[8] F. Passaro b. [9] M. Arnaldi 4-3(7) 2-4 3-4(4) 4-3(4) 4-3(8)
Il primo derby nella storia delle Intesa Sanpaolo Next Gen è di Francesco Passaro. Ed è anche il match più lungo in assoluto in questo torneo. Il perugino ha superato in cinque set (di cui quattro al tie-break) l’amico e coetaneo Matteo Arnaldi, dopo essere stato a un passo dalla sconfitta nel quarto quando ha iniziato ad accusare forti crampi alla gamba destra. Francesco ha anche annullato tre match point nel tie-break decisivo, facendo prevalere il coraggio sulla tensione. In più di un’occasione, invece, Arnaldi è stato troppo morbido nell’attesa di errori dell’avversario che non arrivavano. Entrambi restano in corsa per la qualificazione alle semifinali ma al ligure serve un’impresa (a partire dalla vittoria di Lehecka contro Nakashima), mentre Passaro può crederci davvero.
Bello e autentico l’abbraccio tra Passaro e Arnaldi dopo le due ore e quaranta minuti di partita, con il tennista perugino che nell’intervista in campo ha persino chiesto scusa per le scene che ha fatto a causa dei crampi ma ha affermato che sentiva per davvero tirare tutto.
IL MATCH – Esattamente come nel match contro Nakashima, Arnaldi prova a partire forte tra palle corte e risposte aggressive. Passaro, però, è visibilmente meno contratto rispetto ai primi punti dell’incontro di esordio contro Lehecka e così nel secondo game riesce ad annullare due palle break (una sul deciding point), trovando una buona prima e poi caricando con il dritto. Entrambi riescono a incidere con la prima di servizio e si arriva così spediti al tie-break, mentre il giovane pubblico dell’Allianz Cloud (tante scolaresche e scuole tennis) si divide nel tifo.
Le battute diventano protagoniste assolute, almeno fino al 4-4 quando Arnaldi è troppo morbido con il dritto. Passaro coglie quindi l’occasione per guadagnarsi due set point (di cui uno sul servizio) ma non riesce a chiudere subito per meriti dell’avversario che sul primo si produce in un recupero di palla corta tutt’altro che scontato. È comunque il perugino ad aggiudicarsi il primo parziale, nonostante un set point anche per Arnaldi, grazie a un’ottima difesa sull’8-7 e soprattutto complice un grave errore al volo di Matteo.
Il primo momento chiave del secondo set si concretizza sull’1-1. Passaro regala con un doppio fallo una palla break e Arnaldi, pur di trasformarla, lascia sul cemento la gomma delle scarpe in una scivolata difensiva sul modello del suo idolo Djokovic (Matteo, comunque, ricorda più de Minaur). Lo strappo è decisivo per le sorti del parziale che si chiude sul 4-2: dopo poco meno di un’ora di gioco si torna in parità.
Il ligure prova l’allungo anche nel terzo ma Passaro torna ad essere preciso quando può colpire il dritto da dentro il campo e salva in questo modo due palle break sul 2-1 in favore del coetaneo e amico (come ha confermato lui stesso ieri in conferenza stampa). Il livello ora è sensibilmente più alto e infatti entrambi si presentano al tie-break senza aver commesso gratuiti nel parziale. L’equilibrio si rompe solo con un doppio fallo del giocatore perugino che dà ad Arnaldi l’unico e determinante mini-break.
Nonostante il vantaggio per Matteo il match non sembra ancora aver preso una direzione definitiva. Sul 2-1 Arnaldi, però, Passaro va in difficoltà con il rovescio sui dritti carichi dell’avversario. Subisce così il break e accusa anche un crampo alla coscia della gamba destra che sembra mettere fine alle sue speranze. Mentre il crampo si scioglie, però, Francesco lascia andare il braccio in risposta trovando sempre il campo. Il sanremese non riesce a opporsi e, dopo essersi portato a due punti dal match sul 30-0, si fa quindi controbrekkare. Anche questo set allora si prolunga fino al tie-break: a dispetto delle condizioni fisiche apparentemente debilitanti, Passaro riesce comunque a spingere bene servizio e dritto e, anche grazie a un paio di errori di troppo di Arnaldi, si aggiudica clamorosamente il set (con un parziale di 15 punti a 6 dal 3-1, 30-0 per il connazionale): si va al quinto.
Il ritmo è decisamente più basso: entrambi sono stanchi e si vede. Il perugino continua a lottare con i crampi e si gioca la carta del ‘o la va o la spacca’. Sull’1-1 la fortuna non lo assiste e Arnaldi brekka, ma subito dopo i colpi a tutto braccio di Passaro tornano magicamente precisi. D’altra parte, il ligure ha il demerito di essere poco propositivo anche a causa della scarsa efficacia della sua prima che però gli è d’aiuto almeno sul primo match point dell’incontro per l’avversario, arrivato sul 3-3 in un deciding point carichissimo di tensione. È quindi ancora tie-break ed è battaglia su ogni punto: Arnaldi sembra avere più energie, ma spreca due match point consecutivi sul 6-4. Ne ha anche un terzo ma non ha il coraggio di spingere fino in fondo, a differenza di Passaro che tira tutto quello che può. Francesco non ha remore nemmeno sul suo di match point ma Matteo trova un passante straordinario di dritto. Non può nulla, però, subito dopo: vince Passaro dopo due ore e quaranta minuti ad altissima intensità.