Primi a presentarsi in sala stampa sono i canadesi, capitanati da un Auger che si è guadagnato sul campo i galloni di leader, anche in virtù del fatto di aver salvato la baracca a settembre in quel di Valencia.
Frank, ovviamente un giorno di cui andare orgogliosi, cosa ci puoi dire?
[DANCEVIC]: Qualsiasi cosa può succedere in Davis, bisogna sempre combattere. È duro perdere il primo. Felix ci ha messo in parità nel doppio hanno giocato molto bene. Incredibile lo sforzo prodotto dal team. Ma domani c’è un altro match.
Felix, come ti senti? Qual è stato il momento più difficile?
[AUGER] Mi sento bene anche se ho giocato due partite, ma in Davis non c’è tempo di sentirsi stanchi. Nel doppio abbiamo subito due break ma poi siamo stati bravi a reagire e tornare in partita. In generale sono contento del “viaggio” che abbiamo fatto in questa Coppa Davis.
Frank, ci puoi raccontare come è stata la decisione di cambiare il doppio?
[DANCEVIC]. fortunatamente siamo molto flessibili, Vasek gioca benissimo con entrambi. Denis ha giocato tanto 3:15 mentre Felix era fresco, per cui avevamo quest’opzione, a seconda di come andavano i singolari.
Denis come giudichi la tua prestazione? Come ti sei gestito visto che la stagione per te era finita 3 settimane fa?
[SHAPOVALOV] Chi ha visto il match ha visto che il livello era molto alto. Ho fatto tutto il posibile, ne è sempre uscito bene nei momenti importanti. Ha mostrato perché ha vinto un torneo quest’anno e ha vinto contro grandi giocatori. A livello di preparazione credo di aver fatto un buon lavoro, mi sono preparato una settimana in Marbella per arrivare pronto. Farò tutto il possibile domani. Ho giocato due match tirati, ho perso, ma il livello era alto, ci sono cose positive da portare a casa
A seguire poi è arrivato Volandri, accompagnato da Fognini e Bolelli;
Filippo, come è stata la decisione per cambiare il doppio? Perchè hai puntato su Matteo?
[VOLANDRI] Simone si è infortunato ieri; abbiamo provato a recuperarlo, ma contemporaneamente ho cercato soluzioni alternative. Ieri ho chiesto a Matteo di essere pronto in caso di doppio; si è allenato due volte ieri e stamattina; ogni componente del team ha fatto quello che gli ho chiesto e sono orgoglioso di come si sono comportati. Matteo poi è abituato a giocare su questi palcoscenico. Sonego oggi aveva dato tutto e anche di più. Muso era un’opzione, ma ho preferito puntare su Matteo. Brucia, sarebbe stupido dire che non brucia, perdere per così poco, ma non avrei potuto chiedere nulla in più a quanto hanno dato i ragazzi; loro sono una squadra forte, Auger è in gran fiducia ma io sono stra contento della squadra a disposizione. Stiamo molto più avanti di quanto pensassi nel percorso di crescita
Matteo, quest’anno ti successo di tutto; vorrei sapere cosa provi e come valuti la tua stagione?
[BERRETTINI] È complicato, tante cose positive, purtroppo tanti momenti difficili, alcune volte sfortuna; secondo me viste le difficoltà non è stato un anno negativo, con tutto quelle che è successo. Ho veramente sforzato la mente per pensare positivo, è stato mentalmente difficile da gestire. Ho provato, mi sono messo a lavorare, non ho rimpianto di aver giocato. La squadra ha ritenuto che fosse la soluzione migliore. Anche se sarà difficile sono orgoglioso. Non bisogna nascondersi dietro un dito; so di poter giocare molto meglio di così; quello che mi ha chiesto Filippo era di metterci il cuore e dare quello che avevo; ovviamente mi sono sentito meglio in carriera, ma in Davis quello che serve è dare tutto. Nonostante tutto siamo arrivati vicino, ma stiamo mettendo delle ottime basi per il futuro e Fabio sono sicuro starà con noi anche negli anni a venire.