Dopo il maltempo e i tornado che hanno afflitto il Texas e tutto il Sud degli Stati Uniti nella giornata di venerdì, Fort Worth si è svegliata sabato sotto un sole limpidissimo e con una temperatura in cifra unica, abbastanza insolita per il Texas in questa stagione. Il weekend aveva invogliato gli organizzatori a separare le sessioni diurna e serale, sapendo però che si correva il rischio di avere una sessione con un match di singolare (o di doppio) a risultato acquisito e quindi con un significato agonistico molto limitato.
Così e stato nel gruppo Tracy Austin, nel quale Iga Swiatek ha sbaragliato la concorrenza conquistando l’accesso alle semifinali dopo solamente due giornate e lasciando al match tra Caroline Garcia e Daria Kasatkina il valore di un quarto di finale. È stato scelto di programmare l’unica partita “live” della giornata nella sessione pomeridiana, lasciando la giocatrice di casa Coco Gauff alla sera, nella speranza, poi concretizzatasi, di attirare qualche spettatore in più e per mandare in TV il match più significativo di pomeriggio, senza scontrarsi con la gara 6 delle finali del campionato di baseball.
[6] C. Garcia b. [8] D. Kasatkina 4-6 6-1 7-6(5)
Sono state 2 ore e 27 minuti di tennis a tratti nervoso ed erratico, ma sicuramente la parte conclusiva del terzo set ha divertito le quasi 2000 persone che erano sugli spalti della Dickies Arena, forse troppo poche per creare un’atmosfera calda in questo impianto magnifico ma probabilmente troppo grande per l’evento ospitato.
Quando c’è Daria Kasatkina in campo il confronto di stili è pressoché garantito, e paradossalmente lo stesso si può dire per la sua avversaria, in quanto nessuna forse nel circuito WTA gioca un tennis così “avanti tutta” come Caroline Garcia.
Per più di due set la sensazione era che la partita fosse in mano alla francese, soprattutto dopo il dominio nella seconda parte del secondo set e il break in apertura di terzo. Infatti nel primo parziale vinto da Kasatkina, Garcia era comunque stata 4-2 e servizio e con due chance del 5-2 sparacchiate fuori con due diritti, prima che il suo tennis andasse in cortocircuito e “Dasha” potesse mettere a segno la sua rimonta con un parziale di 15 punti a 2.
Ma sono bastati pochi game nel secondo set perché le parti si invertissero: sull’1-2 con Kasatkina al servizio, la russa si è fatta rimontare una situazione di 40-15 subendo un parziale di 16 punti a 3 questa volta per confezionare il 6-1 del secondo set.
“Nel terzo la differenza è stata un punto o due, davvero minima” ha detto un’esausta Kasatkina dopo il match. Nonostante i quattro break su 12 giochi, nessuna delle due giocatrici ha mai preso un vantaggio di più di un game, mantenendo il punteggio sempre in bilico. La parte migliore del match è stato sicuramente dal 4-3 Kasatkina in poi, con due game fiume (14 e 24 giochi rispettivamente) che hanno dato prima una chance del 5-3 alla russa (annullata da una serie di due smash, il secondo dei quali inopinatamente vicino alla linea laterale), e poi addirittura sei palle break per il 5-4 alla francese. Dopo che la prima di queste opportunità era stata cancellata da uno splendido passante di rovescio lungolinea di Kasatkina, molte di quelle successive se n’erano andate con risposte forzate o errori da fondocampo di Garcia.
Dopo aver perso quel game fiume nel quale la sua avversaria aveva commesso ben quattro doppi falli, la francese comunque ha avuto la disciplina di continuare con la sua condotta aggressiva fino alla fine, simboleggiata da un rovescio incrociato colpito con la “forza dell’ignoranza”, direbbe il pallavolista Andrea Lucchetta, che sul 4-5 30-30 ha preso un pezzo di riga laterale quando avrebbe potuto dare un match point a Kasatkina.
Anche il tie-break decisivo ha visto le due protagoniste proseguire punto a punto fino al 4-3 Garcia, quando un colpo da squash in recupero tenuto comunque basso dalla francese ha invogliato Kasatkina a giocare una pessima palla corta finita in corridoio. Il primo match point sul 6-4 è stato cancellato da un diritto anomalo vincente di Kasatkina, sul secondo Garcia ha eseguito una stop volley vincente dopo uno scambio di 30 colpi.
Le semifinali di queste WTA Finals saranno quindi Swiatek – Sabalenka e Sakkari – Garcia. Hanno passato l’ostacolo dei gironi tutte le giocatrici il cui nome comincia con la lettera “S” (ma questo non ha un gran significato) e tutte le quattro giocatrici che avevano già partecipato a un’altra edizione delle Finals (e questo forse ha qualche significato in più).
Nell’ultimo incontro dei gironi preliminari, di fronte a un pubblico decisamente più numeroso, Iga Swiatek ha completato la sua opera di distruzione della concorrenza rifilando un 6-3, 6-0 in 70 minuti a Coco Gauff, limitando a 13 il numero di giochi perduti nei suoi tre incontri di round robin. Nel caso ci fosse bisogno di ulteriori conferme, sarà lei l’avversaria da battere nei due turni conclusivi.