Da Parigi, il nostro inviato
[6] N. Djokovic b. L. Musetti 6-0 6-3
Considerando la severità della lezione impartitagli, si direbbe quasi che Novak Djokovic ce l’avesse sul personale. Il serbo ha battuto Lorenzo Musetti 6-0 6-3 dopo un’ora e 14 minuti. Dopo un primo set che di fatto non c’è stato, nel secondo il 20enne carrarino ha cercato di dare una svolta alla sua partita (passando persino 2-1 e servizio) ma il nervosismo ha preso il sopravvento di fronte ad un serbo solidissimo. Anche il 35enne non è stato impeccabile dal punto di vista della tenuta mentale, però la sua tecnica da fondo al momento è troppo superiore. “Il mio miglior match della settimana” affermerà Novak a fine partita, mentre in conferenza stampa aggiunge che il suo piano tattico è stato eseguito alla perfezione.
IL MATCH – L’ingresso in campo è da brividi, l’atmosfera con le luci spente e la musica a palla può darti una grande carica o anche aggiungere pressione se non si è avvezzi a queste situazioni (ricordiamo che Musetti è al suo primo quarto di finale in un 1000, mentre per Djokovic è tutta ordinaria amministrazione). E infatti l’ex numero 1 del mondo parte spedito. Musetti al servizio cerca di essere più verticale ma una volée di dritto sbagliata concede al serbo una palla break già al secondo gane. La annulla con la combinazione servizio e dritto (quest’ultimo non irresistibile a dire il vero); subito dopo ne arriva un’altra e questa volta il dritto, in uscita dal servizio, va in rete. Dopo 13 minuti siamo 3-0 Nole.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Lorenzo Musetti al microscopio
In questa prima fase sicuramente Musetti non gioca con la massima tranquillità e scioltezza, e gran merito va dato a Djokovic in pressione con colpi profondi sin da inizio scambio. “So cosa devo fare, conosco la mia tattica e non ve la dirò” aveva ironizzato Novak ieri in conferenza stampa, e il sorriso con cui lo diceva non faceva prevedere nulla di buono per Lorenzo. I presentimenti si avverano presto e dopo 21 minuti è 5-0; ne passano appena altri 3 e finisce il primo set senza che l’italiano abbia vinto un game. Djokovic troppo solido da fondo; Musetti non riesce a tenergli testa e se prova a forza le giocata l’errore è dietro l’angolo. Per lui si tratta del nono 6-0 subíto in carriera, il secondo contro Djokovic dopo quello del Roland Garros 2021.
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Il primo game per Lorenzo arriva, sofferto, dopo 38 minuti di gioco, e il pubblico, come sempre in queste occasioni, lo accoglie con un’ovazione. Pian piano sembra esserci una svolta, il serbo concede qualcosa con un paio di gratuiti (volée di rovescio a rete e rovescio da fondo largo) e Musetti si guadagna le prime palle break della sua partita. La prima basta: un braccio di ferro da fondo va in suo favore, e al cambio campo con l’italiano avanti parte persino la ola.
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Purtroppo però tutte le difficoltà accumulatesi non possono svanire in un baleno, e arrivano di fatto tre palle (non consecutive) del contro-break: una sfuma a causa del solito smash lungo del serbo, un’altra se ne va con un ace, e alla terza gratuito di rovescio. La quarta è decisiva: il dritto incrociato di Djokovic è imprendibile e celebra così il 2 pari con un poderoso urlo, figlio evidentemente della pressione che anche lui sta sentendo.
Il momento difficile e confusionario per il n.23 del mondo ricomincia subito; il n.7 del mondo torna in vantaggio grazie ad una pressione da fondo asfissiante e il carrarino si lascia persino andare con una palla scagliata verso il soffitto che gli costa un warning. Il match ha poco altro da offrire, e lasciando appena tre giochi per strada, Djokovic si aggiudica l’incontro alla prima chance.