Da Parigi, il nostro inviato
T. Paul b. [2] R. Nadal 3-6 7-6(4) 6-1
Il primo match della sessione serale di giovedì al Rolex Paris Masters secondo i pronostici avrebbe dovuto essere Nadal-Shapovalov, ed invece il pubblico si dovrà accontentare del più modesto Pablo Carreno Busta contro Tommy Paul. Quest’ultimo infatti è riuscito nell’impresa di battere Rafael Nadal in rimonta per 3-6 7-6(4) 6-1 in due ore e 34 minuti. A livello di classifica, l’uscita di scena della testa di serie n.2 è finora la più grande sorpresa del torneo (nonché la più importante della vittoria di Paul), ma a guardar bene l’andamento del match non ci si sorprende più di tanto. Lo spagnolo era alla prima partita dopo le fatiche dello US Open (eccezion fatta per il doppio al fianco dell’amico Federer) e i dubbi sulle sue condizioni fisiche anziché dissiparsi sono forse addirittura aumentati.
Rafa infatti ha iniziato bene il match contro un tennista regolare che non eccelle in nessun colpo, ma quando questo ha iniziato a limitare gli errori e spingere con più coraggio, l’inerzia si è rapidamente ribaltata. Nadal è di fatto uscito dalla partita (seppur giocando di tanto in tanto qualche colpo da campione). E anche il tiebreak del secondo set – che se fosse stato vinto da Nadal gli avrebbe valso la vittoria – non è mai stato in discussione. Negli ottavi dunque per Tommy Paul ci sarà il terzo tennista spagnolo consecutivo: dopo Bautista Agut e Nadal, trova Carreno Busta.
Il tabellone completo del torneo
IL MATCH – Il n. 31 Paul è sicuramente più propositivo nei primi game del match, capace di far male da fondo col dritto tanto da passare avanti di un break, nonostante Nadal si trovi a palla game. Lo spagnolo comunque ci mette poco sia a prendere le misure del campo che del suo avversario, e recupera subito lo svantaggio. Ben presto inizia anche a leggere il servizio di Paul e il divario aumenta. L’americano classe ’97 non sembra avere più un preciso piano di gioco e ciò si rispecchia anche nei suoi dritti, sparacchiati qua e là che spesso cadono fuori (nel primo set saranno 11 gli errori non forzati). Nadal piazza un break nell’ottavo game e chiude col servizio al terzo set point. 6-3 in 43 minuti di tennis non eccelso da parte di entrambi.
La parte iniziale del secondo set rispecchia quello del primo ma a parti invertite. Entrambi i tennisti sono piuttosto fallosi e si scambiano vicendevolmente un break; il maiorchino è quello che ha maggiori responsabilità in quanto gioca grandi colpi col dritto trovando un paio di vincenti da applausi ma poco dopo proprio questo colpo lo tradisce. Paul nota le difficoltà del suo avversario e si fa più aggressivo, punta più spesso la rete e arriva persino a palla break nel sesto game; prontamente annullata da Nadal. Quest’ultimo ci tiene a far bene davanti al pubblico parigino, sponda Bercy, davanti il quale non ha mai brillato più di tanto, e quindi prova ad alzare il ritmo anche se ad alzarsi è il numero di sbagli con la risposta. Anche gli errori col dritto del 22 volte campione Slam non scemano, tanto che sul 5-4 arriva a concedere set point, annullato con una seconda profondissima la cui risposta si ferma di un soffio sul nastro.
Si arriva sul 6-6 con un Nadal altalenante che si rivela tale anche nel tiebreak. Un doppio fallo vale un mini-break per Tommy, poi confermate dalle successive discese a rete in sicurezza. Poco dopo arrivano altre chance di vincere il set per il n.31 del mondo e dopo uno scambio lottato, arriva un dritto lungo di Rafa. Allo scoccare dell’ora e 55 minuti di gioco, alle 23:14, il primo match della sessione serale va al terzo set.
Il calo di prestazione di Nadal si fa sempre più evidente in apertura di terzo set, dove un mix di suoi errori abbinati ad una ritrovata freschezza nel gioco di Paul gli costano il break. Il tennista a stelle e strisce capisce definitivamente che l’occasione è ghiotta e ci si tuffa appieno sentendo comunque il peso della pressione. Nadal avrebbe delle chance di contro-break nel quarto game, ma l’occhio di falco per due volte consecutive decreta fuori di un soffio i suoi dritti; se persino la fortuna è avversa allo spagnolo c’è poco da fare. Paul cementa il suo vantaggio conquistandosi meritatamente un altro break, dimostrando, quanto meno, di star molto meglio rispetto al suo avversario sotto il profilo fisico con delle sgambate notevoli. Alla fine il punteggio del terzo set è un severo 6-1 che lascia poco spazio ad ulteriori commenti.