Una serata che non dimenticherà mai Brandon Nakashima che chiude la sua stagione con un successo alle Intesa San Paolo Next Gen ATP Finals dopo il primo titolo nel circuito maggiore conquistato nella sua San Diego. Un successo arrivato grazie ad una prestazione d’autore contro il ceco Jiri Lehecka, già sconfitto nella fase a gironi qualche giorno prima.
Scanagatta: Hai vinto 16 tie-break vinti degli ultimi 17 dopo Wimbledon, come spieghi queste prestazioni così solide, non hai mai avuto paura?
NAKASHIMA: “È una situazione che provo molto in allenamento, penso che tutto dipenda dalla conoscenza di te e del tuo gioco mentale. Tutti i giocatori qui sanno colpire la palla molto bene e ogni giocatore ha le sue armi, per me si tratta di restare calmo in questi momenti, è normale essere nervosi a volte ma cerco di gestirle meglio che posso e penso di essere stato molto solido sotto pressione quest’anno”
D: “È un torneo speciale per i giovani, perché vi proietta in una dimensione differente lo abbiamo visto con Alcaraz, lo abbiamo visto con Tsitsipas, cosa ti aspetti dal futuro?
NAKASHIMA: “Penso che questo torneo sia fantastico. Soprattutto l’ATP che lo organizza e la Federazione Italiana Tennis. Penso che sia fantastico che tutti i giovani e i nuovi giocatori si uniscano in un bel formato divertente. Penso che metta in risalto veramente anche le nuove generazioni con i media. Penso che questo torneo sia un ottimo trampolino di lancio. Essere paragonato a tutti i vincitori delle passate edizioni è un grande risultato. Continuerò a lavorare sodo e non vedo l’ora che arrivi il prossimo anno”.
D: Nel tuo angolo avevi Eduardo Infantino e Franco Davin che era con Del Potro quando vinse l’ Us Open, è una opportunità per te la sua presenza?
NAKASHIMA: “Penso di avere una grande squadra con me qui, Eduardo Infantino è stato fantastico quest’anno. È stato lui a creare questo team, aggiungendo Franco Davin, ma anche il preparatore e il fisioterapista. Sono super grato nei confronti di tutti loro. Lavorano tanto per me e sono felice di poter condividere questo momento con tutti loro, l’ultimo torneo dell’anno. Continueremo a lavorare sodo per la prossima stagione”
D: Come riassumeresti la tua stagione prima il successo a San Diego e ora il trionfo a Milano?
NAKASHIMA “Penso che sia stata una grande stagione per me. Ho sicuramente imparato molto in ogni partita e in ogni torneo. All’inizio dell’anno avevo degli obiettivi, uno dei quali era vincere il mio primo titolo ATP e poterlo fare a San Diego è stato super speciale. Quindi concludere l’anno qui con il titolo alla Next Gen è super speciale. È stato un anno in cui sono stato molto consistente e chiudo la stagione con ottimi ricordi.”
Una sconfitta in finale per Jiri Lehecka che non potrà cancellare quanto di buono fatto in una competizione dove erano presenti contendenti più titolati e meglio classificati del giovane ceco.
D: Sei stato sfortunato in questo match ma hai disputato una grande settimana, cosa ti porti di positivo?
LEHECKA: “Questa è stata una grande conclusione di stagione. Dopo alcune sconfitte pesanti nelle ultime settimane, dopo gli US Open, non mi sentivo molto a mio agio in campo. Non mi sentivo come se le cose stessero andando nel modo giusto. Questo torneo ha sicuramente avuto un grande impatto sul mio gioco e mi ha aiutato a vedere su cosa ho bisogno di lavorare, per migliorare alcune cose. So che devo migliorare per arrivare ad un livello più alto e competere contro i migliori. Nelle ultime settimane ho dimostrato di avere il gioco per battere i migliori, di avere il tennis che serve per giocare molto bene a questi livello”.
D: Sei arrivato qui passato anche per l’ATP Challenger Tour, puoi descriverci la sua importanza?
LEHECKA: “Il Challenger Tour è fondamentale per i giocatori giovani per andare avanti nella propria carriera, quasi nessuno passa dai futures agli ATP. È quasi impossibile, tutti i ragazzi che sono qui hanno dovuto giocare in maniera incredibile nell’ATP Challenger Tour. Ho vinto il mio primo challenger lo scorso anno, poi ne ho vinto un altro e quest’anno ho vinto in casa a Liberec. Il Challenger Tour è una continua battaglia, ora mi concentrerò per rimanere nella Top 100 e per andare avanti e per fare quel passo necessario per il passaggio dal livello Challenger al livello ATP in modo da raggiungere la Top 50 ancora più velocemente.”
Scanagatta: Cosa pensi di Nakashima. Quale è il suo colpo migliore o la sua migliore qualità? è molto solido e ha vinto 16 degli ultimi 17 disputati da Wimbledon.
LEHECKA: “Brandon è un giocatore incredibile, ha una grande esperienza per la sua età. Lo ha dimostrato duranti i tie-break quanto sia solido, ha giocato ogni punto come andava fatto. Penso che il mio gioco si adatti molto al suo. Rispetto al nostro primo match ho provato a fare qualcosa di diverso, ma il suo modo di giocare non è il massimo per me. È stato il migliore qui e ha meritato di vincere. Se devo scegliere dei colpi sicuramente il servizio è il miglior colpo ma anche il suo rovescio è molto solido.”