Le vacanze del tennis – quasi inesistenti visti i vari tornei di esibizione che si sono disputati a dicembre – sono ormai agli sgoccioli. Quando starà per scoccare il 32esimo giorno senza match ufficiali, si tornerà in campo per inaugurare la United Cup e il tassametro della off-season si fermerà così a 31: un mese esatto. Piuttosto bizzarramente, quindi, la stagione 2023 inizierà a 2022 ancora non terminato: una conferma dello stato di frenesia del tennis contemporaneo, in un moto quasi perpetuo. A far ripartire il tour sarà da giovedì 29 dicembre la nuova competizione a squadre miste creata da ITF, ATP e WTA in collaborazione con Tennis Australia. Si giocherà a Sydney, Perth e Brisbane, con un montepremi di 15 milioni di dollari e con in palio un massimo di 500 punti per i ranking di singolo. La finale, a cui punta anche l’Italia guidata da Berrettini e capitanata da Vincenzo Santopadre, si disputerà domenica 8 gennaio.
IL FORMAT – Si tratta di un evento parzialmente inedito per la storia del tennis. La competizione mista non è una novità di per sé: mancava infatti solamente da quattro anni, ovvero dal 2019, quando si tenne l’ultima edizione della prima vita – trentennale – della Hopman Cup. Dopo essere stata sostituita dalla ATP Cup, rivelatasi negli ultimi due anni una copia della Davis in termini di esiti finali (con le vittorie di Russia e Canada bissate a distanza di qualche mese nella competizione più storica), la Hopman tornerà sorprendentemente in calendario proprio quest’anno (a luglio, a Nizza), nonostante sia stata messa in piedi un nuovo format che coinvolge sia giocatori ATP che WTA. Il carattere inedito della United Cup sta nel numero di match che si disputeranno per ogni tie: ben cinque, con quattro singoli (due per sesso) e il doppio misto a chiudere. La Hopman, invece, si fermava e si fermerà a tre partite.
I Paesi che si contenderanno l’onore di inaugurare l’albo d’oro del nuovo evento sono 18 e sono stati divisi in sei gironi da tre squadre. Sydney, Perth e Brisbane ospiteranno ognuna due raggruppamenti e saranno anche il teatro di una sorta di play-off tra le due vincitrici dei propri gruppi. Le nazioni che si aggiudicheranno la sfida si garantiranno un posto nelle semifinali, dove si aggiungerà anche una delle tre squadre sconfitte (il ripescaggio avverrà sulla base del percorso effettuato nel corso della competizione).
LA SQUADRA AZZURRA – L’Italia si trova nel girone E con Brasile e Norvegia. Oltre a Berrettini, ci sono anche Musetti, Trevisan e Bronzetti. A completare il roster, poi, Andrea Vavassori (#51 in doppio), Marco Bortolotti (#111 in doppio) e Camilla Rosatello (#233 in singolo). Arrivare al play-off con la vincente del gruppo B (dove ci sono Kazakistan e – soprattutto – Polonia, con Swiatek e Hurkacz, e Svizzera con Wawrinka e Bencic) non dovrebbe rappresentare un problema visto che la Norvegia potrà aggrapparsi sostanzialmente solo a Ruud, mentre il Brasile ha una componente femminile di buon livello (con Haddad Maia e Pigossi) ma non può reggere il confronto in campo maschile. I nostri portacolori saranno in campo già nella giornata inaugurale – dalle 4 della notte italiana tra mercoledì e giovedì – per i primi due singolari: Trevisan vs Haddad Maia e Musetti vs Meligeni Alves. Il tie si concluderà il giorno dopo, a partire dall’una di notte italiana. La sfida con la Norvegia, invece, si svilupperà tra il 2 e il 3 gennaio.
LE FAVORITE – La città che riceverà più attenzioni, durante la fase a gironi, è indubbiamente Sydney (che ospiterà anche semifinali e finale): lì infatti scenderanno in campo i padroni di casa australiani ma anche Nadal e Zverev. Quest’ultimo, che ha destato buone impressioni nell’esibizione di Dubai, tornerà a giocare un match ufficiale dopo sette mesi. La Spagna, che potrà contare anche su Carreno-Busta e Badosa, e l’Australia (con De Minaur, Tomljanovic e una potenziale coppia di misto formata da due specialisti come Peers e Stosur, ma senza Kyrgios) sono tra i favoriti della competizione ma sono stati sorteggiati nello stesso raggruppamento (insieme alla Gran Bretagna di Norrie ed Evans). Tra le squadre da tenere d’occhio c’è sicuramente quella americana che avrà a disposizione quattro singolaristi di altissimo livello (Fritz, Tiafoe, Pegula e Keys) e una doppista come Krawczyk. Non c’è invece il Canada: tutti i suoi big – sia in campo maschile che in quello femminile – hanno fatto altri programmi per l’inizio della stagione e così la squadra non ha soddisfatto i criteri per l’iscrizione.
I PUNTI – I nomi importanti non mancano nemmeno tra le squadre complessivamente meno attrezzate: c’è, infatti, Tsitsipas con la Grecia (che con la presenza di Sakkari può comunque puntare a portare i tie al doppio decisivo), Dimitrov con la Bulgaria, Goffin con il Belgio e Kvitova con la Repubblica Ceca. Tutti, infatti, potranno raccogliere punti (oltre che soldi) per le rispettive classifiche. Il meccanismo di assegnazione risulterà familiare a chi disputa tornei FIT in quanto il bottino dipende dalla posizione in classifica dell’avversario sconfitto. Non solo, però: conta anche dalla fase della competizione in cui si svolge il match. Ad esempio, battere un giocatore piazzato fuori dalla top 100 nel girone darà 20 punti, mentre farlo in finale significherà +40; superare un top ten, invece, può valere dai 55 ai 180 punti.
COPERTURA TELEVISIVA – L’evento sarà visibilie su SuperTennis (canale 212 di Sky e 64 del digitale terrestre), che coprirà tutti match dell’Italia più una selezione delle altre sfide della fase a gironi e l’intera fase finale. Sarà possibile invece seguire ogni incontro di ogni sfida sulla piattaforma streaming SuperTenniX.
Insomma, i presupposti per divertirsi sin dalla prima settimana della stagione ci sono: il torneo è nuovo, i top player non mancano, l’Italia – pur non essendo tra le favorite – ha buone possibilità di accedere alle fasi finali e ci sarà da fare qualche calcolo per capire quali squadre andranno avanti e quanti punti guadagneranno i singoli giocatori.