconda è bravo e fortunato, visto che trova per due volte la linee su due accelerazioni però non definitive, assorbite da Medvedev. Il russo è veramente fantastico nell’assorbire la potenza dei colpi dell’austriaco fino ad annebbiargli le idee; sulla terza di nuovo il servizio viene in aiuto, ma il game diventa un braccio di ferro, con Daniil che rimanda tutto. Ci vogliono almeno 3 legnate ben assestate in ogni scambio per aver ragione della difesa del russo. Ancora troppe per Thiem che giustamente continua ad accelerare ma sbaglia troppo, soprattutto con il dritto; il game termina così con un doppio fallo pesantissimo che consegna il break al russo.
Dominic prova a non abbattersi e nel game successivo finalmente riesce a salira a palla break, ma puntuale come una tassa arriva la prima vincente di Medvedev, che con altre due prime ben assestate consolida il break e si porta 5-3. Troppo anche per il gagliardo austriaco che cede poi le armi e concede il set al russo, con l’ennesimo errore di dritto in spinta. Riportiamo anche per gusto dell’ironia il commento automatico riportato dall’intelligenza artificiale di Infosys, il partner tecnologico di ATP.
Per fortuna ancora per un po’ il giornalismo tradizionale dovrebbe sopravvivere… Medvedev che vince grazie alle volee non si può sentire!
Mandato in archivio il primo parziale dopo un’ora esatta si riparte con il russo alla battuta e subito game e servizio tenuto a zero. La pressione adesso è tutta se Thiem che deve assolutamente evitare il terzo break di servizio consecutivo. Trovare una chiave tattica contro un avversario che non sbaglia praticamente niente e che riesce anche a gestire gli slide senza troppa difficoltà non è facile e infatti puntualmente arriva un altro break per il 3-1 a favore del moscovita che continua a sciorinare i suoi colpi senza sforzo apparente; per Thiem l’emorragia di errori dal lato del dritto continua imperterrita. Si arriva così sul 5-3 e servizio Medvedev. Sul 15-15 pari l’intera partita raccontata in un solo punto; il cuore di Thiem nei recuperi, il tentativo costante di aggredire il russo che tiente tutto, ma proprio tutto, fino all’errore di Thiem che tenta l’accelerazione di dritto, in uno scambio massacrante da 21 colpi. L’epilogo arriva di lì a poco, dopo un’ora e quaranta minuti di partita in cui Thiem le ha provate praticamente tutte, ma senza successo.