La nuova stagione ha appena preso il via tra l’India e l’Australia. Tra i protagonisti vi è il croato Marin Cilic che farà il suo esordio all’ATP 250 di Pune, torneo che lo vede come testa di serie numero 1. Stella del torneo indiano, il croato è stato il protagonista della conferenza stampa che precede il suo il match di esordio al Tata Open Maharashtra contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena.
L’incontro con i giornalisti è stata l’occasione per Cilic di parlare dell’addio di uno dei più grandi di questo sport, essendo questa la prima stagione senza Roger Federer, ma anche di Djokovic e di ciò che distingue i Big-3 dal resto del circuito.
E circa l’addio di Federer, Cilic ha le idee chiare sulla rilevanza che avrà per il circuito: “Non avremo mai voluto che Roger lasciasse il circuito. Si tratta di una brava persona e ovviamente un’incredibile fonte di ispirazione non solo per noi che facciamo parte del circuito, ma per molti ragazzi in giro per il mondo. Anche molti dei giocatori che fanno parte della Next Gen e adesso sono parte dell’élite del tennis hanno considerato Federer come un proprio idolo o lo considerano ancora. Sarà sicuramente difficile lasciarlo andare via e il tour sarà sicuramente diverso senza di lui.”
Se uno dei Big-3 è andato via, gli altri due sono ancora tra le stelle del circuito: “Direi che, sai, siamo ancora fortunati di vedere Rafa giocare e lo stesso vale per Novak (Djokovic). Giocano e mantengono ancora questo entusiasmo per il tennis che li mantiene lì al top. Non è la stessa cosa senza Roger e penso che i ragazzi che fanno parte del circuito sanno che la situazione è diversa.”
Negli ultimi anni l’albo d’oro dei tornei del Grande Slam ha visto quasi sempre riportare il nome di uno dei tre Big, sebbene lo stesso Cilic si possa fregiare del titolo di Campione Slam avendo conquistato lo US Open 2014. Vittoria di uno Slam che richiede caratteristiche che non tutti quanti posseggono: “Penso che ci sia una leggera differenza nel modo di competere. C’è una differenza a livello psicologico nel competere nei tornei dello Grandi Slam rispetto a farlo negli altri tornei. Quando giochi degli incontri al meglio dei cinque set, hai bisogno di essere solido a livello mentale sin dal primo punto”.
Caratteristiche che Cilic ha visto mettere in pratica dai tre Big-3: “Quello che abbiamo visto negli ultimi anni con Roger, Rafa, Novak, è che per molti anni hanno giocato con un killer instinct istinti e con un atteggiamento senza eguali. Giocare contro loro richiedeva di essere al top del proprio gioco per tutta la partita e penso che questo dia loro il vantaggio maggiore”.
Il campione di Medjugorje ha anche detto la sua su quanto accaduto a Djokovic la scorsa stagione: “Tanto di cappello a Novak, perché ha sopportato un enorme disagio emotivo nel gennaio dello scorso anno. Qualunque cosa sia successa non è stata giusta nei suoi confronti, decisamente no. Come atleta, dover ricordare e affrontare tutto ciò è assolutamente disastroso, è davvero complicato. Tuttavia, ha dimostrato ancora una volta di avere l’impressionante capacità di rimanere concentrato.”
Una situazione di difficoltà che ha visto uscire Novak più forte di prima: “È riuscito a vincere un Grande Slam dopo tutto quello che è successo, quindi le mie più grandi congratulazioni. È riuscito a giocare ad alto livello e ha concluso la stagione in maniera fantastica. Dopo gli US Open ci siamo ritrovati a Tel Aviv, ma anche in Kazakhstan e a Bercy si è giocato ad un livello incredibile. Gli auguro tutto il meglio per questa nuova stagione”.