[3] D. Medvedev b. L. Sonego 7-6(6) 2-1 rit.
Comincia purtroppo con un ritiro la stagione 2023 di Lorenzo Sonego, che opposto al n. 7 del ranking Daniil Medvedev ha giocato un ottimo primo set, nel quale ha avuto ben nove chance per portare a casa il parziale, ma poi si è dovuto arrendere a un risentimento muscolare che gli ha completamente bloccato l’adduttore della coscia destra all’inizio del secondo set.
Davvero un peccato perché Sonego aveva fatto vedere un tennis aggressivo e brillante con il quale per buona parte dell’ora e 40 minuti di gioco ha fatto gara pari (o quasi) con il suo quotatissimo avversario. Le condizioni di gioco sotto la tettoia (più che tetto) del campo centrale di The Drive, l’impianto di Adelaide nel quale si gioca il torneo, sono molto rapide e il giocatore al servizio si trovava sempre a comandare il gioco. Medvedev con la sua consueta posizione in risposta molto lontana dal campo incoraggiava le incursioni a rete di Sonego che creavano così un bel contrasto di stili.
È stato proprio Lorenzo a salvare le prime due palle break del match, al terzo game, con due ottime accelerazioni. In risposta il torinese provava ad anticipare il colpo appena possibile, ma le qualità difensive di Medvedev rendevano la conclusione del punto tutt’altro che semplice. Sul 4-4 tre errori gratuiti di Sonego concedevano al russo la terza palla break, sciupata però con un rovescio di palleggio in rete, e da lì si andava al decimo game del set, sicuramente il game chiave della partita, che come spesso succede origina da un 40-0 non sfruttato o rimontato a metà.
Un game di 22 punti e oltre 10 minuti, nel quale un doppio fallo di Medvedev dava a Sonego il primo set point che però volava oltre la linea di fondo con la risposta di rovescio. Il secondo era un diritto di palleggio lungo, il terzo una risposta in rete, il quarto un ace. I minuti passavano e la maledizione sembrava diventare sempre più concreta, anche perché Medvedev era molto caldo al servizio e metteva quasi tutte prime. Uno smash chiudeva temporaneamente l’incubo per Daniil, che però se ne trovava un altro poco dopo sul 5-6: due gratuiti di diritto lo infossavano sullo 0-40, il servizio questa volta non gli veniva in soccorso, ma ci pensavano un po’ i suoi colpi da fondo profondissimi, un po’ la buona sorte che mandava di un soffio in corridoio il passante di diritto di Sonego sul nono set point.
Nel tie-break successivo il dominio dei servizi è assoluto per i primi 12 punti, poi Medvedev si è preso il minibreak con una bella discesa a rete chiusa da una volée di rovescio e con una seconda di servizio che ha pizzicato solo un pezzettino di riga si è aggiudicato il primo set dopo 81 minuti di gioco.
Nonostante la delusione, Sonego si è subito ripreso conquistando il primo break della partita andando avanti subito sull’1-0, ma era purtroppo un fuoco di paglia, perché l’azzurro iniziava ad avvertire fastidi alla mano destra e poi al braccio, cedendo due giochi consecutivi e chiamando poi il fisioterapista per farsi massaggiare.
E pochi “quindici” più tardi, il crampo all’adduttore che lo ha costretto ad abbandonare immediatamente la partita, camminando a fatica verso la rete a causa dell’irrigidimento del muscolo interessato.
Non dovrebbe trattarsi comunque di nulla di preoccupante. Dopo il match siamo riusciti a raggiungere il coach di Sonego, Gipo Arbino, che ci ha rassicurato sulle condizioni di Lorenzo: “Purtroppo siamo venuti in Australia con un po’ di febbre e dopo l’influenza, e quindi è un po’ debilitato. Poi il lungo viaggio, la stanchezza e tutto quanto, purtroppo gli è venuto un crampo improvviso che comunque ci sta nelle sue condizioni”.