J-L. Struff (GER) b. D. Shapovalov (CAN) 6-3 4-6 7-6(2) – 2h05m
Partita dai mille volti soprattutto nel finale, con Struff che alla fine è più freddo e con freddezza chiude il tie break decisivo.
Dopo la sbornia della vittoria dell’Italia, scendono in campo Canada e Germania, in un palazzo dello sport comunque gremito. Match che a noi interessa particolarmente in quanto da questo scontro uscirà la squadra che affronterà l’Italia in semifinale.
Match che sulla carta sembrerebbe segnato, visto che si affrontano il numero 152 e il numero 18 del mondo. Ma limitarsi a questa statistica potrebbe essere fuorviante: in primo luogo bisogna considerare che Struff rimane sempre un giocatore pericoloso su superfici veloci, in virtù del dritto e del servizio; e in secundis, se andiamo a vedere gli H2H il tedesco vanta un record positivo contro il canadese, con 5 vinte e 3 perse. L’ultimo match fra i due è andato in scena quest’anno in Australia alla ATP Cup: e sebbene la vittoria abbia arriso al canadese, si è trattato di un match lottato conclusosi al terzo set.
Primo set nel quale Shapovalov non riesce a scattare bene dai blocchi di partenza e concede un break a freddo al suo avversario alla prima occasione. Per il canadese probabilmente si fa sentire un po’ la tensione, visto che parte favorito e che per il Canada è fondamentale evitare di giocarsi tutto nel doppio, dove la Germania può schierare un coppia competitiva. Nel prosieguo del set il canadese continua a non trovare il bandolo della matassa e anzi si fa breakkare nuovamente per il 6-3 finale in appena 31 minuti di gioco.
Si passa così al secondo parziale, nel quale poco a poco il canadese comincia a frenare la pericolosa imbarcata e si rimette in linea di galleggiamento. Sui turni di Shapovalov non si gioca più mentre la pressione comincia a passare sulle spalle del possente tedesco. Si arriva così al settimo gioco nel quale Shapovalov finalmente si accende definitivamente e comincia a sciorinare lampi di gran tennis. La difesa del tedesco è strenua, ma alla fine Struff deve inchinarsi e cedere per la prima volta il servizio. Adesso i vincenti – anche di rovescio – per Shapovalov cominciano a fioccare e le accelerazioni diventano sempre più brucianti. Il tedesco però è bravo a rimanere in scia e costringe Shapo ad andare a servire per il set. Ma Denis non trema e anzi a suon di servizi vincenti chiude la pratica e manda la tenzone al terzo set.
Secondo parziale nel quale il canadese è cresciuto, prima consolidando i propri turni di servizio (nessuna palla break concessa e oltre 90% di punti vinti con la prima; e anche una riduzione dei doppi falli, ben 5 nel primo parziale) e poi ritrovando quelle accelerazioni che sono il marchio di fabbrica del suo tennis.
Terzo set nel quale Struff parte al servizio e senza tremare continua a martellare sul lato del rovescio di Shapovalov fino a trovare il giusto spiraglio dalla parte del dritto. Per il tedesco la questione è cercare di mantenere il comando delle operazioni con il suo drittone.
Il canadese dal canto suo torna ad offrire spiragli sul suo servizio, come nel quarto gioco, dove con due doppi falli si va a cercare rogne e riporta nel game Struff. Su una stecca di dritto di Shapo, Struff si issa a palla break, che il canadese deve difendere con la seconda: buon attacco ma poi palla giudicata male a rete dal nativo di Tel Aviv; il passante malconcio del tedesco rimane in campo e quindi break Germania.
Shapovalov a questo punto è un incendio emotivo, con tanto di racchetta devastata sull’ennesimo errore evitabile. Brutti segnali per il canadese che deve ritrovare in fretta il ritmo e sperare in qualche defaillance da parte di Struff che però decisamente non arriva. Struff vola via sul 5-2, con un 78% di prime in campo e il 100% di trasformazione in questa situazione di gioco.
Si arriva così alla resa dei conti, 5-3 e servizio Struff. e qua inizia un’altra partita, completamente folle, nella quale la logica viene completamente accantonata.
Il tedesco in avvio di game ha la colpa di concedere qualche seconda di servizio e consente a Shapovloav di andare sul 30-30. Denis a questo punto decide che è arrivato finalmente il momento di strappare un punto sulla prima di servizio e si porta a palla break. Ma come noto, il canadese è genio e sregolatezza e sbaglia la risposta su una seconda non impossibile. Struff allora, per non essere da meno, abbandona un piano tattico di pressione da fondo campo che fino a quel momento aveva dato ottimi frutti e si butta a rete come non si vedeva dai tempi di Edberg con il canadese che lo passa a ripetizione, salvo poi sprecare tutto una volta arrivato a break point. Insomma, visto che con le buone il break non arriva ci si mette di mezzo anche la buona sorte ad aiutare il canadese. Ennesimo serve and volley di Struff e la risposta steccata di Shapovalov entra in campo. Sembrerebbe dire, chi di stecca ferisce, di stecca perisce: anche il break di Struff nel terzo set era una palla colpita in modo poco pulito.
Tutto destinato a rientrare nell’alveo della normalità quindi? assolutamente no, nel game successivo Struff ritrova la compostezza e nel palleggio da fondo sovrasta Shapovalov e si guadagna il secondo match point, annullato però con un grande servizio a uscire. Occasione sfumata e il canadese completa così la rimonta per il 5-5. Dopo tutti questi colpi di scena il match finalmente volge al termine e ci si gioca tutto al tie break.
Nel gioco decisivo però dove non c’è storia. Il tedesco è decisamente più incisivo e si porta sul 5-2 sull’onda di un doppio minibreak e chiude con autorità per 7 punti a 2.