Continua l’autunno da sogno di Lorenzo Musetti, con una grande prestazione contro Nikoloz Basilashvili, che gli regala il primo ottavo della carriera qui a Parigi-Bercy, su un campo indoor su cui sempre più sta dimostrando le proprie qualità. Affronterà Casper Ruud, n.4 al mondo, in una partita che senza dubbio alcuno sarà da guardare con grande interesse. E anche di questo, oltre dei miglioramenti costanti del toscano, si è parlato in un’interessante conferenza post partita.
D: “Ti chiedo una cosa sulla partita, che secondo me è molto significativa, cioè il fatto che sei stato stra concentrato e solido per tutta la partita, eccetto magari quel game dopo il break. E questo fa parte dei processi di miglioramento e di crescita che hai fatto, oltre quelli tecnici chiaramente evidenti. Sei d’accordo?“
Musetti: “Sì, assolutamente, perché l’avversario ha iniziato a bomba, è un avversario molto pericoloso. Nel game in cui ho servito un po’ peggio, sul 3-0, ho subito break, perché lui ti mette tantissima pressione e non ti fa esprimere il tuo miglior tennis, perché comunque ti lascia poco tempo, è sempre molto aggressivo. Oggi sono stato veramente bravo, perché era una partita difficile sotto questo punto di vista e sicuramente questa crescita si vede anche in quello. Ecco, magari l’anno scorso una partita del genere avrei fatto più fatica a vincerla, o comunque a vincerla così agevolmente“.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Lorenzo Musetti al microscopio
D: “Mi sembra che la partita l’hai fatta tu, e non l’hai subita, cosa che non era facile contro un giocatore del genere“
Musetti: “Certo, certo, la partita è stata impostata molto bene, si vedeva che avevo molto chiaro cosa dovevo fare per infastidirlo e soprattutto anche con le variazioni in back e quant’altro, la palla tende a rimanere molto bassa. Forse è ancora più veloce il campo 2, almeno dà questa impressione a giocarci, anche stamani in allenamento, a giocarci sembrava più veloce del Centrale, che sicuramente è il più lento, e anche dell’1, sul quale avevo giocato l’altra partita. Quindi sono molto contento, sia in risposta che al servizio, anche se ho servito un po’ a fasi alterne, rispetto alla partita con Cilic. Ovvio che ogni giorno non si può servire così, però tante volte nel momento del bisogno ho servito bene“.
D: “Inoltre hai fatto pochissimi errori…”
Musetti: “Non lo so, ma anche l’altra volta con Cilic mi hanno detto che non sono andato in doppia cifra, quindi quando si gioca così su questa superficie, contro due avversari del genere, che tendono ad essere molto incisivi e molto aggressivi, vuol dire che si sta lavorando bene“
D: “Alla fine del primo set sei rimasto lì, non hai neanche esultato. Si vedeva che eri concentrato“
Musetti: “Sì, forse uno dei migliori game è stato quello del break, sul 5-4, con il quale poi mi sono aggiudicato il set. E il primo game del secondo set, dove sono stato molto bravo a trovare la quadra, perché gli rispondevo sempre e nello scambio ero più vincente rispetto a lui, che è più falloso“
Domanda di Ubitennis: “Invece ora contro Ruud, affronterai un giocatore con uno stile completamente diverso. Magari se ti mettono sul Centrale è anche uno svantaggio, visto che dici che sono più veloci gli altri?“
Musetti: “Forse mi trovo anch’io meglio su una superficie un po’ più lenta, dato che comunque sto giocando molto bene e non vedo tanta differenza nel mio gioco, ora come ora. Ma anch’io mi trovo meglio quando ho più tempo per fare le cose e riesco sicuramente ad esprimere meglio il mio tennis. Quindi sarà, credo, una partita molto aperta. Lui è un giocatore che ha fatto delle giocate pazzesche quest’anno, però ha avuto anche degli inciampi durante la sua stagione. Ha perso al primo turno con Wawrinka, ha avuto qualche passaggio a vuoto, ma ora ha vinto un buon primo turno su Gasquet. Vedremo, io ce la metterò tutta per cercare di conquistare il prossimo turno“
D: “Anche in ottica Davis, stai sempre guadagnando terreno“.
Musetti: “Ovviamente noi vogliamo tutti il bene della squadra. Perché se poi si va a giocare con troppi individualisti, per la squadra è difficile vincere. Abbiamo fatto l’esempio con l’Italia agli Europei, secondo me abbiamo vinto perché eravamo molto squadra rispetto alle altre. Lì sceglierà il capitano, sceglierà anche chi si sentirà più pronto per giocare, chi fisicamente starà meglio, perché comunque mancano ancora due o tre settimane, quindi veramente può succedere di tutto. Speriamo, io mi auguro di poter scendere in campo“