Iga Swiatek non molla, neanche a fine stagione. Dopo aver battuto Coco Gauff 6-3 6-0, ed essersi portata a casa la terza vittoria consecutiva senza concedere neanche un set, la 21enne numero uno del mondo è semplicemente fiera di se stessa. Ora è il momento di pensare a come battere anche Aryna Sabalenka che agli US Open era arrivata molto vicina a vincere il match. La polacca più forte dell’anno racconta di com’è riuscita a trovare la serenità rispetto all’anno scorso, riposando dopo ogni slam e cercando di sentirsi sempre fresca, senza mai sovraccaricarsi di lavoro. Queste le sue parole.
D: Complimenti Iga, un’altra prestazione straordinaria. Iniziamo a parlare di quanto sei elettrizzata di arrivare in semifinale dopo aver fatto il record di tre turni consecutivi senza aver perso un set.
Swiatek: “Si sono molto fiera di essere riuscita, specialmente oggi dove la motivazione sarebbe potuta calare, a tenere il ritmo giusto. Sapevo che era importante restare nella zona giusta senza perdere il ritmo e alla fine ha funzionato”
D: Si può rischiare di dare il giro in fretta, quindi te lo chiedo subito, come lo vedi il prossimo match che ti aspetta contro Aryna?
Swiatek: “Sinceramente fino a questo momento non ci ho ancora pensato. Lei è un’ottima giocatrice e abbiamo avuto un match abbastanza intenso agli US Open, l’atmosfera è sempre molto intensa quando giochi con lei. Quindi so che sarà dura, lo è sempre contro Aryna. Cercherò di essere molto disciplinata e oggi discuteremo delle tattiche giuste da adottare. Lei gioca molto bene e l’ha dimostrato anche nelle ultime partite quindi spero che sia semplicemente una bella partita”.
D: Quando dici che l’atmosfera è sempre molto intensa contro Aryna cosa intendi esattamente? Solo a livello competitivo o intendi anche altro?
Swiatek: “Io non intendo dire che è una lotta tra noi due. Intendo che è una giocatrice molto competitiva e in qualche modo anche molto emotiva. Quindi lei cerca spesso di caricarsi anche attraverso il pubblico e questo rende il match molto intenso. Per me è importante non darci troppo peso e non farmi distrarre da questo, devo restare concentrata su me stessa”.
D: Cosa ti porti dietro dalla vostra ultima partita agli US Open che cercherai di applicare nel match di domani?
Swiatek: “Ora come ora non ricordo molto di quel match. Forse ricordo solo la fine al momento. Sicuramente lei è stata vicina a poter vincere il match; quindi, questa volta cercherò di far si che non si ripeta. Cercherò di tenerla più fuori dal match. Ma come ho detto, non abbiamo ancora parlato di tattica”.
D: Immagino che tu abbia avuto il privilegio di poter gestire in maniera indipendente il tuo allenamento. Questa settimana non sei dovuta stare troppo in campo, hai fatto degli allenamenti extra? Come sei riuscita ad gestire la tua condizione fisica?
Swiatek: “A dir la verità non mi sono allenata molto questa settimana. A questo punto della stagione non credo che serva, ho giocato talmente tanto durante tutto l’anno che se anche mi capitano partite di solo un’ora o un’ora e 20 va bene così. Non c’è bisogno di aggiungere altro allenamento, è più importante cercare di rimanere freschi”.
D: Hai detto che parlerete di tattica stasera. Il tuo match di domani però è alle 7 di sera, quindi potreste farlo anche domani mattina. È un modo di lavorare per farti anche andare a dormire serena, sapendo già cosa dovrai fare, o non c’entra?
Swiatek: “Quando gioco partite nei turni serali parliamo di tattica anche al mattino del giorno stesso. Ma non voglio forzarmi a prendere sonno. Per me non ha importanza se lo facciamo la sera o no, tanto al mattino ne vorrò riparlare ugualmente. Quindi il mio sonno non dipende da quello. Cerco solo di fare come ho fatto per tutta la stagione”.
D: Qual è stata la chiave del successo per te? O meglio, come sei riuscita a non andare mai a sbattere contro il muro per troppa emozione, troppo lavoro o semplicemente troppo tennis? Come sei riuscita a mantenere equilibrio fisico e mentale durante tutta la stagione?
Swiatek: “Queste sono delle domande molto complicate perché io sinceramente non so quale sia il limite. Anzi l’anno scorso credo di esserci andata a sbattere contro il muro. Avevo tanta tensione addosso durante le partite ma anche durante gli allenamenti. Ma quest’anno è stata diverso, ho avuto molti più giorni liberi grazie al mio team. Perché anche se recupero molto in fretta perché sono ancora giovane è stato importante per me prendermi anche solo una settimana dopo ogni slam. Ma io non so dove sia il limite, dove si rischia di andare a sbattere. Credo che Maciej e Daria lo sappiano meglio di me e questo è l’importante. A questo punto della stagione è difficile per chiunque continuare a spingersi oltre ed io sono contenta di non dover spingere neanche così tanto”.