Rafael Nadal e Casper Ruud sono approdati in Argentina, dove terranno alcuni match esibizione, tra cui anche un doppio misto con Gabriela Sabatini e Gisela Dulko. Il 36enne di Manacor non si è sottratto a nessuna domanda dei numerosi addetti stampa latina, dalla sconfitta della nazionale argentina ai Mondiali in Qatar alla recente paternità, dal ricambio generazionale ai pensieri sul ritiro.
Il ritorno in un posto speciale
Sono molto felice di essere qui in Argentina dopo che per molti anni non ne ho avuto l’opportunità; felice di condividerlo con tutti voi, il pubblico argentino è un pubblico molto esperto nello sport, molto appassionato. Tutte le volte che sono stato qui mi hanno trattato in modo incredibile, porto sempre con me un ricordo indimenticabile e un’iniezione di energia positiva
La sconfitta della nazionale argentina
La squadra ha avuto un percorso trionfale fino ad oggi. il positivismo e lo stato d’euforia sono stati importanti, ma non sono per nessuno dei due estremi: né troppa euforia, né tanto catastrofismo. Normalmente, la gente che tifa per te deve essere parte della soluzione, non del problema, così che potranno sostenere la squadra appoggiando i giocatori. Suppongo che il mondo non sia cambiato nelle ultime 10 ore, solamente si è persa una partita, ma ne mancano ancora due. Il minimo che merita questa squadra è rispetto e fiducia, se lo sono guadagnati dopo essere diventati campioni d’America. Nello sport tutto può cambiare, però ritengo l’Argentina una candidata alla vittoria del Mondiale.
Immaginavi di avere una carriera tanto buona?
Se pensi di ottenere tutto questo a 18 anni, o sei super arrogante o un grande sognatore, e io non sono nessuna delle due cose. Sono di quelli che vivono per lo sport giorno dopo giorno, cercando di costruire un futuro dal lavoro quotidiano, vivendo il presente con la miglior attitudine e una buona educazione; allora ogni piccolo progresso è ciò che ti permette di fare cose più grandi. A questo punto della mia carriera, essendo dove sono, è un regalo, ma continuo a vivere questa carriera con la stessa passione e delusione.
Il doppio con Gabriela Sabatini
Per me è un grande sogno: so che Gaby è una grande icona di questo paese, ma anche nel mondo dello sport in generale, specialmente nello sport latino. Scendere in campo con lei è una gran soddisfazione, un grande sogno, sicuramente sarà un momento molto bello, vivere un momento così nel suo paese
Ricambio generazionale
Così come noi siamo stati in vetta negli ultimi 18 anni, nel passato c’erano Borg, Vilas, Connors, McEnroe, Sampras, Agassi, Lendl… e oggi ci siamo noi. Non c’è nessuno che sia più importante dello sport stesso, e lo dico perché lo sento davvero. Ogni anno ci sono 4 campioni del Grande Slam, diversi campioni di tornei storici come sono i Masters 1000, però è una realtà che abbiamo incontrato tre giocatori che hanno fatto cose che non erano state fatte in passato. La prossima generazione dovrà forgiare la sua strada giorno per giorno, il tempo genererà altre grandi stelle, e già oggi abbiamo nuovi giocatori che hanno vinto tornei del Grande Slam. Qui abbiamo Casper, che fa le cose molto bene da anni e sta avendo un grande presente, oltre che un grande futuro.
Nessun pensiero sul ritiro
Sono una persona abbastanza realista, il momento arriverà quando dovrà arrivare, sono pronto per la mia prossima vita fuori dal tennis, non credo che sarà un problema per me, al di là del processo di adattamento a tutti i cambiamenti e di assimilazione delle cose. Ho tante cose importanti nella mia vita che mi rendono felice al di là del tennis. Il tennis è stata una parte importante della mia vita, però ne ho altre altrettanto o più importanti. Non credo che la mia fine arriverà nel prossimo futuro, per niente.
La paternità
Tutti i cambiamenti nella vita chiedono un periodo di assimilazione e di adattamento. A me è successo sei settimane fa, quando sono diventato padre per la prima volta. Io sono più stanco, si dorme un po’ meno, hai una nuova preoccupazione nella tua vita che è diversa da tutto ciò che hai vissuto fino ad ora. Non sono né più né meno di qualsiasi altro padre, immagino che tutti la vivano con grande emozione e illusione, con grande felicità e cercando di sfruttare al massimo i momenti in cui posso stare con lui.
Il tennis moderno
È un’opinione personale. Come spettacolo, mi piacerebbe vedere un tennis che offra più opportunità, diversi stili di gioco. Oggi, per il modo in cui si gioca e come sono fatte superfici e palline, credo che la maggior parte dei giocatori abbia uno stile di gioco simile. La velocità con cui si gioca e le condizioni danno poco margine per pensare a una tattica o a una giocata differente. Tutto va troppo veloce per proporre qualcosa di diverso, per avere il tempo di pensare, come potrebbe accadere sulla terra battuta. Il tennis è cambiato. Quando sono entrato nel circuito si giocava in maniera differente, i Big3 sono stati in grado di adattarsi per continuare ad essere competitivi e a migliorarsi. Le cose sono andate molto bene per me, non posso lamentarmi, ma mi piace di più un altro tipo di gioco, dove puoi preparare le giocate.