Caroline Garcia ha coronato una seconda parte di stagione da grande protagonista volando in finale alle WTA Finals di Fort Worth, grazie al successo netto in semifinale contro Maria Sakkari 6-3 6-2. La francese sfiderà in finale Aryna Sabalenka. Ecco cos’ha detto in conferenza stampa dopo il match.
Moderatore: Caroline, congratulazioni per aver raggiunto la finale alle WTA Finals. Ci potresti parlare della partita di oggi e come hai affrontato Maria?
Garcia: “È stata davvero una gran partita da parte mia. Sono riuscita a fare il mio gioco e questo ha pagato sin dall’inizio. Ero molto più tranquilla rispetto a ieri e molto contenta di essere in semifinale. Avevo solo energia positiva addosso e ho giocato un gran match”.
D: Congratulazioni. Tutti si chiedevano come saresti arrivata a questa partita dal punto di vista fisico dopo ieri sera, avevi detto di essere esausta. Come ti sentivi quando ti sei svegliata stamattina? Quanto sei contenta di esserti espressa così bene oggi?
Garcia: “Abbiamo provato a recuperare bene ieri dopo la partita. Dopo il match sentivo le gambe un po’ appesantite ed è abbastanza normale vista l’emozione che c’era. E anche stamattina ero emozionata, ma stavo bene, sentivo la gamba leggermente appesantita, ma niente di che. Ero molto eccitata per la semifinale e per la vittoria di ieri, ero felicissima di avere un’altra partita oggi”.
(Prima di Swiatek-Sabalenka) D: Non sappiamo ancora con chi giocherai in finale, quindi parlaci di entrambe le potenziali avversarie, Iga e Aryna.
Garcia: “Iga è stata la miglior giocatrice quest’anno: l’ho affrontata un paio di giorni fa e sarebbe bello avere una rivincita nella quale potrei giocare meglio. Queste due partite mi hanno dato tanta fiducia nella mia condizione di forma e sulla tenuta fisica. Dovrei essere più paziente rispetto a due giorni fa. Aryna è una giocatrice molto potente, ha un gran servizio, un gran dritto e sta giocando un ottimo tennis. L’ho affrontata due mesi fa a Cincinnati e mi piacerebbe appoggiarmi alla sua palla, anche se voglio fare il mio gioco”.
D: Guardando indietro a tre mesi fa, eri numero 75 del mondo e stavo giocando le qualificazioni a Cincinnati. Ora sei alle Finals WTA. È successa una cosa simile nel 2017, quando hai vinto molte partite e sei arrivata in finale. Pensi sia una coincidenza che in entrambi i casi hai giocato bene in autunno?
Garcia: “Mi piace il clima autunnale, ma non so se questa è la ragione. Più vinco e più accumulo fiducia. Arrivano tanti punti anche perché gioco tanto e se vinco sono più libera. Più tornei gioco e più vittorie ottengo. Da giugno dopo il Roland Garros ho ricominciato a star bene, a giocare senza dolore. Ho ripreso fiducia nel mio modo di lavorare e e di allenarmi, sono stata capace di ritrovare il mio tipo di gioco, essendo aggressiva e venendo avanti. Di settimana in settimana è andata sempre meglio, vincere a Bad Homburg e Varsavia è stato molto importante per me. A Cincinnati stavo perdendo nel primo turno di qualificazioni con una giovane francese (Parry). A metà secondo set il mio allenatore mi ha spinto perché mi lamentavo ed ero negativa con me stessa e da lì sono arrivata fino in fondo”.
D: Hai avuto un bel po’ di successi in doppio e in singolare quest’anno. Quali aspetti del tuo gioco in singolare si traducono in positivo anche in doppio? Possiamo aspettarci di vederti in campo con continuità in doppio anche nel 2023?
Garcia: “Penso che il mio servizio sia importante anche in doppio e abbiamo un’ottima intesa con Kristina Mladenovic da un paio d’anni. Cerco di essere molto aggressiva in risposta e di venire anche a rete. Il mio è un tennis di pressione. Deve esserci un giusto mix di un insieme di cose e in doppio essere aggressivi e venire avanti spesso paga. Il titolo al Roland Garros mi ha dato grande soddisfazione e gratificazione e dimostra che il lavoro paga. Quel titolo mi ha dato tantissima fiducia. Alla fine non ho giocato molto in doppio, l’anno prossimo giocherò solo alcuni tornei come quest’anno”.
D: Tu e Aryna siete due giocatrici molto offensive e dal gioco molto aggressivo, ma in maniera diversa. Quali sono le differenze principali dal gioco di Sabalenka?
Garcia: “Penso che lei sia più una giocatrice da fondocampo. È molto potente con il servizio e il dritto. Io provo a stare più dentro al campo, cerco di anticipare la palla e sfrutto la potenza della palla dell’avversaria. E vado sicuramente più a rete di lei”.
D: Quando rispondi alla seconda di servizio cerchi di anticipare dove tirerà per stare dentro al campo?
Garcia: “Dipende dalla seconda che l’avversaria ha tirato prima. A volte arriva la palla lentamente e decido di entrare per poi andare a rete. Il fatto di andare versi rete mi ha aiutato a tornare ad alto livello”.
D: Perché tu e Kiki Mladenovic non avete giocato per qualificarsi alle Finals?
Garcia: “L’obiettivo era giocare alcuni tornei insieme, poi spesso non abbiamo avuto programmazioni simili, quindi non era lo scopo arrivare alle Finals”.